Martedì, 19. March 2024 - 5:20

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Cave, da polo turistico a 'pericolo per la stabilità del versante'

In poco più di un anno l'area delle cave richiede interventi urgenti per salvaguardare l'incolumità dei residenti.

E' passato poco più di un anno da quando il gruppo di maggioranza in Consiglio (Cittadini in Comune), rispondeva ai tanti dubbi e perplessità dei comitati e cittadini che si battono contro il nuovo Piano Attività Estrattive di Cà dei Boschi. In un commento apparso su facebook i CiC difendevano il Piano approvato in Consiglio (con i soli voti della maggioranza) ed esaltavano i lavori svolti sulla cave delle Fosse, auspicando di iniziare a sfruttarlo dal prossimo anno (2016). "Nella cava delle Fosse (poco sotto a quella in discussione e molto più ampia) sono terminati i lavori di riassetto ed è diventato un luogo molto bello con potenzialità turistiche notevoli, pista ciclabile, lago, parco e cascina dove è difficile scorgere il segno dei lavori svolti".

Qualcosa nella progettazione di questo polo turistico deve essere andato storto perchè la scorsa settimana il Comune pubblica un'Ordinanza con carattere di indifferibilità ed urgenza (allegata), che impone alla Calcestruzzi spa (una delle Ditte appaltatrici degli scavi), di eseguire entro 30 giorni gli interventi necessari per la messa in sicurezza della fascia dei terreni compresa fra la strada comunale via delle Croci ed i ciglio superiore del fronte di cava. Questo perchè si è creata una situazione di pericolo per l'incolumità dei residenti che transitano su tale tratto stradale e che tale situazione potrebbe nel tempo raggiungere il ciglio superiore del fronte di cava creando ulteriore pericolo per le maestranze di cava nonchè per la stabilità generale del fronte stesso e del versante.

Neanche l'area di cava a valle sembra essere tranquilla, infatti "nonostante sul fronte di cava, posto a valle della infrastruttura  a circa 50 m di distanza, effettivamente non si rinvengono segni di movimenti  o di altre instabilizzazioni, ma che tuttavia non possa escludersi a priori un effetto indiretto dello scavo, come quello dovuto al detensionamento dei terreni conseguente al drenaggio delle acque sub-superficiali avvenuto nel 2008 .....che potrebbero aver portato ad alterare gli equilibri pre-esistenti arrivando nel tempo ad una destabilizzazione dei terreni in questione".

Insomma, sembra che l'ameno laghetto, pista ciclabile e cascina, per ora debbano aspettare.

foto: articolo del Resto del Carlino del 2015

 

febbraio 2016

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data pubblicazione: 
Mercoledì, 10. February 2016 - 9:37

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