Venerdì, 29. March 2024 - 13:01

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Alberto Rocca: "nessuno ha mai voluto la chiusura dell'Ospedale"

L'ex vicesindaco replica e smentisce quanto dichiarato al Carlino dal presidente del Cast Giulio Masiello

Riceviamo  e pubblichiamo la replica dell'ex Vice Sindaco alle dichiarazioni rilasciate al Resto del Carlino dal presidente del CAST, Giulio Masiello

Non è mia abitudine controbattere sui social, ma in questo caso non posso esimermi dal farlo. Sono veramente sconcertato da questo articolo e non ne capisco l’utilità.

Comuni d’accordo alla chiusura??? Chiusura dell’Ospedale??? Ma di che cavolo state parlando? Siete rimasti agli anni 90? E dire che all’intitolazione della casa della salute un mese fa se ne è parlato dell’ospedale. Nel 2015 è uscito il decreto ministeriale 70 sulla riorganizzazione ospedaliera, all’epoca uno dei miei assessorati era quello alla sanità nel comune di Loiano. Conoscendone il contenuto, già prima della sua uscita, la nostra amministrazione fece un pre documento (visibile qui) votato anche dal comune di Monghidoro sullo stato e sulle possibili necessità dell’attuale ospedale di Loiano, documento recepito dalla azienda Ausl.

Nessuno ha mai parlato di chiusura dell’ospedale (per fortuna). All’uscita del DM 70, l’Ausl si è trovata nella necessità di mettere in atto ciò che richiedeva il decreto, facendo in fretta e furia un primo documento BOZZA da discutere con i vari sindaci e distretti per trovare poi assieme le soluzioni migliori su ogni territorio. In questo documento BOZZA sembrava che tutti i piccoli ospedali dovessero essere declassati in ospedali di comunità (osco), senza più avere le caratteristiche dei letti di medicina interna. Già al primo incontro istituzionale con tutti i soggetti, questo era stato chiarito; quel documento non era da prendere in considerazione ma ci aspettava un grande lavoro di organizzazione, lavoro durato due anni di intensi incontri. Tutte queste cose le dicevamo allora e i fatti ci hanno dato ragione.

Nonostante tutto questo, il Comitato ha insistito sostenendo l’intenzione dell’azienda Ausl di declassare l’ospedale di Loiano in ospedale di comunità nonostante la nuova direzione dell’AUSL, appena insediata, e i vari incontri e comunicati fatti, tanto che i 6 comuni uniti di Loiano, Monghidoro, Pianoro, Monterenzio, Ozzano e San Lazzaro sono stati costretti ad uscire con un comunicato congiunto(visibile qui) per smentire e allo stesso tempo informare che stava iniziando il processo di organizzazione e potenziamento del Simiani , istituendo anche un tavolo politico ad hoc. Nel 2016, abbiamo prodotto un documento (Visibile qui), poi approvato nel 2017, studiando il DM70, il quale ha messo in evidenza le caratteristiche del territorio e dimostrato scientificamente come il nostro territorio ricada al punto 9.2.2 del decreto Balduzzi, togliendo ogni dubbio sulla necessità della presenza di un presidio OSPEDALIERO a Loiano e trovando naturalmente d’accordo tutti i soggetti istituzionali sul suo potenziamento. Tutti e sei i comuni sono sempre stati coerenti in difesa dell’ospedale con i sindaci Carpani,  Panzacchi ,e ancor prima Ferretti, Minghetti, Spadoni, Lelli e Conti.

A fine 2017 inizio 2018 è uscito finalmente il documento ufficiale sul progetto per il Simiani (visibile qui la presentazione); ad oggi mi risulta esserci oltre ai posti letto lungodegenza e acuti, i posti letto osco che io ritengo importantissimi e vi spiego perché: molti sono i casi in cui un paziente non ha più le caratteristiche per rimanere ricoverato in OSPEDALE e quindi va dimesso ma ha ancora bisogno di assistenza, ora con quei posti letto è possibile trattenere il paziente all’interno dell’ospedale. Chi ne ha avuto bisogno sa di cosa sto parlando, sapete cosa significa per noi montanari avere la possibilità di tenere un nostro caro a Loiano e non trasferirlo a Bologna perché, pur non avendo più le caratteristiche per rimanere in un letto lungodegenza ha ancora bisogno di essere seguito ed aiutato? TANTA ROBA.

Sempre ad oggi, dal 2017 mi risulta essere stato inserito nell’Ospedale: Gastropack che non c’era, fisioterapia che non c’era più, psicologo che non c’era, adeguamento sismico, angiologo che non c’era più, cure palliative che non c’erano. Il programma prevede altre cose come da allegato, certo problemi ce ne saranno sempre da seguire e di lavoro ce n’è ancora da fare, ma sono certo che le nuove amministrazioni (maggioranze e minoranze) sapranno fare il loro lavoro come hanno fatto quelle precedenti e come è normale che sia. E’ incomprensibile però l’uscita di questo articolo che dichiara cose false e assurde che non mi pare siano state smentite. Soprattutto vorrei sapere quali amministrazioni erano a favore alla chiusura(!)

Alberto Rocca

nella foto: dicembre 2017, serata sull'Ospedale al Cinema Vittoria di Loiano

data pubblicazione: 
Lunedì, 19. August 2019 - 8:02

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