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Reddito dei contribuenti della provincia di Bologna; Loiano l'unico comune che decresce

Anno d'imposta 2018. Loiano passa da € 22.130 del 2017 a € 21.843 del 2018 (- 287 euro)

Sul sito web della Città Metropolitana, come ogni anno vengono analizzati i redditi medi per contribuente suddivisi per i comuni della provincia di Bologna. In questi giorni sono stati pubblicati quelli relativi all’anno d’imposta 2018 confrontati con il 2017.

Il reddito medio per contribuente è di 25.827 euro (+ 3,3% rispetto ai 25.011 euro del 2017) e resta più alto del 10,2% rispetto a quello regionale (23.435 euro) e del 21,4% rispetto al dato nazionale (21.269 euro).

Tra i comuni, il reddito medio più alto (29.529 euro) si registra a San Lazzaro di Savena, seguito dal Comune di Bologna con 28.025 euro, al terzo posto Zola Predosa. Il reddito medio più basso si registra invece a Fontanelice con 19.683 (subito sopra si piazzano Castel D’Aiano e Castel del Rio).

In linea generale tutti i comuni hanno comunque un incremento del reddito a parte Loiano, che unico comune della provincia, vede un decremento passando da € 22.130 del 2017 a € 21.843 del 2018 (- 287 euro)

data pubblicazione: 
Martedì, 16. June 2020 - 12:50

Commenti

Se il reddito procapite, come credo, è calcolato sommando il reddito dei loianesi diviso tutti i residenti si può ipotizzare che sia diminuito perché a Loiano sono arrivate un po' di persone 'ospiti' del comune. O sbaglio? Nessuna polemica solo per capire. Grazie

sig Smarties, se fosse per quello allora anche altri comuni sarebbero nella stessa situazione ed invece è solo Loiano (su 55 comuni), ad avere un dato negativo.
Credo invece che la spiegazione sia più complessa e rientri in un generale declino che il nostro comune vive da molti anni. Un declino che si evidenzia sotto molteplici aspetti: urbanistici, commerciali, imprenditoriali, scolastici, sociali ed altro. Un declino che parte da lontano e di cui sono corresponsabili coloro che (direttamente o indirettamente) hanno amministrato il comune negli ultimi trent'anni, opposizioni poco attente o menefreghiste, imprenditori e commercianti poco lungimiranti, cittadini non interessati alle vicende pubbliche... La lista è lunga ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: negozi chiusi, case vuote, mercato domenicale in difficoltà, pineta in stato di abbandono, turismo marginale, scarsa attenzione all'ambiente, poca coesione sociale.... Il calo del reddito pro capite è solo uno di questi segnali.
QUINDI COSA FARE? da tempo ritengo che l'unica soluzione sia mettere attorno ad un tavolo le forze migliori del paese nei vari àmbiti (urbanistica, commercio, turismo, ambiente, scuola ecc) e decidere "dove vuole andare Loiano", stabilendo pochi obiettivi chiari, raggiungibili e sostenibili in una programmazione almeno decennale. A questo va affiancata un'amministrazione preparata e con un sindaco serio e coraggioso, che sappiano opporsi ai vari maneggioni che hanno ridotto Loiano in questa situazione. Alternative non ne vedo. Danilo Zappaterra

La tavola rotonda di Re Artu', forse?...……soldi e idee stanno a zero, la lista civica al comando è composta da troppe teste parlanti o comandanti, inadeguate all'amministrare un paesello, spesso mi chiedo cosa spinga le persone a mettersi in lista x le amministrative, senza un minimo di preparazione, boh?!?, il povero sindaco non ha o non dimostra il carattere di governare…, di certo non aiutato da un vice-sindaco fantasma……...è dura dr.Zappaterra che la sua buona proposta trovi riscontro!!!

Purtroppo ha ragione su tutto ma se si vuole pensare di migliorare qualcosa, da qualche parte bisogna pur iniziare.

Sono d'accordo con Lei sulla necessità di un incontro delle parti coinvolte per il bene del paese, Loiano deve decidere dove vuole andare nel futuro e come dice lei dovrebbe staccarsi dall'opinione di alcuni commercianti che da troppo tempo sembrano dettare le sorti del paese, ne è un esempio la chiusura del centro, che nonostante un 'referendum' di alcuni anni fa in cui stravinse l'idea di un centro chiuso alle macchine non se ne fece nulla e anzi ora arriva la proposta del senso unico. Il sindaco dovrebbe decidere per il bene del paese e non solo per il bene di determinati commercianti. Credo in una giunta che sia al servizio dei cittadini e non dei commercianti e che non tolleri atteggiamenti sbagliati da parte di nessuno (il non rispetto delle aperture e chiusure e delle regole) solo per non inimicarsi possibili elettori.

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