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"Futa Sicura": articolo dell'ASAPS

Sono stati numerosi i commenti pubblicati in questi giorni e relativi al post "Futa Sicura" . Opinioni e punti di vista differenti fra motociclisti, cittadini e Forze dell'Ordine. Ci è sembrato di particolare interesse quello pubblicato dal Comandante della Polizia Municipale di Loiano Umberto Ori, che riporta un articolo pubblicato sul sito dell' ASAPS (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale), relativo agli incidenti motociciclistici. Lo riportiano integralmente:

 

Nei 10 anni dal 1998 al 2008 sono morti sulle strade 14.293 motociclisti e 860.520 sono rimasti feriti. Più dei dati di alcune recenti guerre. Anche nel 2010 (ultimi dati Istat disponibili) hanno perso la vita sull’asfalto 1.146 dueruotisti motorizzati: 202 ciclomotoristi e 943 motociclisti. Nel 2011 abbiamo come riferimento i soli dati degli incidenti del fine settimana rilevati dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri (mancano quelli rilevati dalle Polizie Locali), secondo l’Osservatorio il Centauro-Asaps, si sono contati 398 incidenti mortali con un incremento dell’1% rispetto al 2010, mentre il totale complessivo delle vittime dei fine settimana è invece in positivo calo del 12%. In alcuni week end estivi sono morti nel nostro Paese anche una ventina di bikers, con una drammatica punta di 25 morti nel secondo fine settimana di luglio. Nel 2012 a fine marzo i motociclisti che hanno perso la vita nei soli fine settimana sono 48, di cui 11 nel solo week end assolato di fine marzo. Le strade rimangono sempre le stesse, anzi peggiorano. Buche, avvallamenti, guardrail micidiali come affettatrici, vie di fuga occupate da cartelli stradali. Insomma un costante contributo a farsi molto male. E i motociclisti sono le prime vittime designate in queste condizioni. E i controlli? Ancora insufficienti. Spesso vanificati da targhe troppo inclinate, da atteggiamenti comprensivi di qualche Giudice di pace. Alla fine rimangono troppi lenzuoli bianchi stesi sulle strade. Molti insistono sul fatto che spesso la colpa è degli automobilisti. Vero. E allora? Questo è consolante? Non ci intriga più di tanto sapere di chi è la colpa. Spesso per la verità ci sono poi dei concorsi di colpa. La macchina taglia la strada per svoltare, ma la moto arriva a velocità esagerate. I conducenti delle auto spesso sono anziani (un aspetto destinato a incidere nel futuro), poco reattivi, un motivo in più per essere prudenti. Il nuovo codice porterà risultati decisivi? Risposta: è difficile se non ci saranno seri e più frequenti controlli su strada e una politica di informazione sui veri rischi delle due ruote. La strada non è una pista (il posto più sicuro al mondo per correre). Qui dobbiamo tutti farci un lavaggio delle coscienze, ognuno assumendosi le proprie responsabilità. Siamo il paese d’Europa col maggior numero in assoluto di vittime fra i motociclisti. Ci sarà un motivo. Non possiamo cavarcela con un applauso e con un coro di moto accelerate che salutano il feretro di un amico davanti a una chiesa durante il suo funerale. No non basta. E’ ora di fare sul serio. poi c'è stato un positivo trend il 25 aprile Un 25 aprile con tanti incidenti in moto. Una decina le vittime Ma negli incidenti del fine settimana del 2012 i sinistri mortali dei motociclisti hanno fatto segnare ad oggi un buon -34% con 61 impatti fatali contro i 93 del 2011 (ASAPS) Un giornata di festa e il bel tempo sono stati sufficienti per far aumentare drasticamente il numero di incidenti gravi che coinvolgono motociclisti. Da inizio anno negli incidenti del fine settimana si segnala un bel -34% fra quelli che vedono vittime motociclisti, 61 mortali quest'anno, 93 lo scorso anno. C'è da considerare che nel mese di febbraio per le note abbondantissime nevicate di fatto i veicoli a due ruote sono rimasti quasi ovunque in garage. E' bastata però una giornata festiva con bel tempo per fare segnare una sequela di una decina di incidenti mortali. Una ecatombe di mortalità su due ruote. (ASAPS)

 

aprile 2012

data pubblicazione: 
Sabato, 28. April 2012 - 7:51
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Commenti

Non è facile capire se ci sono meriti o no delle FdO in questi numeri. Mi spiego: negli ultimi anni le percentuali sono cambiate, però la benzina è aumentata, le tasse anche, le assicurazioni pure.. se la gente che c'è per strada oggi fosse la stessa di prima, un calo di incidenti sarebbe significativo ma così forse no. E gli scooter? dieci anni fa dopo la vespa c'era forse qualche scooter 200, oggi le statistiche di vendita vedono di gran lunga scooter di 500 o 600cc vendere più delle grosse moto.. spesso sono loro coinvolti in inidenti in città ad esempio. e le moto che fanno incidenti, li fanno perchè modificate o perchè guidate da persone inesperte? una volta non c'erano i punti sulla patente, oggi si.. Insomma forse non ha molto senso paragonare dieci anni di incidenti moto sulle strade per me. E oltre la fonte citata da Umberto c'è anche quella istat Emilia ROmagna che ha un po' di cifre differenti: http://statistica.regione.emilia-romagna.it/news/incidenti-stradali-con-...

Condivido anche io questi dubbi, però ho visto pochi giorni fa un ragazzo partire con la sua bella con una Ducati da competizione, un mostro da 200 all'ora, bardato con un costosissimo casco e jeans d'ordinanza, come anche la ragazza. Ora io gli ho augurato buona fortuna e penso che sia andato tutto bene, ma girare conciati così è da codice penale!

Voglio dire basta la minima XXata che si può tradurre in una scivolata che solo coi jeans può risultare rovinosa... non parliamo di un incidente vero! La moto è STRUTTURALMENTE pericolosa, lo dico da ex-motociclista, e bisogna esserne consapevoli. Dopodiché venite a mezzanotte in via Savena ad ascoltare le gomme delle macchine che fischiano nella notte, è speculare al rombo delle moto fuori giri di giorno, e non c'è concorso di colpa che tenga. Moto e macchina sono sullo stesso piano, specialmente quando ci sono delle vite in gioco, non facciamo fuorvianti e disumani giochi del bilancino.

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