Il Canile Intercomunale Savena di Loiano ha pubblicato un appello rivolto a chi vuole percorrere la famosa Via degli Dei con il proprio amico a quattro zampe
Via degli Dei con il cane: come e quando farla!
Negli ultimi anni sono state migliaia le persone che hanno percorso la Via degli Dei, il percorso che collega Bologna a Firenze sulle tracce dell’antica via Flaminia militare, cavalcando gli appennini tosco-emiliani. Cinque giorni di marcia, 130 chilometri in totale, tra altitudini dai 50 ai 1200 metri s.l.m.. Molti degli escursionisti decidono di farsi accompagnare in questo appassionante viaggio, dal loro cane e questa è senz’altro un’occasione di condivisione potenzialmente bellissima ed emozionante per entrambi. Purtroppo non sempre è così, almeno per uno dei due. Ciò che ha allarmato numerose persone abitanti nella zona e lo staff del canile Intercomunale Savena, struttura che sorge nell’area territoriale di Loiano, a pochi km dal tratto di Via degli Dei che oltrepassa Monte Adone, è stato l’assistere a scene di forte sofferenza da parte di cani che, soprattutto nei mesi più caldi dell’anno, accompagnavano i proprietari nell’escursione. Giugno, luglio e agosto sono generalmente mesi roventi, la temperatura esterna può raggiungere i 38 gradi e quella dell’asfalto di conseguenza anche 60 gradi. Dei 130 km di percorso, ben 20 sono da percorrere necessariamente sull’asfalto, in alcuni tratti anche in assenza di aree di ombra consistente. Nel tratto di strada asfaltata che congiunge la località di Brento al centro del comune di Monzuno (circa 5 km) è capitato più volte di assistere a scene di cani in forte difficoltà a causa delle temperature altissime, amplificate dall’asfalto rovente. Ciò che ci preme sottolineare - dichiara il Resp. Sanitario del Canile Intercomunale Savena dr. Gilberto Bergamini - è che è di fondamentale importanza tutelare il benessere del proprio cane, in ogni modo possibile, analizzando prima di partire per un’esperienza del genere, e prima di qualunque valutazione soggettiva, se sia opportuno condividere l'esperienza con lui. E’ necessario partire dal presupposto che sarà lui (o lei) a doversi adattare alle esigenze del proprio compagno umano (tappe da raggiungere, percorsi obbligati ecc) e alle difficoltà (già citate) insite nel percorso, motivi per i quali nei mesi di giugno, luglio e agosto l'ipotesi di portare il cane sulla Via degli Dei risulta discutibile se non vivamente sconsigliata. Fatta questa doverosa premessa, qualora si valutasse irrinunciabile la suddetta idea diventa indispensabile la presa in considerazione di numerosi aspetti, come le caratteristiche del proprio cane (età, tipologia, abitudini, temperamento), l’autonomia di camminata dell’animale (non tutti possono essere adatti a percorsi così lunghi per così tante ore al giorno), le condizioni fisiche, il gradimento e la capacità di resistere in condizioni climatiche anche potenzialmente problematiche. In ogni caso non bisognerebbe intraprendere questo viaggio insieme al nostro amico a quattro zampe nei periodi più caldi dell’anno, si sa infatti quanto i cani possano essere sensibili alle alte temperature, alla disidratazione e all’accaloramento prolungato, che purtroppo può provocare il fatidico (a volte fatale) colpo di calore. I cuscinetti delle zampe dei cani poi, a contatto con l’asfalto caldissimo, rischiano di ustionarsi provocando forte dolore al cane, andrebbero pertanto, se inevitabile il contatto con l’asfalto mei momenti più caldi, correttamente protetti con creme o calzari (consiglio utile anche per i cani che passeggiano in città nei mesi estivi).
Un'altra problematica frequente che può presentarsi lungo i tratti del cammino degli Dei è la presenza di colonie di processionarie, lepidotteri molto diffusi in Europa, estremamente pericolosi durante lo stadio larvale, che possono insediarsi su alberi quali pini silvestri, larici, cedri, pini neri, e che hanno la particolarità riconoscibile di transitare sui tronchi degli alberi e sul terreno distribuite in tipiche “processioni”. A causa della loro peluria urticante possono ferire gravemente e anche uccidere, nei casi più gravi, i nostri amici a quattrozampe. Nell’area di transito della Via Degli Dei si è verificata di frequente la presenza di alberi infestati da questi particolari lepidotteri scoraggiando il passaggio dei cani in escursione. Va sottolineato che se il cane leccasse, o peggio mangiasse una di queste larve andrebbe incontro a una grave infiammazione del cavo orale, estremamente dolorosa e pericolosissima, che quindi diventerebbe in brevissimo tempo un'emergenza medica da conferire in una struttura adeguata.
Consigliamo a tutte le persone che si accingono a programmare la loro esperienza di viaggio lungo la Via degli Dei, pertanto, di riflettere bene sullo stato psico-fisico del proprio cane e se questa particolare esperienza potrebbe portargli benessere o arrecargli disagi. Rispettare il nostro amico a quattro zampe vuol dire anche scegliere di tutelarlo da situazioni di disagio, malessere o potenzialmente pericolose, scegliendo sicuramente per intraprendere l’escursione un periodo dell’anno più adatto a lui (i primi mesi primaverili o l’autunno ad esempio) e dotarsi di rimedi e accortezza che possano preservare la sua sicurezza e la sua salute. Inoltre, per tutelare al meglio il proprio cane, la fauna selvatica del luogo e altri frequentatori del percorso, è sempre consigliabile tenere il proprio cane al guinzaglio! Detto questo auguriamo un buon cammino a tutti, all’insegna del rispetto e del senso di responsabilità reciproco!
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