....e a Loiano ogni giorno sorgono nuovi cantieri
Un mercato immobiliare che nelle vendite di abitazioni registra in alcune zone un negativo a due cifre; gli affitti sono in calo; il commerciale (capannoni e negozi), viene via a prezzi di saldo . Ciononostante mai si sono visti così tanti cantieri come in questo periodo.
A Loiano ne abbiamo contati nove ma sicuramente qualcosa ci è sfuggito. Facciamo un rapido calcolo:
n. 9 cantieri x (mediamente) n. 6 appartamenti ognuno = 54 appartamenti
n. 54 appartamenti x n. 3 (i componenti medi di una famiglia) = 162 nuovi concittadini di Loiano (essendo condomìni difficilmente si può pensare che siano seconde case).
Questo vorrebbe dire che l’Amministrazione loianese , rilasciando questi permessi a costruire, si aspetta un incremento della popolazione del 4% .
Oltre a questi bisogna poi aggiungere le vecchie abitazioni in vendita o in affitto (tutti avranno notato quanti cartelli ci sono in giro per il paese). Si tratta spesso di seconde case delle quali in tempo di crisi economica molti cercano di liberarsi. Calcolando per difetto si può considerare un altro 4% .Quindi altre centosessanta persone circa.
Può essere ipotizzabile questo incremento quando da anni la popolazione di Loiano è stabile e che in un anno hanno chiuso tre agenzie immobiliari?
Assolutamente no ma poco importa. L’importante è aprire nuovi cantieri che vuol poi dire concessioni, permessi, tasse ecc. Quindi entrate economiche . E pazienza se si cementifica ogni angolo disponibile; l’importante è fare cassa velocemente.
Prima di costruire nuovi condomìni si poteva fare qualcosa di diverso? Probabilmente sì:
1) Censimento di tutte le case libere o sfitte del territorio. Non si costruisce niente fino a quando non vi sia un’occupazione dell’esistente almeno dell’80%
2) Censimento di tutte le vecchie case agricole (mulini, stalle ecc) e ripristino dell’abitabilità con agevolazioni economiche. In questo modo si salvaguarda il territorio ripopolando zone ormai abbandonate. Abbiamo un esempio vicino a noi: questa politica ha reso ricca la campagna fiorentina.
3) Le nuove costruzioni devono avere caratteristiche che le rendano ben integrate al territorio circostante. Basta con i palazzi che assomigliano a case di ringhiera .
4) Ogni nuova abitazione deve avere obbligatoriamente uno spazio verde circostante e le case non devono essere ammassate le une alle altre (vedi il nuovo condominio di fronte al Consorzio).
E altre proposte ancora che l’Amministrazione (e l’opposizione) potrebbero fare proprie se avessero veramente a cuore il territorio.
Ricordiamocene alle prossime elezioni…..
Commenti
vendessi
Anonimo ha detto...
avrei una proposta: anzicchè la scritta vendesi
si propone la scritta:
...............VENDESSI................
(commento tratto dal Blog Monzuno nel cuore)
Sul punto uno sarei d'accordo
Sul punto uno sarei d'accordo ma solo se si imponesse a chi affitta le case di ristrutturarle. Da persona che ha cercato casa in affitto a Loiano, posso dire tranquillamente che ci sono sul mercato dei veri e propri CESSI, non degli appartamenti.
Dubito che la popolazione aumenterà del 4% ma sono altrettanto certa che chi affitta o compra si deve per forza rivolgere al nuovo, non è materialmente possibile abitare nella gran parte di quello che c'è in affitto ora a Loiano. Ho visto moquettes degli anni '70 luride, vetri delle finestre rotti, impianti da paura e addirittura in via Mulino della Luna un appartamento con lo scarico del bagno rotto, un odore nauseante, accompagnato dall'affermazione dell'agente immobiliare "questo andrebbe rifatto". Andrebbe???!! Richiesta: 600 euro al mese.
Con molto meno, tra i 400 e i 500, a Loiano affitti un appartamento nuovo mai abitato.
Sono in realtà i proprietari, per la gran parte esosi e con appartamenti in rovina, a determinare il successo delle nuove costruzioni. Triste ma assolutamente reale.
basta aspettare
sono d'accordo con te ma guardando tutti i cartelli "vendesi" e "affittasi" in giro per Loiano, sono convinta che a breve cambieranno politica commerciale.....
Resta il fatto che di cantieri non se ne può più!
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