Vivisezione. L'Emilia-Romagna promuova metodi alternativi alla sperimentazione su cavie e uccellini!
Sono ancora troppi gli animali impiegati a scopi scientifici e sperimentali nei laboratori, visto il quadro scientifico e legislativo europeo. La Regione Emilia-Romagna si impegni a promuovere i metodi alternativi alla sperimentazione animale!
È quanto chiediamo con una Risoluzione depositata oggi in Regione. Stando ai numeri resi noti a marzo dal ministero del Lavoro, si può leggere nel documento, le specie animali più sfruttate per la sperimentazione continuano ad essere topi (1.648.314) e ratti (682.925). Seguono uccelli (97.248), altri roditori e conigli (73.362), e pesci (59.881): animali largamente impiegati a causa del loro basso costo e perché facilmente maneggiabili, piuttosto che per ragioni strettamente scientifiche e di ricerca". E' poi in aumento il ricorso ai Primati.
I cani, ad esempio, sono utilizzati per esperimenti fortemente invasivi, che comportano alti e prolungati livelli di dolore. Sconcertante è, infine, l'aumento degli animali utilizzati vivi e soppressi per fini didattici: quando mai come nell'ambito didattico sono disponibili un'ampia gamma di metodi sostitutivi all'animale. Le norme nazionali e comunitarie però, intanto vanno verso altre forme di ricerca.
È tempo che anche la nostra Regione promuova, nelle sedi e nelle istituzioni opportune, la lotta alla sperimentazione su cavie e uccellini!
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