La nuova Proloco per ora non nasce
Finisce con una situazione interlocutoria la serata dell'11 marzo che doveva sancire le dimissioni del vecchio Consiglio della Proloco e la nascita di un nuovo direttivo.
In realtà alcuni candidati si sono offerti, ma, prima ancora di nascere, all’interno del nuovo gruppo vi erano già punti di vista nettamente differenti.
Andando con ordine, l’incontro si è aperto con il rinnovo delle tessere (alla fine se ne conteranno una decina) e con la relazione sul Bilancio. Federico Goydanich ed Alessio Poggi, ne hanno chiesto l’approvazione ed hanno ufficializzato le dimissioni del Consiglio.
La prima a prendere la parola è stata Francesca Baccolini che si è detta disposta, impegni permettendo, a fare parte del nuovo gruppo. A seguire, interviene Simone Salomoni che si dice disponibile ma con una visione di Proloco nettamente diversa rispetto a quella vissuta fino ad oggi: “la Proloco non deve vivere sulla Batdura ed anzi non si deve proprio occupare delle feste che devono essere organizzati dai Comitati. La Proloco in pratica deve occuparsi della gestione amministrativa e di coordinamento dei Comitati”. Aggiunge ancora Salomoni, “per come la intendo, io non serve un ufficio ed è da abbandonare anche la realizzazione del librino delle feste (per il calendario delle feste è sufficiente un A4 con i vari appuntamenti).
I soldi risparmiati e le risorse stanziate dal Comune dovranno servire per acquistare dell’attrezzatura come, per esempio, una cucina mobile attrezzata”. Punto di vista differente rispetto a quello di Roberta Paolini (altra candidata per il Consiglio), che vede invece la Proloco in un ruolo ‘tradizionale’, che cerchi di comprendere anche le problematiche dei commercianti.
Altri interventi dal pubblico (in totale una trentina), hanno toccato l’organizzazione che dovrebbe connotare l’Associazione o se invece, non sia il caso di prendersi un anno sabbatico di riflessione.
Proprio su questa proposta avanzata in primis da Lorenzo Maestrami, si è incentrata la seconda parte dell’incontro che alla fine raccoglieva almeno la metà dei consensi della platea.
Fino all’ultimo i componenti dell’Amministrazione presenti (Sindaco, Vice Sindaco ed il neo-Assessore al Turismo), hanno auspicato la nascita del nuovo Consiglio ricordando che senza Proloco, si mettrebbero a rischio anche i progetti che il Comune sta predisponendo sul turismo.
Ciononostante, i dubbi si sono rilevati preponderanti tanto da far a dire a Salomoni che “se nasce, potrebbe essere la Proloco con la vita più breve della storia”.
Il prossimo passo dovrebbe essere un incontro fra i sei candidati (Simone Salomoni, Giannino Baldini, Francesca Baccolini, Roberta Paolini, Samuel Fabbri, Annamaria Carillo) per confrontarsi sulle varie proposte e capire se è possibile sintetizzarle in una vision comune. Da quanto si è assistito sembra veramente molto difficile.
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