Incontro cave del 4 giugno, l'Amministrazione: "la Città Metropolitana ci accompagnerà per rivalutare i quantitativi".
Dal sito internet del Comune di Loiano
Riguardo all’incontro di ieri sera organizzato dal PD di Loiano sul tema cave.
Giusto per precisazione, l’Assessore della Città Metropolitana Minganti ha detto che il comune si può appellare all’articolo 10 della legge regionale la quale dice che: sotto GIUSTIFICATO MOTIVO si può ridiscutere la variante al PAE. A quel punto si crea la commissione metropolitana che valuta, con gli organi competenti, se la motivazione è giusta. Nel frattempo si ferma l’iter in corso e si allungano i tempi per poi arrivare obbligatoriamente alla conclusione del procedimento . Se però la commissione ritiene il motivo INGIUSTIFICATO, il Comune deve comunque procedere con l’iter autorizzativo per non incombere in ciò che viene detto all’articolo 3, e cioè nel commissariamento e nell’adozione della variante al PAE da parte della Città Metropolitana. Non saremmo tanto tranquilli nemmeno rispetto agli esercenti, che si vedrebbero ritardare le loro autorizzazioni in caso di mancato GIUSTIFICATO MOTIVO, come ribadito più volte.
Apprezziamo quindi la volontà dell’Assessore della città Metropolitana ad accompagnarci in un percorso di rivalutazione sia dei quantitativi approvati, sia per una eventuale blocco delle autorizzazioni per trovare la soluzione migliore e più sostenibile possibile al piano cave senza dover incombere in ricorsi o commissariamenti.
Si instaurerà quindi un tavolo con anche i comitati per valutarne assieme alla Città Metropolitana la fattibilità.
L’iter al momento è fermo in quanto sono in corso approfondimenti e relazioni integrative al piano adottato tra cui lo studio di incidenza , oltre alla richiesta di valutazioni all’AUSL sul possibile problema amianto, una valutazione all’ARPA su polveri e rumore, e alla Soprintendenza per quanto riguarda la presenza di siti di interesse archeologico.
Sui quantitativi: ci sono ancora 1.600.000 mc per Campuzzano e 300.000 mc per Cà dei Boschi che sono i residui autorizzati dal vecchio piano provinciale scaduto l’anno scorso, che aveva autorizzato circa 3.200.000 mc (con delibera di giunta del Comune di Loiano del mese di novembre dell’anno 2002) contro i 2.000.000 di mc del piano attuale. Quindi, comunque, prima di partire con le nuove escavazioni si devono terminare quei quantitativi.
L’Amministrazione continua ad essere disponibile ed aperta al confronto, come già avvenuto in diversi momenti.
giugno 2015
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