Quali sono le proprietà immobiliari della GESCO? Quanti sono gli appartamenti o negozi ? Sono a reddito o non utilizzati? Queste ed altre domande, sono state poste nell’ultimo anno alla Giunta da parte del Gruppo di Minoranza e dal Consigliere Paolo Venturi, ogni volta che in Commissione o Consiglio si parlava della liquidazione della GESCO (Società partecipata al 100% da Comune di Loiano).
Domande sempre senza risposta ribadite nuovamente durante il Consiglio Comunale di gennaio QUI quando Venturi “sottolinea come nuovamente sia necessario richiedere spiegazioni a riguardo del patrimonio pubblico in capo a Ge.S.Co Srl (e quindi fondamentalmente di proprietà comunale), ripetendosi ancora una volta perplesso dall’impossibilità di avere risposte chiare in merito per affrontare con chiarezza questa situazione in veste di amministratori”. Ribatte il sindaco sottolineando che “la situazione è molto complessa e intendeva fare in occasione della prossima seduta di Consiglio Comunale una relazione sia sulla situazione relativa a Ge.S.Co che alla caserma”.
Questa volta Morganti ha però aggiunto che “ci si sta muovendo su più fronti e non tutto risulta già chiaro. Per quanto concerne il patrimonio immobiliare di Ge.S.Co, ho incontrato il liquidatore, così da fare il punto della situazione. Relativamente al magazzino, alla scuola materna e agli impianti di illuminazione è stato fatto un contratto di comodato così da permettere al Comune di poterli gestire. Gli altri immobili sono invece stati individuati in quattro appartamenti presso Piazza Ubaldino – attualmente tutti vuoti e inagibili, in quanto necessaria ristrutturazione - e due in Via del Vento. Sempre in piazza Ubaldino ci sono cinque parcheggi di proprietà comunale. Queste proprietà si vanno ad aggiungere alle proprietà mobiliari di Ge.S.Co, che sono state in parte già acquistate dal Comune ed in parte gli sono state concesse in comodato".
Avere degli appartamenti vuoti (forse da anni) è certamente un notevole spreco se si considera che si potevano affittare, vendere o mettere a disposizione dei Servizi Sociali o per, esempio, dei medici dell’Ospedale. Resta il fatto che un elenco chiaro e dettagliato delle proprietà (e le loro condizioni) della Partecipata, ad oggi non c'è.
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