Martedì, 16. April 2024 - 9:35

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Riceviamo e pubblichiamo

Un'ironica lettera aperta di un nostro lettore.

Riceviamo e pubblichiamo

 

Siamo venuti a conoscenza di parte delle decisioni prese a livello ministeriale sull’accordo che sembra delinearsi al vertice sul clima di Parigi. Le informazioni sono incomplete, ma sono le uniche che possediamo.

PREMESSA

L’assemblea prende atto delle evidenti responsabilità del genere umano nell’attuale stato di degrado del pianeta, dovuto alle emissioni di gas industriali con effetto serra. Tali emissioni (co2), oltre che costituire un problema per la salute umana, costituiscono un grave rischio per l’ambiente, sono causa del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici indotti.  Pochi gradi di temperatura possono determinare effetti catastrofici ed eventi estremi: caldo, freddo, precipitazioni, oltre che causa dello scioglimento delle calotte artiche, con conseguente innalzamento dei mari. Verificato che, l’attuale modello industriale, con uso di energia fossile (carbone, petrolio) è causa del rilascio nell’atmosfera delle emissioni gassose, che tale modello produttivo, indotto da consumi esasperati, a volte futili è diventato insostenibile, dopo lunghe discussioni si è convenuto di compiere un vero cambiamento.

 

DISPOSIZIONI

 

A difesa dell’ambiente e per la sopravvivenza del pianeta si è deciso di procedere a un vero e proprio processo di deindustrializzazione all’insegna di una concorrenza virtuosa. Le emissioni inquinanti dovranno arrivare al 10% entro 20 anni, e a 0 fine secolo. Sarà data la massima attenzione alla ricerca di energie alternative: (fotovoltaico, idrogeno, biomasse). Preso atto che nessuna nazione è in grado singolarmente, di apportare tali cambiamenti, e che la soluzione sia attuare uno sforzo collettivo da impegnare tutte le nazioni nel contrastare questa catastrofe.

A tale scopo, si rende necessaria una riorganizzazione del modello produttivo, che implichi una ridefinizione del modo di farsi concorrenza fra produttori (merci-servizi), quindi anche a tutti i problemi legati agli attuali conflitti, di cui sono la causa. Si è deciso, pertanto, di costituire una struttura sovranazionale di governo globale.

 

Questa funzionerà come l’attuale ONU, con un Congresso eletto a suffragio popolare che nominerà ministri addetti ai vari dicasteri, con pieni poteri (art. 1). A questa nuova Struttura spetta il compito di dirimere le questioni inerenti: il traffico di armi e le guerre, lo sfruttamento indiscriminato delle terre agricole, le transazioni finanziarie (ponendo limiti) e al corretto uso dell’acqua. Inoltre considerato il ruolo negativo, se non criminale, delle multinazionali, queste saranno smembrate e le varie sedi saranno date in uso gratuito ai paesi in cui si trovano. Anche le multinazionali saranno tenute strettamente sotto controllo, onde evitare una loro espansione. Dovrà inoltre intervenire, con un’oculata redistribuzione delle risorse (capitali e merci) disponibili, a favore delle aree del mondo più svantaggiate. Il concetto di Bilanciamento Interstatale per contrastare la povertà, dovrà essere il principio guida de nuovo Governo.

 

L’obiettivo è di mantenere l’equilibrio tra stati (bilanciamento), intervenendo nelle aree in cui si presenti criticità, per evitare un’egemonia economica circoscritta, possibile causa di controversie. art.3 comma 2-3-4-8-9.). Si avranno come principio il rispetto e la difesa delle diversità culturali, ponendo  fine all’imposizione di una cultura unica. (art.4 comma 2) Massima attenzione nell’agire, tenendo conto di tutte le variabili a esso connesse: (politica del fatto compiuto) (art.4 comma 5). Uno dei problemi più gravosi sarà quello di porre fine ai conflitti in corso e per questo saranno stabiliti i modi d’intervento di polizia internazionale, preposta al rispetto delle decisioni prese, e allo scopo di dirimere eventuali controversie.

 

Sarà vietato al singolo stato possedere forze armate in proprio, ma esclusivamente per uso collettivo (art.5 comma 4-6-7). Preso atto, che nonostante millenni di dominio, il genere Maschile ha miseramente fallito sino a portare il mondo alle attuali condizioni di catastrofe, si è deciso di attribuire la nuova Struttura di Governo “esclusivamente al genere femminile” (art. 2).  Il genere maschile potrà svolgere qualsiasi altra attività, inoltre gli sono attribuiti compiti di Polizia Internazionale. Eccezionalmente potrà accedere al nuovo parlamento solo per riconosciuti meriti speciali in campo: scientifico, medico e altri, da definirsi, in attesa di ratifica dei governi nazionali. (art.3 comma 1-2). Il sistema elettivo, molto complesso e articolato, sarà proposto dall’attuale assemblea e dovrà essere ratificato dagli attuali governi nazionali. (art. 5). Saranno ricostituiti i confini nazionali e il numero di abitanti, in base alle esigenze etniche, storiche, culturali, e alla conformazione geografica del territorio, in stretto contatto e con l’assenso delle popolazioni interessate. (art.15 comma 1-2-3)

 

Si rimanda al testo originale

 

lettera firmata

 

dicembre 2015

data pubblicazione: 
Giovedì, 10. December 2015 - 15:24

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