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Simone Salomoni: "Chi strumentalizza la ProLoco non ha a cuore il paese".

Una lettera aperta letta durante l'incontro di ieri

Pubblichiamo la lettera aperta che Simone Salomoni della Proloco di Loiano ha letto ieri in fase di presentazione del Bilancio ed a chiosa di quanto avvenuto a fine dicembre. La lettera è stata condivisa anche dal presidente del Comitato Operatori Economici, Valentina Mezzini

ALCUNE PRECISAZIONI

Chi strumentalizza la Pro Loco come qualunque altra Associazione non ha a cuore il paese.

Degli 11 membri del consiglio 8 hanno una partita IVA commerciale a Loiano e due lavorano come dipendenti in attività commerciale del paese. Tutti e 8 partecipano regolarmente anche alle riunioni del Comitato degli operatori economici. Mi sembra davvero curioso che qualcuno possa pensare che le stesse persone presenti in entrambe le Associazioni possano, di volta in volta, remare contro una o contro l’altra, deluderò qualcuno ma non è così !

Il mercatino di Santa Lucia dell’ 08/12, da sempre organizzato e gestito dal Comitato degli operatori economici quest'anno non sentendosi abbastanza forte numericamente avrebbe rinunciato ma il mercatino è stato fatto perché, e cito “grazie all'intervento della Pro Loco locale che l'ha reso ugualmente possibile”, non una parola è stata spesa o scritta al riguardo, ma sinceramente non ne abbiamo sentito alcun bisogno.

Alla festa di Natale di cui tanto è stato detto e tanto è stato scritto c'erano 6 membri della Pro Loco a lavorare dalle 14 del pomeriggio fino alle 2 del mattino in un clima di pura collaborazione il Comitato ha accettato di farsi carico di permessi ed autorizzazioni lasciando il gruppo di volontari della ormai ex Pro Loco la gestione materiale dell'evento. Dov'è la grande notizia ? visto che, in parte, i volontari sono sempre gli stessi per entrambe le associazioni e i commercianti, in parte, sono sempre gli stessi per entrambe le associazioni ? (preciso, per non far galoppare la fantasia, che dico “in parte” perché alcuni sono assenti ma in entrambe le Associazioni, quindi nessuna recriminazione).  Volontari che dedicano tempo e denari  affinché sia rispettato l’unico principio che ci lega: “dedicarsi a Loiano per Loiano”. Tante difficoltà sono state affrontate da queste due Associazioni, fatte in fondo dalle stesse persone, in questi ultimi anni di aumento dei costi, di aumento della burocrazia, di aumento del tempo necessario per rispettare le complicazioni di un  mondo, quello del volontariato, che richiederebbe di dedicarcisi a tempo pieno (ma poi sarebbe ancora volontariato ???)

Tante lacrime, vere, sono state versate dai membri di queste due Associazioni, perché? Perché le persone che le hanno versate ci tenevano davvero affinché i propri sforzi avessero successo nonostante gli sgambetti della burocrazia, e dell’astio da parte di chi a braccia conserte osserva solamente ciò che altri fanno eppur criticando ciò che vien fatto.

A volte è difficile da comprendere tutto questo.  A volte è difficile da accettare.

In questi tre anni quelle lacrime sono cadute una volta dopo l'altra reciprocamente sulle spalle di entrambe i membri della Pro Loco e del Comitato degli Op.Ec. che con modestia e umiltà hanno evitato sempre di innescare polemiche sterili rimboccandosi le maniche e comunque andando avanti portando a termine sempre i propri propositi e progetti, per Loiano, a volte in disaccordo a volte insoddisfatti ma sempre con  rispetto delle diverse idee, certi della bontà delle reciproche intenzioni.

Tanti eventi sono stati realizzati, a fronte di notevoli spese, per cercare di rendere piacevoli questi anni loianesi, spesso disinteressandosi dei guadagni ma impegnandosi sempre per cercare comunque risorse da investire per il rinnovo del materiale più che obsoleto e non più utilizzabile poiché privo delle necessarie certificazioni. Materiale che la Pro Loco ha SEMPRE messo a disposizione di chiunque ne avesse avuto bisogno senza se e senza ma, abbiamo investito in 3 anni € 36.440,71; partendo da da un bilancio in perdita, nel 2016, solo dei pazzi avrebbero accettato la sfida.

Scusate ma ci diamo da soli una pacca sulle spalle se nessuno ritiene di farlo e guardiamo avanti a testa alta e con il cuore in mano.

Chi Cavalca l'onda di polemiche inesistenti non merita la nostra attenzione, ci siamo occupati in questi anni di cose ben più importanti che delle chiacchiere, in questo modo abbiamo sempre continuato a fare il nostro lavoro e con risultati tangibili.

15 giorni fa avremmo potuto sollevare noi la bandiera dello scandalo e farci vittime di quel che è successo cercando, compassione o commiserazione, ma crediamo di essere stati migliori di così.

Un presidente ha negato a 5 giorni dall'evento l’autorizzazione a procedere vanificando tempo, denaro e principi dell'Associazione, adducendo motivi personali e rifiutandosi di dimettersi per lasciarci proseguire nel nostro lavoro, se non con la  contemporanea dimissioni di tutto il consiglio.

Comunque nel rispetto delle sue scelte personali, abbiamo semplicemente fatto l'unica cosa che lo Statuto ci concede cioè rifiutare di accettare out-out da chiunque soprattutto se dati in totale ripudio dei principi di un'associazione di volontari qual è la Pro Loco.

È stato ridotto al minimo il disagio per il Paese portando avanti, in qualche modo, gli impegni già presi, ed ora eccoci qua a distanza di pochi giorni pronti a rimboccarci le maniche e ricominciare a lavorare con lo spirito di chi crede sia più importante il fare che perdere tempo in vane discussioni.

Cosa lasciamo al termine di questi tre anni? Un magazzino completamente rinnovato ( uno stand 10x10 da oltre € 15,000; 30 tavoli e 60 panche per oltre   € 3.000,00; 3 gazebo, due stufe industriali, una brasiera, una piastra per quasi € 15.00,00; materiale da cucina vario, dispositivi di sicurezza per oltre € 1.000,00), la gestione di una sede che spesso è stata offerta ad iniziative del paese, associazioni, comitati parrocchia senza nulla aver  preteso; € 2.800,00 in liquidità ed € 4.000,00 di credito verso il Comune (derivanti dal contributo 2019 della convenzione); lasciamo un Associazione, che era stata, per incuria, cancellata dal registro regionale del volontariato con conseguenze potenzialmente disastrose, ed ora addirittura già regolarmente iscritta al nuovo Registro Unico del Terzo Settore come previsto dalla legge 28 giugno 2019, n. 58.

Sicuramente avremmo fatto errori e scelte non sempre condivisibili da tutti ma ricordiamoci sempre quale dovrebbe essere lo spirito con cui si osserva e critica un Associazione di volontariato. E’ giusto che l’amministrazione i soci e i cittadini vigilino e pretendano trasparenza e correttezza nel portare avanti il mandato da parte dei direttivi e dei volontari ma sempre confrontandosi e perché no anche criticando, ma in modo costruttivo e solidale, verso chi ci mette tempo e responsabilità, l’essere un volontario nella Pro Loco o nel Comitato degli Op.Ec. non aumenta le ore che si hanno in una giornata, lo si fa inventandosi e sacrificando tempo libero  che spesso nemmeno esiste.

data pubblicazione: 
Martedì, 7. January 2020 - 23:08

Commenti

Vi faccio davvero i miei più sinceri complimenti per come avete saputo gestire questa brutta situazione, senza recriminazioni o vittimismo e senza polemiche inutili ma con la voglia di trovare soluzioni per continuare a fare. E per rispondere a chi ha chiesto come sia possibile che la bat'dura abbia chiuso in negativo: credo che i volontari della proloco non abbiano problemi a mostrare e spiegare il bilancio. Forse così si potrebbe parlare a ragion veduta e con dati alla mano piuttosto che criticare sempre ciò che non si conosce (noto sport ahimè nazionale popolare!!!). Ancora complimenti a chi ha il coraggio di metterci la faccia, il tempo, i soldi e le braccia per far qualcosa per il proprio paese.

Una domanda: il Comitato Operatori Economici è quello, per caso, che impone il traffico all’interno del paese? Perchè se è così credo proprio che sto paese non abbia nessuna speranza. perdindirindina, non vi rendete conto che siete i peggiori nemici di voi stessi? Altrochè lacrime di coccodrillo.

Buongiorno,
vorrei rispondere al Sig. Franco.
Come Comitato Operatori, ci stiamo muovendo e ci stiamo interessando già da tempo, per una viabilità del centro più sostenibile, nelle prossime settimane, verrà aperto un tavolo politico tecnico, dove porteremo il tema della viabilità, come uno dei primi problemi.
Buona giornata
Valentina Mezzini
Presidente degli operatori economici di Loiano.

Il primo problema alla viabilità lo create Voi operatori.
Consorzio agrario,parcheggio pieno dei mezzi dei dipendenti e invasione parziale della careggiata.
Piazza Comunale, auto barista, camion marito barista, scuolabus.
Bar Naldi, un posto macchina, auto barista.
Carico scarico, auto operatori ecc. Ciao

Ma se le persone che sono nella proloco sono anche nel comitato operatori economici perché una distinzione? Perché non uniscono le forze! La proloco fa campagna soci e vengono eletti... Il comitato operatori economici da chi vengono eletti e quali sono i consiglieri?

Elezioni 26 gennaio

Approfitto della vasta platea di persone prevalentemente delle nostre zone per fare due considerazioni in merito.

In un’ottica di voto regionale potrebbe essere utile spogliarsi per una volta dell’aspetto ideologico e concentrarsi su cosa e’ stato fatto ( o non fatto ) dalla Regione per la nostra area, per le nostre esigenze concrete.

Possiamo fare un sintetico elenco di alcuni aspetti che ci coinvolgono quasi giornalmente ( infrastrutture, sanità, FO e telefonia mobile):

INFRASTRUTTURE di MOBILITA’:

- Nodo di Bologna : sarebbe uno dei piu’ importanti d’Italia, e’ indietro di 30 anni. Mentre il passante di Mestre (VE) e’ stato completato 10 (dieci) anni fa, qui siamo ancora a discutere su Passante Nord, Passante di mezzo ( insufficiente e deleterio per l’inquinamento della città), Passante Sud che e’ stato scartato aprioristicamente, senza valutazioni serie. E intanto la gente impazzisce quotidianamente su una tangenziale sottodimensionata. E basta un incidente per bloccare tutto

- Nodo di RASTIGNANO : una situazione che ha dell’incredibile. Ne sanno qualcosa le persone che recentemente hanno impiegato ore per arrivare a Bologna per un guasto sul ponte di S.Ruffillo, oppure le 1000 aziende di Pianoro costrette a far girare le merci sulle Ganzole o sempre per S.Ruffillo. E tutti i pendolari ogni giorno. In questi ultimi 5 anni dell’attuale amministrazione regionale e’ stato completato un pezzo da 2 km ( vai del Dazio) , e ci dicono che ci vorranno almeno altri 4 anni. In un paese normale, con due cantieri enormi passati di fianco ( Alta Velocità completata 10 anni fa, Variante di Valico completata 4 anni fa) la soluzione del nodo di Rastignano sarebbe stata contemporanea o addirittura anticipata rispetto a questi cantieri. Imperizia tecnica o incapacità politica ? O entrambe ?

- Passante Pianoro – Sasso Marconi : se ne parla da decenni, ultimamente c’e’ stato un gioco delle parti fra Regione e Città Metropolitana . Conclusione : nessuna somma e’ stata prevista a bilancio, neanche per studio di fattibilità e NON e’ stata prevista nel PUMS, quindi per i prossimi anni.

- Nodo di Casalecchio : anche qui nei decenni si e’ lasciato costruire senza mantenere aree di rispetto intorno all’Autostrada, senza strategia a lungo termine. Ora ipotizzare il collegamento diretto fra la Porrettana, il tratto della vecchia autostrada e la tangenziale di Bologna e’ estremamente complesso, mancano gli spazi.

- Accesso a Bologna : siamo ancora ai vecchi autobus, parcheggi scambiatori scarsissimi. Ipotesi di metropolitana bocciate/ boicottate tanti anni fa, tante ipotesi di tram abortite e ora quella di 1 ( una ) linea il cui tracciato lascia molti dubbi. Perche’ non attraversare la città ? e i parcheggi scambiatori ? e intanto crescono le aree a strisce blu e i costi orari delle strisce blu. Sul People Mover aeroporto-stazione non diciamo nulla, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. E i treni Pianoro-Bologna ? aggiungerne 1 alle 8.00 pianoro-BO, e magari uno BO-Pianoro alle 23.30 per permetterci di andare in centro in treno per qualche spettacolo e poter tornare indietro con lo stesso mezzo ?

SANITA’ :

- L’Ospedale di Loiano ha rischiato molto, ma molto, e solo la caparbia volontà delle amministrazioni locali e dei comitati ha evitato il peggio. Ma quello che ancora non si comprende e’ la strategia della Regione di chiudere o restringere ai minimi gli Ospedali periferici e focalizzare nei poli bolognesi la fruizione dei principali servizi, creando dei gironi danteschi nei pronto soccorso. Perche’ non spostare nei centri periferici la maggior parte delle visite diagnostiche ( anche con l’ausilio della rete per le diagnosi specializzate) evitando a noi percorsi lunghi, ore di attesa, pagamento parcheggi ecc ? e perche’ , soprattutto per i nostri anziani e per le persone con problemi, per avere visite specialistiche in tempi non scandalosi ti mandano sempre in strutture lontane decine e decine di chilometri ? a Loiano capita molto piu’ di frequente di quanto si pensi. E far venire un medico a Loiano eviterebbe che centinaia di persone vadano in giro o in centro città. E poi si parla di mobilità sostenibile !

COMUNICAZIONI :

- Che nel 2020 la nostra dorsale sia ancora sprovvista di servizi a banda larga in fibra ottica e che abbia ampie zone scoperte o malamente coperte dai servizi di telefonia mobile e’ un’aspetto incomprensibile e inaccettabile. Le aziende, le attività commerciali, turistiche hanno assoluto bisogno di servizi analoghi a quelli di pianura per poter competere, per poter esistere. Per la popolazione in generale significa essere messa a parte rispetto a una pluralità di offerte di informazione,svago, culturali, interattive. MA forse un aspetto e’ ancora piu’ pesante : la sicurezza. Nelle strade con scarsa o nulla copertura ( vedi Fondovalle Savena da pianoro vecchio in su) in caso di guasti o di situazioni pericolose le persone come si comportano ? e le donne sole in macchina ? Di questa situazione la Regione ha una grossa responsabilità, e avrebbe dovuto incentivare con i principali provider mobile la copertura di aree deboli come le nostre e dare priorità a Lepida per l’implementazione della fibra ottica. Ancora non e’ chiaro perche’ tante cabine su strada siano già state raggiunte fisicamente dalla f.o. ( coperchio rosso sulle stesse) e ancora siano necessari tempi biblici per attivare il servizio.

Col voto un abitante delle nostre zone ha modo di poter dire che quanto sopra descritto NON va bene, NON e’ piu’ accettabile nel 2020. E puo’ rimettere in moto una modalità di alternanza, e quindi di competizione, stimolo e innovazione che un qualunque sistema di destra o di sinistra, con tutto quanto di fatto positivo e negativo, che dura da 75 anni non puo’ garantire.

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