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Cedesi attività

Sembra ormai certa la prossima cessazione della vendita al dettaglio dell’Enoteca Bengodi di Loiano. Una chiusura dolorosa  che segue   quella di molte altre attività e che anticipa la cessazione di altre che seguiranno a breve alcune delle quali saranno veramente inaspettate.

Un andamento negativo che si trascina da tempo che è chiaro e visibile a tutti. Ormai sono più i locali chiusi, o in procinto di cessare, che quelli aperti.

Come abbiamo più volte scritto e come è chiaramente emerso all’incontro dello scorso anno con i commercianti, i negozianti loianesi hanno una grande responsabilità di questa situazione. Gli esempi sono innumerevoli e ben conosciuti da tutti: prezzi spesso fuori mercato, orari “personali”, arroganza e poca disponibilità verso i clienti,  ecc. Ovviamente non sono tutti uguali ma è così per la maggior parte. Non vi è neanche accordo fra di loro, fatto salvo quando, per esempio, devono portare il costo della tazzina di caffè a € 1,20. Allora in quel caso tutti i bar si sono trovati d’accordo con una sincronia invidiabile. Nonostante le evidenti difficoltà sono totalmente refrattari a qualsiasi cambiamento o proposta. Com’è noto noi sosteniamo la raccolta firme del Movimento 5 Stelle di Loiano che chiede la chiusura alle auto di via Roma almeno per il pomeriggio e la sera. Una via Roma pedonale aiuterebbe il passeggio, lo shopping e la creazione di eventi di strada. Nonostante si siano raccolte quasi 400 firme tra residenti e villeggianti, i pochi negozianti rimasti combattono con forza un’idea che invece potrebbe aiutarli moltissimo. Evidentemente preferiscono chiudere senza proporre nulla, piuttosto che cambiare qualcosa.

 

Detto questo (ma non scriviamo niente di nuovo), vi è anche un’ampia responsabilità della politica locale. Cave e cemento sono stati i “fari guida” fondamentali dell’amministrazione decennale di Maestrami. Una politica miope che ha vissuto alla giornata senza curarsi minimamente del futuro del paese. Una non-politica incentrata sull’oggi, poco interessata al  domani, totalmente indifferente al dopodomani .  E dire che basterebbe fare pochi chilometri e rendersi conto che, per esempio, a Monghidoro, le cose stanno diversamente. Anche lì vi sono negozi che chiudono ma in numero molto inferiore a Loiano e comunque altri ne aprono. Il centro è vivo almeno fino alle 10/11 di sera ed anche oltre nel week end. Un bar centrale aperto fino a tardi che ha anche il superenalotto (il Bar Benvenuti vi ha rinunciato).

Negozi aperti, bar con musica, tre pizzerie e una da asporto, ristoranti, ecc . Insomma un paese  con attività certamente in difficoltà ma che prova a reagire.

Senza voler drammatizzare una situazione già greve, possiamo dire per l‘ennesima volta che Loiano si avvia inesorabilmente a diventare un paese-fantasma e ci vorranno anni, pazienza e tanto lavoro perché si possa riprendere.

 

settembre 2012

data pubblicazione: 
Sabato, 22. September 2012 - 20:47
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Commenti

Scusate, ma l'amministrazione e comunque una qualsiasi amministrazione, cosa ci può fare? Ai commercianti è stato detto 1000 volte, ma questi si rifiutano di fare qualsiasi cosa. Mica si può costringerli... A Monghidoro la cosa è diversa, ma i casi ci sono e ci sono stati. Prendiamo ad esempio il Bar Touring, ora gestito magistralmente, un punto di ritrovo importantissimo, dove vanno anche molti loianesi. Prima era gestito in maniera ignobile da due psicotici, che se non stavi attento chiudevano le serrande con te dentro, nello stile dei peggiori bar loianesi. L'amministrazione ha fatto qualcosa? No, è bastato cambiare gestione. Nessuno può (e deve!) obbligare i commercianti a fare più ore di quelle che devono, a stare aperti durante le manifestazioni, eccetera. Il bar benvenuti ha rinunciato ai giochi con una scelta scellerata e suicida, forse il sindaco può dir loro di non farlo? Però cara redazione di Loianoweb, perchè non analizziamo una volta (dico una) il perchè delle cose senza chiamare in causa l'amministrazione, che SU QUESTE COSE NON PUO' NULLA? Il Sindaco Maestrami ha di sicuro colpe su vari fronti, ma su questo tema no di certo. Vogliamo continuare nell'analisi? Una ferramenta (tra l'altro attività in cessione) che come prezzi fa concorrenza all'oreficeria), il negozio di vernici e varie con prezzi doppi o anche tripli rispetto a bologna (quando lo trovi aperto), un bar di fronte dove quando va bene i gestori si insultano fregandosene degli avventori, l'enoteca dove i prezzi sono altini ma ci sono tante belle cose, peccato per la "sgodevolezza" dei gestori, il negozio di informatica con prezzi patetici, e con il gestore che se gli porti un computer vecchio o con un problema che magari porta via del tempo ti dice che non si può aggiustare, negozi di abbigliamento improbabili anche in città, e potrei continuare ma farei un post eterno!. Cosa deve fare l'amministrazione? A proposito di cave e cemento, sono concessioni date nella maggior parte dei casi dalle amministrazioni precedenti di sinistra, come quella di Nascetti e quella sciagurata della Colazzo (a chi la difende dico che è stata veramente grande, dopo quasi 60 anni ha fatto perdere il comune alla sinistra), e anche da quelle precedenti e perchè no, anche quella di Maestrami, ma facciamo pure finta di non saperlo). Anche perchè, come al solito, si scrive senza verificare. Ma ripeto quanto da me già detto in altri post. Auspico sicuramente un sindaco a 5 stelle, che cementificherà (mercato in ripresa permettendo) come gli altri, perchè sarà costretto a farlo per i motivi sopra citati. Cosa diremo? Che il sindaco del movimento 5 stelle è un cementificatore? Ma dai......

A proposito di Monghidoro, bella la differenza rispetto a Loiano sulla cementificazione!. Questa è veramente buona! Ah ah ah! Loro si che non hanno puntato sul cemento. Basta vedere lo scempio delle orribili villette lungo tutta via De Gasperi, sembrano tanti loculi. Un orrore sotto ogni punti di vista. Ma questa non è cementificazione, macchè! Oppure l'orribile palazzone terminato da poco e iniziato decine di anni fa di pronte al vecchio campo sportivo, la circonvallazione con edifici per i 2/3 sotto il livello della strada. Il ricovero mai terminato, che belloooooo!!! LA cementificazione selvaggia di Madonna dei Boschi. E altri... Ma sono fatti tutti con prodotti naturali, mica cemento. Questa è l'amministrazione di Monghidoro, tanto migliore di quella di Loiano. E' stata, visto che ora è differente, è ovvio che mi riferisco a quella precedente, Ferretti ha ereditato un bel po' di casini.

Cosa puo fare il Sindaco? Intanto, a mio parere, potrebbe mettere da parte un pò della sua supponenza e farsi consigliare. Magari proprio dal suo collega di Monghidoro che ha molta meno esperienza politica di lui.

Poi, dove ha letto un confronto con Monghidoro in fatto di cementificazione?  Nell'articolo si parla di COMMERCIO ed è innegabile che la situazione del paese vicino sia enormemente più rosea della nostra. Lei mi parla di un singolo caso e io le rispondo invitandola a fare un giro per i due paesi e confrontarli. Non vede proprio nessuna differenza?

Qual'è il motivo ? Come si evita la morte del commercio loianese? Io ho le mie soluzioni e lei avrà le sue . Un giorno mi piacerebbe confrontarle. Quello che lascia atterriti, è che questa amministrazione invece non ha  nessuna idea e si limita ad aspettare gli eventi (cioè la chiusura inevitabile di tutte le attività).

Nel commento riportava giustamente  le scelleratezze dei negozianti ed è vero che un Sindaco non può obbligarli a far nulla,  ma può (deve) fare scelte politiche.

Sa cosa ci hanno risposto quando  abbiamo proposto di fare una prova e rendere via Roma pedonale ? "Non si può fare perchè i commercianti non vogliono". Questo era due anni fa ed oggi i  commercianti stanno chiudendo. Forse (certamente) non è la soluzione del problema ma almeno si sarebbe dato una prova di vitalità.  Per "via Roma pedonale", il Movimento 5 Stelle di Loiano ha raccolto 400 firme tra cittadini e villeggianti; sono tutti contro il Sindaco?

CAVE: dopo dieci anni di questa amministrazione diamo ancora la colpa alla Colazzo. Quando cominceranno le responsabilità di questo Sindaco? Me lo dica, sono curioso. Lei mi parla del M5S che a Parma ha bloccato la costruzione di un inceneritore del costo di centinaia di migliaia di euro. Le assicuro che avrebbe la forza anche a Loiano di bloccare scelte sciagurate. Ma le posso anche portare decine di esempi di Sindaci del PD o PDL che hanno gestioni ottimali del territorio e dell'ambiente.

Per concludere: non abbiamo nulla di personale contro il Sindaco e la sua giunta, ma riteniamo che semplicemente non ne hanno più voglia o non sono in grado di affrontare questi problemi. In ambo i casi  o cercano di arginare il declino, o è meglio che se vadano il prima possibile e lascino ad altri che ne hanno più voglia e capacità.

Sulla supponenza del Sindaco sono in completo accordo con lei. Sulle cave e cementificazione: "Cave e cemento sono stati i “fari guida” fondamentali dell’amministrazione decennale di Maestrami", questo lo ha scritto lei. Non ha parlato di confronto con Monghidoro, è vero, per fortuna... ma ne ho voluto parlare io. Io do le colpe a chi le concessioni le ha date, lo chiedo a lei: chi le ha concesse? Domanda: un Sindaco può revocare una concessione data ad un costruttore? Se si a quale prezzo? Il costruttore può chiedergli i danni? Il discorso inceneritore di Parma è ben lontano dalla soluzione, che può benissimo essere diversa da quanto auspicato. La concessione delle cave è molto lontana nel tempo, non ci vule mica tanto ad informarsi. Sul commercio: chiudere il paese non serve a nulla se poi i commercianti abbassano la serranda alle 19 o alle 20. Quando gli si chiede il perchè loro rispondono che "tanto i loianesi vanno a Monghidoro perchè sono degli str...".
Il giro tra i due paesi l'ho fatto migliaia di volte, vivo a Loiano da 50 anni; Monghidoro è il mio secondo paese. la differenza è enorme. I commercianti monghidoresi sono tutti cortesi (beh, non esageriamo dicendo tutti), disponibili, attenti, imprenditoriali. Quando c'è da fare l'interesse del paese si difendono l'un l'altro e cooperano in modo incredibile. Quelli di Loiano non si possono vedere tra di loro. Sa, forse (ma conoscendo uno ad uno i commercianti, quasi certamente) qual'è il problema? Che molti di loro non hanno bisogno delle loro attività per vivere. Potrei farle parecchi nomi, di gestori che hanno un sacco di soldi, svariati immobili affittati, eccetera. Ma non sarebbe corretto.

Sulla seconda parte del suo commento sono pienamente in sintonia. E' incredibile che pochi commercianti benestanti possano influire così tanto sulla vita di una comunità. Ma per formazione personale e per carattere, sono sempre portato a trovare o cercare una soluzione ai problemi. Voglio così bene a questo paese (come sono sicuro anche lei), che non accetto vederlo spegnersi. Non ho una soluzione in tasca ma di certo non si vincerà con l'inerzia e l'attesa.

Come già scritto in altri commenti il Sindaco ha poco potere di influenzare orari o condotte degli esercizi commerciali, l'unica cosa che potrebbe fare è impedire che certe attività chiudano per ferie contemporaneamente per evitare che in paese vengano a mancare certi servizi.
Quello che invece non è stato fatto sono le scelte per riportare un pò di turismo in questo paese.
Probabilmente era necessario progettare investimenti importanti per la cura del territorio e la promozione evidenziando e stimolando l'apertura di attività indirizzate al turismo , assumendo magari un professionista del settore , coalizzandosi con i comuni limitrofi per creare una zona di maggior interesse e avendo il coraggio di fare scelte impopolari come il senso unico o la costruzione di un parcheggio di fianco alla COOP e la realizzazione di scale mobili o ascensori per raggiungere la via principale.

Aggiungo una cosa importante. L'amministrazione potrebbe rispondere su questo sito in maniera ufficiale oppure aprire un blog all'interno del sito del Comune nel quale la gente possa esprimersi liberamente anche in maniera anonima purchè non offensiva.

Se personalmente dovessi suddividere le responsabilità tra Amministrazione e commercianti direi 20% e 80%. Un commerciante, per definizione, subisce un rischio d'impresa che non può essere scaricato su altri (in questo caso sull'Amministrazione). Ed è stato proprio il Sindaco che all'incontro dello scorso anno ha detto chiaramente che una "riscossa" del commercio loianese, non può che partire dai commercianti stessi. Incolpare altri dei propri errori o della propria incapacità, è la via più semplice e quindi la più utilizzata.

Credo che la responsabilità di questa Amministrazione, sia attribuibile invece ad un'inerzia ed immobilismo che ha dato la sensazione dell'assenza della politica. Sono convinto che non fare scelte, sia peggio di fare scelte anche se si rivelano poi sbagliate. Decisioni, anche se impopolari, sono meglio di nessuna decisione.Non credo sia troppo tardi per intervenire. Speriamo che ciò avvenga in questi due anni prima della fine del mandato di Mestrami.DZ

Si fa presto a criticare...e a essere offensivi nei confronti degli altri....forse lei è così acido nei confronti dei commercianti perché è invidioso. Sicuramente lei è uno di quelli che invece di comperare nei negozi del paese (contribuendo all economia di esso) va a comperare a Bologna o a Monghidoro. COmunque se lei ha delle proposte o consigli potrebbe parlarne a voce con i commercianti.

Invidioso di che? Sono invece stanco di essere trattato come un pezzente e con me tanti loianesi. E poi se mi permette guardo anche a qyanto spendo, a casa mia si chiama bilancio familiare, budget, quello che vuole lei. Se lei é un loianese sa benissimo xhe é così se é un commerciante mi dispiace se l'ho ferita ma con quello che dico sono d'accordo tantissime persone. La

Ci aspettavamo dei consigli da una persona così critica e intelligente...invece si sente (detto da lei ) un pezzente.sono d' accordo con lei....comunque c'è anche chi apprezza i commercianti e i negozi di loiano.

I consigli li do subito: gentilezza, cortesia, educazione, disponibilità (al cliente serve una cosa, non ce l'ho, ok, la prendo), onestà (nei prezzi). Ecco i consigli. Ci sono tanti commercianti di Loiano che apprezzo e da cui vado volentieri, e tanti altri da cui non andrò mai. Grazie per la sua considerazione, visto che è d'accordo sul fatto che sono un pezzente, onestamente non me ne frega un accidente!!! Se una persona entra in un negozio di Loiano e viene trattato male, non è che ci deve andare per forza perchè è un negozio del paese in cui vive. A meno che non esista una legge che me lo imponga. Lei vuole andare in tutti i negozi di Loiano? Va benissimo, mi lasci il diritto di scegliere, magari senza offendere (il "detto da lei") è patetico quanto la sua risposta.

Da come scrive mi sembra una commerciante quindi mi dovrebbe spiegare perché dovrei farmi rapinare dal benzinaio di Loiano, oppure andare in edicola sperando di trovarla aperta o ancora andare al bar benvenuti sperando che non mi sputi in faccia. E l'elenco sarebbe ancora lungo. Cari commercianti loianese dovete capire che i tempi sono cambiati e voi credete ancora di vivere di rendita perché a Loiano vive la gente ricca.!!!

non posso esimermi dall'esprimere una mia opinione sull'argomento del quale ho discusso tante volte in paese e che da anni si ripete uguale con la differenza che la crisi adesso morde e questo non permetterà ad alcune attività di restare aperte, i costi crescono, i margini si riducono e chi fino ad ora è riuscito a sbarcare nel bene e nel male il lunariuo non ci nriuscirà più.
Non credo che le colpe siano da imputare totalmente all'amministrazione , devo riconoscere che più volte sono stati fatti tentativi anche in collaborazione con l'ASCOM per smuovere la situazione ma sempre senza risultato.
Quello che mi sembra evidente è che "chi è causa del suo mal pianga se stesso" cioè che sarebbe importante che se la tua attività non va bene tu commerciante cercassi di capire cosa c'è in te o nel tuo metodo che non va invece di imputare le colpe sempre a chissà quale motivazione esterna.
E' indiscutibile anche che un trand negativo trascina tutti verso il basso e rende, anche per i bravi, il lavoro più difficile ma non deve poi essere una scusa per dire "io non lavoro perchè tizio in quel negozio fa scappare i clienti".
C'è un'altra cosa che mi colpisce ed è che qualcuno chiude ma nessuno si offre per riaprire cercando di portare novità, nuovo stile , nuovo metodo, nuova concorrenza , i pochi che hanno rilevato attività esistenti hanno subito preso il "RITMO LOIANESE"
Quando sono arrivato qui a Loiano ,vent'anni fa , mi hanno insegnato il detto "a luien poc parsot e vetta bona" forse una gran parte del problema stà li cioè nella poca imprenditorialità dei Loianesi.
Finchè non si capirà che un imprenditore deve rischiare non ci sarà niente da fare.....purtroppo e ognuno penserà solo a salvare se stesso ma così non credo se ne possa uscire.

Credo che lei abbia centrato il problema in pieno.

Gentilissimi frequentatori di Loiano web,
ho letto con attenzione i commenti seguiti all'annuncio della nostra imminente chiusura e trovando l'insieme dei commenti per lo più interessanti desidero di contribuire alla discussione aggiungendo suggerimenti e motivazioni quanto più oggettive al problema ormai croniticizzato del commercio a Loiano. Nessuna ricerca di commiserazione nè tanto meno autocommiserazione da parte nostra, ci mancherebbe solo questo! Ciononostante, nel messaggio iniziale si parla in prima fila di prezzi fuori mercato, orari personali, arroganza e scarsa disponibilità che, leggendo tra le righe, non pare, e lo speriamo ardentemente, non ci vengono imputati. Conosciamo bene la realtà del commercio al dettaglio di Loiano, ma anche dei paesi a noi vicini, e complessivamente (da loianesi importati), non troviamo nella nostra realtà eccessive differenze in questi temi rispetto ad altre. Il movimento 5 stelle continua a puntare come cavallo di battaglia, primo, ma non ultimo, la chiusura del centro alle auto. La nostra esperienza triennale ci ha dato dimostrazione continua che ogni qualvolta questo accade gli incassi giornalieri calano di almeno un 30%, compreso nel periodo estivo e delle feste principali. L'esatto opposto di quanto, una teoria non empirica, potrebbe aspettarsi. E' noto che gli italiani se potessero parcheggerebbero l'auto davanti al banco del bar o nelle corsie dei negozi, se non possono tirano dritto... verso Monghidoro? Un paese che ha sperimentato il senso unico con un ampio giro del paese, ma è stato ripagato da un numero maggiore di posti auto in centro. Esiste un progetto simile, fattibile, se non altro sperimentabile e già esistente sulla carta anche a Loiano. La giusta via di mezzo (come direbbe il buon Buddha!)fra l'apertura e la chiusura, potrebbe essere questa. A questo punto a chi nuocerebbe tentare? Sul discorso cave e cemento, non farei troppa critica. L'industria del "cemento" ha coinvolto qualsiasi amministrazione e politica economica locale da nord a sud indistintamente. Non si può dimenticare che quella edilizia è stata, ora non più, la prima industria italiana dal dopoguerra agli anni novanta ed ha in un certo senso salvato anche la montagna. La lentezza di certe amministrazioni nel comprendere che i tempi stanno cambiando e che oggi più che mai sono i servizi a trattenere ancora qualcuno sui monti può essere l'unica ragione di critica effettiva. Riguardo a Monghidoro in pochi hanno fatto mente locale sulla realtà di un paese che si trova ancora più decentrato rispetto a Loiano. Può sembrare strano, ma pochi chilometri in più possono ridurre di molto quello che è l'influsso attrattivo commerciale dell'area metropolitana bolognese ed essere di forte stimolo per un'economia basata sull' "autosufficienza". Questo influsso negativo lo subì a suo tempo anche Pianoro (siamo originari e nativi di lì perciò parliamo a ragion veduta e vissuta),quando negli anni ottanta si trasformò in paese dormitorio e ancora oggi, nonostante i suoi 17000 abitanti, continua a soffrire della forza attrattiva dei centri commerciali, magazzini, multisala ecc. ecc. Buona parte dei loianesi lavora a Pianoro o anche oltre, e ritengo che non li si posssa biasimare fino in fondo se qualche volta, o anche spesso, si fermino giù per le loro compere. Non è in un centro chiuso al traffico che si incontrerà il proprio vicino di casa, o qualche turista, o gitante curioso (per quanto grazioso sia il paese, non siamo a Cortina, o a San Giminiano, proviamo ad ammetterlo una volta tanto!), molto più facile cercarlo all'ECU di Pianoro Vecchio, all'Esselunga o al Centro Nova. Mi trovo indubbiamente in accordo con "Bovaz" riguardo al fatto che i costi di esercizio, qualsiasi esercizio, aumentano a vista d'occhio, e che per non pesare sul cliente finale si riducono i margini di guadagno... fino all'osso, fino a non averne più da portare a casa... E' la realtà dei piccoli commercianti, in provincia come in centro a Bologna e oramai non basta più nemmeno introdurre novità, nuovo stile, nuovi prodotti (speriamo di aver portato in questi tre anni qualcosa di questo, oltre ad una certa disponibilità di confronto e di partecipazione ed organizzazioni di eventi e momenti di aggregazione). Purtroppo, quando il mercato si fa rarefatto al di sotto di una certa soglia non c'è santo che aiuti. La montagna si sta spopolando verso le economie di pianura e di città, verso i servizi, verso costi di affitto che calano e carburanti che crescono rendendo non più conveniente lo spostamento giornaliero fra montagna e pianura. La crisi europea? Vabbè, mettiamoci questa in prima fila, ma non dimentichiamo presso di noi la chiusura dei cantieri dell'alta velocità, del reparto di fisioterapia riabilitativa dell'ospedale, la chiusura di artigiani e industrie importanti, il trasferimento di uffici e servizi decentrati (un es. Hera)e quanto altro ancora. Fermo restando che comunque sia ognuno è libero di andare a comprare dove vuole, in un regime di libero mercato questo è, quello che è mancato soprattutto nella nostra piccola realtà è stato un accordo fra le realtà economiche locali per fare "sistema" e sostenersi reciprocamente diventando "uno il cliente dell'altro", aggiungendo a questo la perdita di quella che forse un tempo era una "solidarietà di vicinato" fra aquirente e venditore, realtà fagocitata dal fascino e dalla comodità dei grandi centri di vendita nei quali le endorfine antidepressive trovano libero sfogo nella vista dei carrelli pieni di prodotti non per forza migliori o a minor prezzo. Riguardo alle qualità o difetti di ogni singolo commerciante non posso che essere d'accordo che una "sana e consapevole" autocritica potrebbe aggiustare molte cose, ma che una critica costruttiva e suggerimenti sinceri a suo tempo avrebbero aiutato alcune nostre miopie. Accanirsi ora, è triste, tutto qui.
Firmando in calce, mi auguro solo che chi risponderà a questa mia lo faccia con sincero confronto firmandosi senza acronimi o altro.
Salutandovi tutti cordialmente, Claudio Tamburini, Enoteca Bengodi.

Quando abbiamo scritto il post, per la chiusura dell’Enoteca abbiamo voluto aggiungere 'chiusura dolorosa', perché per noi è tale. Dolorosa perché la cessazione di un’attività commerciale è sempre triste e non deve passare inosservata; dolorosa perché l’Enoteca , fin dall’inizio, ha sempre dimostrato una vivacità commerciale che manca nel nostro paese. Per questo motivo, se chiude una realtà come Bengodi è facile immaginare che, se non cambia qualcosa, ci siano veramente poche speranze per le altre.
In merito al suo commento che ho apprezzato nei modi e nei contenuti vorrei soffermarmi su alcuni punti.
1. VIA ROMA PEDONALE Come giustamente ricordava, il Movimento 5 Stelle di Loiano da un anno sta raccogliendo le firme per chiedere la chiusura alle auto di Via Roma. Una chiusura “gestita”, a cui deve seguire una valorizzazione del centro. Gli italiani voglio parcheggiare davanti ai negozi? Certo. Se potessero parcheggerebbero sui marciapiedi, in doppia e tripla fila ecc. Ma è un fatto di cultura ed educazione. In un tratto di via Roma non ci sono marciapiedi, la strada con il bagnato è sdrucciolevole e pericolosa, in alcuni punti è molto stretta, praticamente non ci sono parcheggi . Secondo lei questo aiuta il passeggio e lo shopping? In poco tempo la petizione ha superato le quattrocento firme tra residenti e villeggianti. Basterebbe questo per far capire che la gente vuole un centro pedonale ed un paese più vivibile . Con il centro aperto, il commercio sta scomparendo. La chiusura non è certamente la soluzione del problema, sarebbe comunque una prova e un segnale di cambiamento.
2. CEMENTIFICAZIONE Il consumo del territorio è sotto gli occhi di tutti. Per un paese come Loiano, che dovrebbe vivere di turismo, una politica totalmente incentrata sul cemento, è deleteria. E’ vero che crea posti di lavoro, ma sono occupazioni effimere e legate all’andamento del mercato. Il turismo (se gestito correttamente), è una fonte inesauribile di ricchezza. Ma sono punti di vista.
3. MONGHIDORO Forse è come dice lei che Monghidoro è più autosufficiente di Loiano data la distanza da Bologna. Ma anche Monghidoro non brilla certo per attività produttive e ci sono molti pendolari verso il capoluogo. Credo invece che a Monghidoro i commercianti abbiano fatto “rete”; o come dice lei abbiano fatto sistema. Che vi sia cioè più accordo, scambi di informazioni, aiuti reciproci. Inoltre è innegabile che vi sia una maggior attenzione e gentilezza verso il cliente.
4. INFINE ritengo che il commercio loianese debba smettere di credere di poter vivere di rendita su quella che era la realtà di dieci, venti anni fa. Il commercio, la vita sociale e le relazioni tra individui sono totalmente mutati. Non adeguarsi e non accettare il cambiamento rappresenta un suicidio in tutti i settori. Danilo Zappaterra

Magari un salto a Monghidoro glielo facciamo, eh...
Allora: due mobilifici di cui uno molto grande (Naldi), i sui camion si vedono anche a Bologna e Montanari. Una enoteca molto grande (Gitti), da cui si serve tantissima gente, Emporio Bonafe (per fare un esempio articoli per la casa, a Loiano assente), Ferramenta ed Elettrodomestici Marchioni (non serve aggungere altro) Punto Tim, Vodafone e Wind, Negozio di articoli elettrici e non solo (Farini). Poi: tre pizzerie, Windy, Stradello e Cristal e una d'asporto, svariati ristoranti comprendendo anche Piamaggio (due posti di hgrande qualità), due Macellerie, Bar efficienti e sempre aperti anche fino a tardi, Bassi auto, e l'elenco è ben lungi dall'essere terminato, comunque tutto quello che si trova a Loiano e direi anche di più. Se a Loiano non si trova una cosa la certezza di trovarla a Monghidoro è quasi totale. L'unica differenza è che a Loiano la zona artigianale è più ricca, a Monghidoro purtroppo ha chiuso Arcotronics ma pare che qualcun altro stia per riaprire al suo posto. Poi è certamente vero che ci sia un approccio totalmente differente verso il cliente (non per tutti gli esercenti ma per molti di loro). Il punto 4 è sacrosanto. La cementificazione a Monghidoro è allucinante, basta solo fare un giro, ma il turismo è sempre più copioso che a Loiano. Ed è così da parecchio tempo. A Loiano siamo fermi a quando c'era la piscina, con ristorante e discoteca e c'era la fila di macchine parcheggiate sungo la strada di gente che veniva da Bologna. Ma da allora sono passati 35 anni e come giustamente dice lei, qualche cambiamento c'è stato. Non si può vivere solo di ricordi...

Per attività produttive si intendono fabbriche, officine, industrie ecc. Quelle che elenca lei sono attività commerciali . Vediamo la differenza eh...? Per il resto sono d 'accordo con lei .

Chiedo scusa, non avevo capito. Effettivamente a Loiano sono molto più presenti.

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