CAI, Moto Club, bici ed 'Appennino a Cavallo' insieme nella riapertura ed utilizzo dei sentieri
"Camminare, pedalare, andare in moto o a cavallo è una passione che in qualche modo ci unisce in un unico obbiettivo, quello di utilizzare i nostri sentieri nel rispetto della natura e nel rispetto reciproco".
Con un comunicato pubblicato sulla pagina facebook del Comune di Loiano (che riportiamo di seguito), è stato in qualche modo ufficializzato l'accordo che vede diverse Associazioni (CAI, Moto Club Valle dell'Idice, Pinewood, Gruppo Bici Loiano, Appennino a cavallo) uniti nella riapertura e nell'utilizzo dei sentieri dei nostri territori.
Di questo accordo l'Amministrazione loianese ne aveva già parlato durante gli ultimi incontri di frazione oltre ad un incontro fra le Associazioni avvenuto lo scorso 28 ottobre ed a cui era presente anche il CER (Comitato Escursionisti su Ruote).
La notizia è ovviamente la posizione del CAI che fino a qualche mese fa osteggiava in tutti i modi la presenza delle due ruote nei sentieri (“chi cammina e chi va in moto nei sentieri sono due mondi inconciliabili”), mentre oggi si legge di una comunanza di obiettivi.
Nel post si anticipano già altri interventi oltre alla disponibilità a valutare segnalazioni.
Ieri 27 dicembre a Loiano è stato riaperto il sentiero 925 del Pellegrino che dal Consorzio porta alla fonte di nonna Bice. Questo lavoro è il primo di tanti futuri interventi che vorremmo attuare all' interno dei nostri boschi. Questo coordinamento voluto dal Comune di Loiano ha riunito i vari gruppi presenti sul nostro territorio, i ragazzi del Moto Club Valle Dell'Idice, Cai bo gruppo territoriale bo est, Pinewood, gruppo bici Loiano e Monghidoro e Appennino a Cavallo portando a questo primo grande risultato. I sentieri, sono un bene comune che tutti possono utilizzare e che nella nostra zona tanti appassionati della natura utilizzano. Camminare, pedalare, andare in moto o a cavallo è una passione che in qualche modo ci unisce in un unico obbiettivo, quello di utilizzare i nostri sentieri nel rispetto della natura e nel rispetto reciproco. Se il tempo sarà clemente a breve ci saranno altri interventi su sentieri a oggi non agibili.
Vi chiediamo di segnalarci eventuali zone non transitabili di cui noi non siamo a conoscenza.
fonte: pagina facebook Comune Loiano
dicembre 2015
Commenti
Meno male, ora che vieteranno
Meno male, ora che vieteranno l’uso di auto e moto nelle città, ci si potrà sfogare per i sentieri nei boschi. Sino a che non dovremo mettere la mascherina anche lì. Questa è la civiltà. Loiano docet. Frabol44
Anni fa avevo moto che mi
Anni fa avevo moto che mi giravano intorno a casa... grazie a loro avevo sempre i sentieri puliti... ora ci girano solo escursioni o rispettosi della natura , come amano definirsi loro, bene ora ho tutti i sentieri inagibili e pattume, anzi, rusco nei pochi sentieri rimasti.
Grazie cai
Ti propri fortuné
Monari Come mai non passano più ? Hanno messo un divieto ? Vorresti anche sostenere che i sentieri oltre che puliti erano mantenuti cioè senza quei bei solchi che lasciano i " folletti pulitori motorizzati" ? Comunque sei il primo che sento fare una simale affermazione, io nei sentieri vedo solo solchi e strisce di plastica per delimitare i percorsi, te ti propri fortuné.
Ma che bello, evviva! Vorrà
Ma che bello, evviva! Vorrà dire che si potrà dare la molla a fuori strada, tir, carri armati ecc, i sentieri torneranno splendenti come nuovi. Forse non è un caso che, chi scrive queste banalità, non si firmi. Come si usa dire non “ci mette la faccia”. Chissà perché? Frabol44
Marco monari quinzano Ora va
Marco monari quinzano
Ora va meglio?
Ora va meglio, sempre che
Ora va meglio, sempre che tale sia. Frabol44
'a sen propri mess bein!
Meraviglioso apprendere che anche il cai approva il passaggio di moto nei sentieri! E' confortante sapere che andando piedi in un bosco con i bambini improvvisamente può sbucare una moto che può metterli sotto, o perlomeno farti respirare una zaffata di olio combusto e rompere l'odioso silenzio che ancora soppravvive in mezzo alla natura. Mi viene proprio voglia di iscrivermi a questa bella e soprattutto intelligente associazione!
Qualcuno veramente mi dice
Qualcuno veramente mi dice dove vede tutta sta gente a passeggio nei boschi e lungo i sentieri.....
In pineta tolto i ragazzi della colonia non ci sono manco più gli anziani che giocavano a carte in estate...solo ciclisti(sport ritenuto ecologico dai più)che hanno danneggiato i sentieri più che i motociclisti..L'unica passeggiata più frequentata è quella della strada che va a Gragnano...ripeto è una strada nn un sentiero...Gli unici che passeggiano a Loiano sono i cani che portano fuori i padroni per adempiere al loro bisogno di padrone....
Qualcuno poi adesso nn mi racconti che nessuno passeggia nei boschi proprio perchè è pericoloso...
qualcuno in giro ci va
di solito si fatica stando seduti sul divano o passeggiando per il paese a vedere chi gira per i sentieri... Giù da bosco di Tura (scartando i ciclisti che si sono impossessati del tratto di pineta) fin giù al mulino delle Colore qualcuno ancora si vede. Probabile che si veda in futuro in giro per i sentieri qualche commerciante o ex commerciante, visto che avranno sempre più tempo a disposizione. Difficile si vedano turisti attratti dal desiderio di visitare il nostro bel paesello
A che servono i boschi?
A che servono i boschi? Diciamolo onestamente, chi va più nei boschi: è scomodo, si cammina male e si può inciampare, può venire a piovere, si possono incontrare strani animali, anche pericolosi (tipo l’uomo). Seguiamo il luminoso esempio di Pianoro, dove sono stati rasi al suolo migliaia di alberi e il lungimirante progetto delle cave, ove altre migliaia di piante saranno abbattute. Chi sono io, per contestare? Mi basta il malinconico ricordo di migliaia di farfalle di tutti i colori, nugoli di rondini che volteggiano nel cielo terso, rii con acque limpide, migliaia di fiori di tutti i colori e all’’imbrunire il timore per il volteggiare dei pipistrelli. Cose, che pur non potendo essere felici in se, possono incarnare la promessa di felicità, in un mondo infelice. Conta niente, la bellezza, la gioia, l’amore si nascondono nella profondità dell’animo e sono inconoscibili, non si trasmettono. Queste sono elucubrazioni passate, il mondo va vanti, si evolve, progredisce. Giustissimo quindi, radere al suolo tutto e fare delle enormi piste da motocross per giovani, e meno giovani (gli alberi sono d’intralcio), è giusto che essi diano libero sfogo alla loro esuberanza, alla loro giovinezza, tanto più che, vista l’attuale situazione del lavoro e dello stato di avanzata decomposizione del pianeta, molto difficilmente avranno un futuro. Acc... errore! Sono io che non ho un futuro.grazie. Simone
Capisco la sua nostalgia
Capisco la sua nostalgia verso cose che probabilmente sono passate,più nella sua mente che nella realtà....La mia veneranda età mi fa dire che l'ambiente, piante e animali erano maltrattati molto più 30-40 anni fa....
L'isterismo ecologico è la nuova malattia che fa sì che si umanizza tutto...piante ,animali ,cose perfino sassi e rocce...
disumanizzando ciò che è umano ovvero l'uomo...(esempio per tutti ...sono meglio gli animali degli uomini...gli manca solo la parola ecc....)
Un modo di dire montanaro dice che il troppo stroppia....
Se nell'orticello non si tolgono le piante infestanti per amore delle stesse o degli animali che se ne nutrono che orticello diventa....la bellezza, la gioia ,la felicità per essere tali vanno coltivate,nutrite,regolate ...altrimenti possiamo cogliere solo la bellezza del "selvaggio" ovvero il" non umano "
Ciao ciao
Per quanto riguarda la
Per quanto riguarda la faccenda di Pianoro, innanzi tutto porrei alcuni paletti. Ci sono due piani: uno è una questione legislativa, l’altro di opportunità, o di buon senso. Per l’aspetto, per così dire legale, è indubbio che esistano leggi e regolamenti ben precisi, i che vietano il taglio di alberi, tanto più in aree protette. Piaccia o non piaccia, le leggi vanno rispettate, punto. Ora affermare che: “Il cartello della zona tutelata era coperto dalla vegetazione ha ribattuto il dirigente del comune di Pianoro” (leggo dalla cronaca), mi sembra una giustificazione alquanto puerile, cui non crede nessuno, in tutti i casi non inficia la gravità dell’accaduto. Non si tratta di aver eliminato piante infestanti, compito per cui erano stati chiamati a fare, ma per aver tagliato piante utili al mantenimento e rassodamento degli argini, in più in zona protetta. Mi auguro che la differenza le sia chiara. Non esiste possibilità di rimboschimento, una volta estirpate, il terreno subisce modificazioni tali per cui solo alcune piante attecchiscono, e sono le meno pregiate e qui si parla di piante autoctone querce, frassini, olmi. Tralascio per carità di patria i danni alla fauna. Mi pare che, su quanto detto sino ad ora, si possa concordare. Per quanto riguarda l’opportunità o se vogliamo il buon senso, ho paura che le strade divergano. In passato l’uomo ha sempre avuto la massima cura dell’ambiente, per un motivo molto semplice: perché dipendeva direttamente da esso. Erano tagliate solo piante che servivano, e si disboscava solo terre utili da coltivare, e quelle coltivate erano diserbate con grande cura, a mano. Per fortuna non c’erano motoseghe e bulldozer ma fatto più importante, non c’erano paesi governati dal PD, (Accidenti si finisce sempre in politica!). Continuiamo: che ci fossero, le cose da me descritte, è un fatto assodato, se non ci sono più, qualcosa vorrà pur dire, cercherò di spiegarmi. Non è tanto per le rondini, farfalle, pipistrelli, tra l’altro mi fanno un po’ impressione, ma è che, mancando loro perdiamo qualcosa anche noi. Se i torrenti sono inquinati, siamo un po’ inquinati anche noi. Più la natura si deteriora, più lo siamo anche noi. Siamo parte integrante di sistemi evolutivi in continua evoluzione. Facciamo un altro esempio, le cave, seguono questa logica: disboscare per raccogliere materiale inerte per l’edilizia, che servirà per altre costruzioni, che una volta esaurito obbligherà altri disboscamenti, ancora per altre costruzioni, strade e colate di cemento così via, ma non può esistere una CRESCITA INFINITA IN UN PIANETA FINITO. Qualsiasi mente, minimamente razionale, arriva a comprendere, che questa è una strada senza uscita. Si dice una volta finito tutto tornerebbe come nuovo anzi sarebbe più curato. E’ falso, perché una volta distrutto un ecosistema naturale, per ricostituirsi occorrono millenni. Ebbene, presumendo sia una persona matura, quindi capace di ricevere brutte notizie, le comunico che: la terra, nazione, territorio, ambiente, è ammalata e NON è più in grado di reggere una tale di distruzione, e se non ritroviamo la sintonia con la natura, rischiamo di distruggerne i cicli vitali di questo pianeta, di cui siamo parte integrante Penso che sia inutile elencare tutti disastri causati dalla stupidità umana. “Tutto ciò che è natura, ha valore estetico, ha valore etico, ha valore evolutivo e la biodiversità di questo pianeta è così complessa e bella che vale la pena di difenderla di là dalle contrapposizioni disciplinari (Tiezze).” L’isterismo ecologico è direttamente proporzionale alla furia distruttrice, vera malattia. Non dipende dai cosiddetti ecologisti se si vuol fare tabula rasa d’interi territori vedi costruzioni, cave, tagli indiscriminati, e quant’altro Anche perché ben poco possono, specie a danno fatto. Poi non so se sono meglio gli animali degli uomini, diciamo che siamo diversi. Immagino non concorderà su nulla, pazienza, me ne farò una ragione. grazie Simone.
La superficie forestale
La superficie forestale italiana continua ad aumentare e ha superato i 10,5 milioni di ettari (dati: Inventario Nazionale delle Foreste e del Carbonio, immagini dai satelliti). Dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi, le foreste sono pressoché raddoppiate. Ormai oltre un terzo (34,7%) della superficie nazionale è coperta da boschi, una percentuale paragonabile a quelle di altri Paesi del centro e nord Europa
Ora parliamo di ciò che è falso o forse di ciò che non si è conoscenza.....ripeto gli alberi tagliati nel fondovalle sono per la maggiore acacie salici (piante con apparato radicale a fittone)le quali quando ne tagli una ne ricrescono naturalmente dalle radici altre 10 ....non vedo danni causati dall'erosione anzi sono stati sistemati gli argini....
L'ecosistema nel fondovalle distrutto come dice Lei e le piante tagliate non avevano certo millenni ma forse una trentina di anni...(tempo trascorso dalla costruzione della strada)Forse non si ricorda come era il fiume e i ruscelli prima della costruzione dei depuratori...forse non ha fatto attenzione agli animali e uccelli che popolano il fondovalle e che 20-30 anni fa non si vedevano che nei libri(Aironi cinerini,aironi bianchi ,gallinelle d'acqua,martin pescatori caprioli cinghiali fin troppi e addirittura lupi) Per questo io chiamo isterismo ecologico tutto quello che vede solo la distruzione dell'ambiente e non vede ciò che è in realtà è migliorato...
Per quanto riguarda la polemica politica verso il PD mi sembra campata in aria(l'avrei compresa magari dal suo punto di vista rivolta all'amministrazione di Pianoro in quanto tale) perchè guardando dove maggiormente è stato deturpato l'ambiente ,non mi sembra fosse sempre ad amministrazione PD ....(ha fatto danni e continua farne dei peggiori)e cmq l'ambiente non mi risulta certo un caposaldo di un pensiero di destra...
CIAO CIAO
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