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Respinta la proposta per l'utilizzo del 'Baratto Amministrativo'. 'Loiano nel cuore' vota con la maggioranza

La maggioranza ed il gruppo di Tamara Imbaglione uniti nel bocciare la mozione

Un voto a favore dieci astenuti. Non passa la proposta di inserire e promuovere il 'Baratto Amministrativo' tra le possibilità di aiuto da fornire ai cittadini ed ai commercianti.

"Bella idea ma non siamo pronti; rischiamo di non chiudere il bilancio; anche mille euro sono importanti".

Queste alcune delle motivazioni che hanno portato la maggioranza ed il gruppo di opposizione di Tamara Imbaglione ad astenersi (quindi a far cadere la proposta). Anche in questa occasione 'Loiano nel cuore', si è allineata alle decisioni della maggioranza, proponendo in alternativa una forma di collaborazione con i cittadini che non preveda però  nessun riconoscimento economico. Una sorta di volontariato che già in passato ha portato ben scarsi risultati.

Il Movimento 5 Stelle (che aveva presentato la mozione), aveva aperto alla possibilità di apportare modifiche tecniche alla proposta ma senza stravolgerne la struttura generale e gli obiettivi stessi racchiusi nella norma.  

Un voto di astensione ma non contrario  in quanto in un futuro non meglio specificato si potrebbero trovare e studiare forme simili.

 

Consiglio Comunale 30 aprile 2015

Ha votato a favore:

Danilo Zappaterra (Movimento 5 Stelle)

 

Si sono astenuti:

Karmen Ogulin, Patrizia Carpani, Massimo Bianconcini, Giulia Naldi, Elisa Dall'Omo, Alberto Rocca, Lorenzo Ferroni (Cittadini in comune) - Tamara Imbaglione, Francesca Baccolini, Luca Visinelli (Loiano nel Cuore)

giugno 2015

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data pubblicazione: 
Mercoledì, 1. July 2015 - 1:28

Commenti

Bravi compagni !!

Su questa cosa devo dire che l'intervento della Consigliera Baccolini non mi è piaciuto affatto.
Si è chiesta perché mai una persona dovrebbe occuparsi della cosa pubblica solo per avere un ritorno economico e auspica invece che i cittadini svolgano del volontariato gratuito spronati dal desiderio di ricostituire quel tessuto sociale che va via via disgregandosi.
Premesso che occuparsi di cosa pubblica consiste anche in piccoli gesti quotidiani che spesso passano inosservati, non vedo che male ci sarebbe se una famiglia a basso reddito con due o tre figli che fa fatica o addirittura non riesce a pagare le tasse potesse compensare offrendo il proprio lavoro? Anzi sarebbe una salvaguardia della dignità di coloro che pur in difficoltà economiche avrebbero la possibilità di saldare il proprio debito fiscale.Il tema del bilancio che ne risentirebbe negativamente é presto risolto, ci sarebbero si, minori entrate
ma contestualmente diminuirebbero le uscite (i lavori vanno comunque svolti e se non li barattiamo con le tasse dovremo pure pagare uno o più operatori).Certo la sottolineatura della Sig.ra Sindaco rispetto alla poca chiarezza della legge è importante ma non sarebbe ne la prima ne l'ultima legge per l'applicazione della quale occorre fare esercizio di interpretazione.
Mi auguro che l'idea del baratto amministrativo venga comunque ripresa dall'amministrazione sia pur con le dovute cautele.
Buona serata. Tiziana Rossetti

Capisco bene i dubbi che la nostra astensione possa sollevare. Il mio intervento è stato finalizzato a sottolineare alcuni aspetti che uno strumento come il baratto amministrativo porta con se. Dato che lei era presente avrà sentito come abbia iniziato dicendo che anche noi eravamo a conoscenza di questo strumento e lo ritenessimo interessante. Come consigliere il mio dovere è di valutare tutti gli aspetti di un provvedimento, non a caso ho precisato di non essere puramente contraria ma di voler porre un dibattito. La conclusione all'interno del consiglio è stata quella di non porsi già da ora a favore di uno strumento (baratto amministrativo) o di un altro (regolamento per la tutela dei beni comuni) ma di volerli approfondire adeguatamente entrambi. Hanno due filosofie molto diverse dietro ma concorrono allo stesso obiettivo e vanno opportunamente valutati. In tutti i casi resta da affrontare il problema della pressione fiscale, che solo in parte è legata alla tassazione locale, per la quale per fortuna esistono già esenzioni per redditi bassi.

Gentile Sig.ra Baccolini proprio perché ero presente quello che ho sentito non mi è piaciuto. Dalle sue parole e dal suo tono sembrava quasi "contrariata" dal fatto che si potesse anche solo pensare che qualcuno debba essere ricompensato in qualche modo perché svolge un lavoro di comune utilità. Dopo di che lei è libera di esprimere il suo pensiero dentro e fuori dal consiglio, io sono libera di farmi la mia idea su quanto mi senta rappresentata dalla lista che ho votato, soprattutto perché, come ho già detto in un altro post mi sembra che nel consiglio del 30 abbiate votato in "armonia" con la maggioranza anche quando mi sarei aspettata il contrario.
Comunque, ho tutte le migliori intenzioni, impegni familiari e lavoratovi permettendo, di partecipare a quanti più consigli e a quante più commissioni potrò perché non vorrei che la drammatica assenza di pubblico dovesse far dimenticare troppo facilmente gli impegni presi in campagna elettorale sia dalla maggioranza (ma come ho già detto non avendoli votati mi aspetto che possano deludermi) che dalla minoranza (che avendo ricevuto il mio voto mi aspetterei che non mi deludesse). Avremo quindi modo di confrontarci nuovamente. La ringrazio comunque per avermi prestato attenzione e per avermi risposto cosa che in effetti non proprio tutti fanno. Le auguro buon lavoro e buona giornata. Tiziaa Rossetti

La mozione è stata inviata a tutti i Consiglieri (quindi anche a Francesca Baccolini) il 13 giugno scorso. Due settimane prima del Consiglio. Questo tipo di proposte vengono inviate con largo anticipo proprio per permetterne una preventiva analisi ed un approfondimento prima della votazione. Se Francesca Baccolini voleva legittimamente aprire un dibattito sulla materia prima di esprimersi con un voto, poteva semplicemente chiederlo. Poteva richiedere (prima del Consiglio) il ritiro della mozione per ulteriori analisi e confronti. Poteva anche chiedere al suo capogruppo (Tamara Imbaglione) di inserirlo nell'ordine del giorno della Commissione del 25 giugno. Se dopo tale discussione si fosse resa necessaria un' ulteriore analisi, la Consigliera poteva chiedere una sospensiva per ulteriori approfondimenti. Tutto questo non è avvenuto lasciando così respingere la proposta. La Consigliera aveva quindi a disposizione tutti gli strumenti; bisogna oggi domandarsi se fosse realmente interessata ad usarli. Danilo Zappaterra

Preciso un paio di punti:
1. non sono contrariata da eventuali icompensa economica, che peraltro credo sarebbe davvero molto molto contenuta, tutt'altro, ne vedo gli scopi a cui la sig.ra Ferretti si riferisce. Ho detto anche questo nel mio intervento. Ci sono però formule per la tutela dei beni comuni che vanno oltre la ricompensa economica e che spesso creano collaborazioni e coesione sociale molto più forti e durature. Come lei stesa dice molti si occupano di un bene pubblico senza doverlo dire ma il più delle volte occorre una quadro giuridico per semplificare e mettere in regola la cosa. Se lei ci ha votati credo che la nostra proposta di valutare anche l'alternativa dei patti di collaborazione sia un'idea non certo lontana da quando presentavamo in campagna comunale. Sono uno strumento molto proficuo nel lungo periodo perchè creano senso di comunità e sono progressivamente sempre più diffusa (non ultimo il comune di Monterenzio). Vi lascio alcuni esempi: http://www.cittabenicomuni.it/bologna/ oppure http://www.labsus.org/category/beni-comuni/
2. Ritengo di non aver fatto nulla di sbagliato nel discutere apertamente e tranquillamente la mozione del M5S nella sede più democratica che ci sia ovvero il consiglio comunale. Spero invece che il M5S non veda la nostra astensione come un 'o con me o contro di me'. Quanto al voto il Consigliere Zappaterra ha detto egli stesso che 'le mozioni vanno votate' quindi non credo l'avrebbe certo ritirata. L'astensione nostra è semplicemente dettata dalla scelta di non poter esprimere ad ora un voto chiaramente a favore del baratto in quanto tale,cosa che non ne impedisce l'adozione dopo un dovuto approfondimento.

Buonasera.
Innanzitutto per non generare confusione, preciso che mi chiamo Rossetti. Di Sig.re Ferretti ne conosco alcune ma nessuna di loro era in consiglio la sera del 30 giugno e nessuna ha commentato il post. In secondo luogo mi lascia un po' perplessa l'uso delle parole "Se lei ci ha votati". Spero che non volesse mettere in dubbio che quanto ho detto sia la verità.Riguardo alla campagna elettorale è chiaro che non possiamo aver parlato di baratto amministrativo che è un tema più recente ma mi riferivo all'ideologia politica e alle linee di principio in senso lato. Ma andiamo oltre.
Credo che il nodo sia che il baratto amministrativo e i patti di collaborazione sono due cose diverse.
Il baratto amministrativo non ha come obiettivo primariola tutela del bene comune ma la possibilità in questo periodo di difficoltà economiche, di avere degli sgravi fiscali per chi fa fatica a pagare tutte le tasse che ci affliggono. Riguardo invece la tutela del bene comune attraverso i patti di collaborazione sono un po' preoccupata da tutto questo bisogno di un "quadro giuridico per semplificare e mettere in regola la cosa" visto che stiamo parlando di coordinare persone che vogliono fare volontariato sul loro territorio per migliorare e preservare la cosa pubblica. Non è con più regole che si fa coesione sociale ma con comportamenti inclusivi che devono partire proprio da chi ci amministra, maggioranza o minoranza che sia. Per concludere concordo che c'è sempre bisogno di approfondimenti, anche PRIMA dei consigli, almeno per non fare la discutibile figura di votare in modo difforme dal proprio capogruppo e rimanerne cosi sconcertata da ricevere dalla Sig.ra Sindaco in persona l'offerta di annullare la votazione per poterla ripetere. Per finire, non credo che aperta e tranquilla siano due aggettivi calzanti alla discussione dell'altra sera.Cordiali saluti Tiziana Rossetti

Leggendo i commenti ho pensato che il Sindaco potrebbe prendere due piccioni con una fava. Se approvasse il baratto amministrativo potrebbero mettere qualcuno ad annaffiare i gerani !!!! Ahahhaaahhhaaa

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