"A rischio soppressione le Automediche in servizio notturno?"
La Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, Marta Evangelisti, scrive:
Ho appreso con preoccupazione che permane, anzi sembra essersi rafforzata, l’ipotesi di sopprimere l’attività delle automediche in servizio notturno a Bologna.
Inoltre, in una serie riunioni con i medici dipendenti, alcuni dirigenti dell’Azienda USL Bologna avrebbero dichiarato di aver proposto la chiusura di diverse automediche 118 anche nell'ambito della Città metropolitana di Bologna.
A segnalare questa grave circostanza è la sezione cittadina dello SNAMI che ricorda anche come a Bologna non vi sia carenza dell’organico medico in servizio di emergenza, cosa che rende ancora più assurda questa volontà di sopprimere un servizio essenziale per la tutela della salute e della vita dei cittadini.
A parziale, e comunque irricevibile, giustificazione di questa scelta viene usata la definizione di "Mezzo di Soccorso Avanzato", manipolandola in modo da far passare l’idea che un mezzo di soccorso avanzato ogni 60.000 abitanti - previsto dal Decreto Ministeriale 70/2015 - possa essere inteso con qualunque mezzo, sia esso con medico e infermiere o solo con infermiere.
Si sosterrebbe come possibile e "avanguardista" "telegestire" per telefono o videochiamata la sostituzione del medico in presenza. Crediamo che, per l’importanza che ha il servizio in emergenza, un professionista non possa essere sostituito da una macchina.
Sullo stessa tema è stata presentata un’Interrogazione della Lega a firma di Daniele Marchetti e Michele Facci che paventano la possibilità di sopprimere almeno quattro automediche.
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