In merito alla recente polemica che ha coinvolto la Pro Loco, desidero esprimere alcune precisazioni, alla luce dei fatti e delle dichiarazioni divulgate.
La vicenda è nata dalla presenza dei gazebo della Pro Loco alla Festa dell’Unità, situazione che ha generato perplessità stante la natura apolitica che la associazione deve necessariamente osservare, nel rispetto di tutte le sensibilità e anche delle normative vigenti.
Preciso di aver ricevuto personalmente diverse osservazioni rispetto alla presenza del gazebo, sia da parte di iscritti e simpatizzanti del partito di Fratelli d'Italia, alcuni anche iscritti alla Pro loco sia da altri semplici cittadini, anche residenti in altri territori, tutti molto perplessi nel vedere il gazebo di una pro loco presente in un contesto politico.
Sicuramente la situazione è stata anche amplificata dalla diffusione di immagini pubblicate sui social da esponenti politici di centro sinistra (presidente assemblea legislativa e portavoce segretario nazionale partito democratico). Al fine di poter fornire spiegazioni ed anche di potersi tutelare sotto il profilo di eventuali responsabilità, trattandosi di associazione iscritta ad albo pubblico, sono state fatte alcune valutazioni e poste domande, ma nessuna resa pubblica e condivisa pubblicamente in quanto non vi è diffusione, soprattutto a seguito della pubblica assunzione di responsabilità da parte del segretario locale del PD di quanto avvenuto e della rassicurazione che certamente non sarebbe più accaduto. Per me e per tanti la situazione era già risolta, avendo già ricevuto le spiegazioni richieste.
Non erano quindi necessarie ulteriori specificazioni che nell’intento di sottovalutare i fatti e la responsabilità di chi gestisce manifestazioni politiche promosse a livello regionale, si sono addentrati in ricostruzioni non aderenti alla realtà, con l’unico risultato di amareggiare i componenti di una associazione fondamentale del nostro territorio di cui il sottoscritto (peraltro associato) e molti altri sono orgogliosi dell’operato.
Ribadisco quindi il mio rammarico per come la vicenda si sia trasformata, ancora con connotazione politica e partitica, anziché concludersi con la spiegazione correttamente pubblicata dalla proloco stessa.
Alberto Rocca
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