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Referendum, a Loiano vince il SI' al 50,88%. Il NO si ferma al 49,12%

Il dato in linea con quello regionale. L'affluenza arriva al 73,34%

Sul Referendum il dato di Loiano si pone in controtendenza rispetto al dato nazionale (ma in linea con il dato regionale), portando il SI al 50,88%,  superando il NO che si ferma al 49,12% . In valore assoluto la differenza è di 43 voti

L'affluenza si conferma molto alta arrivando al 73,34% con 2.476 votanti su 3.376 aventi diritto. 

data pubblicazione: 
Lunedì, 5. December 2016 - 0:46

Commenti

Un grave pericolo è stato sventato. Una maggioranza spuria e costituzionalmente illegittima ha cercato di violare la Costituzione, trasformandone l'anima e rubare la libertà ai cittadini. Se vedete strani figuri aggirarsi di notte, strisciando i muri, anche individui noti di Loiano, non vi preoccupate, sono semplicemente ex PD. Naturalmente come già accaduto in passato, negheranno ostinatamente di esserlo stati, travolti da Imperituro e indomabile disprezzo, non sono pericolosi, sono stati resi innocui. Dopo aver cercato con false rappresentazioni e ignobili inganni, di creare una profonda e dilaniante frattura. Hanno tentato di rompere il patto fondamentale della Repubblica, il patto delle regole della convivenza democratica. La lacerazione del tessuto nazionale avrà conseguenze inimmaginabili. Davvero credevate, che l’accettazione o meno del quesito imposto avrebbe potuto riappacificare le due parti della Nazione che si sono divise e scontrate? Davvero pensavate che, dopo aver respinto i contenuti dei cambiamenti proposti, avremmo potuto accettare norme respinte? Quanto mai ci saremmo sentiti vincolati da un patto non voluto? Nulla sarà più come prima Non basta un plebiscito e la vittoria del no a evitare che ciò si possa ripetere, occorre esercitare la massima vigilanza, perché come le talpe sono pronti, prima o poi a riemergere. I sinceri democratici che credono giustamente nel valore della democrazia riflettano. Nulla sarà più come prima, a voi l’onore di aver volto la fronte alla ragione e non, come coloro che nel 1943 Fecero la scelta sbagliata, pur in buona fede. Franco Bolognesi

Ed ora caro Franco, che assieme ai fascisti è stata salvata la più bella costituzione antifascista dal "ducetto Matteo" speriamo che un altro "Matteo"capo del populismo e supportato dall'esercito populista targato 5stelle ,liberino l'Italia dall'immobilismo e dall'Europa che tanto ci rende schiavi e sudditi dei famigerati poteri forti....Ben venga il cambiamento da destra anzi che da sinistra ...CIAO CIAO

La cosa importante è che la Costituzione sia stata messa al sicuro, rappresenta un solido baluardo.
Poi che accada quel che accada ma avremo sempre la sicurezza, di poterci sempre difendere contro qualsiasi evenienza. Fra.Bol.

Questo paese marciava speditamente verso destra grazie alle leggi della "sinistra" che fa le "riforme" che non sono riuscite a Berlusconi.La sinistra non privatizza , se deve salvare le banche le statalizza, difende i lavoratori e i loro diritti, combatte il lobbysmo, combatte la corruzione, antepone l'uomo al profitto , aiuta i poveri e combatte la povertà, protegge la scuola pubblica , rafforza la sanità pubblica e ne elimina il profitto, riconosce che acqua aria telecomunicazioni strade e autostrade trasporto pubblico sono beni che non si vendono. Altrochè cambiamento da sinistra con Renzi ma nemmeno con il PD. Buon risveglio. Gli Italiani si sono espressi è ora che qualcuno a sinistra li ascolti. E rassegnatevi al fatto che il popolo è sovrano e che se sbaglia ne paga le conseguenze. intanto il sole è sorto anche oggi e il mondo non è crollato.

E quale è la sinistra ora ?quella di D'Alema,o di Fassina, quella dei sindacati che ormai rappresentano solo i pensionati?Quella dei partigiani ormai centenari ,quella di una parte del M5S(l'altra parte sono i nuovi reazionari per nn dire fascisti)nel quale vi è dentro di tutto e il contrario di tutto?Mi spiace ma per me la sinistra da te evocata non esisterà mai più,e quel po che ancora sopravvive è nostalgica quanto lo sono gli estimatori del "ventennio"La società si è trasformata creando nuove problematiche non più risolvibili coi mezzi di un tempo... Sarebbe tempo di cambiare e ripeto ,bisogna essere consapevoli di tutto ciò e continuare sognare... ma se il sogno di ieri non si è realizzato e si capisce che nn si realizzerà è inutile illudersi per nn rimanerne prigionieri e divenire solamente dei nostalgici...

E’ proprio così, il conflitto, almeno sino a che ci sarà l’uomo, non avrà mai fine. Ci sono modi di vedere e di giudicare gli eventi, quindi di pensare, completamente diversi da uomo a uomo. Lo scontro è sempre presente per: invidia, risentimento, xenofobia. La vera causa dei conflitti sono le differenze di classe, cioè fra chi possiede molto e chi possiede nulla, a cui aggiungiamo la volontà egemonica, nonché criminale a scopo di rapina di alcuni paesi, e il quadro è completo. A ognuno la scelta da che parte stare, si dice: “Scelta di classe”. Non è che concetti come giustizia o libertà esistano di per se senza che ne siamo create le condizioni, però prima devono essere pensati, intuiti, desiderati. Dipende dalla sensibilità, dalle nostre esperienze, educazione, dalle convenienze, da ciò che pensiamo della vita. Nostro dovere è opporci in tutti i modi a chi ci vuole imporre una “realtà” che non è la nostra, fatta di finanza e di massacri. Il vero cambiamento è riappropriarci del nostro destino, dei nostri sogni e quindi della realtà. Per l’uomo che non spera, non desidera, non s’illude, non sogna e segue pedissequamente un destino imposto da altri, cioè l’uomo che non ha coscienza di essere oggetto di forze che non conosce, non è più umano. Fra. Bol.

Per tantissimi gli "ALTRI" siamo noi e cmq pensiamo e agiamo saremo causa di conflitti,invidia ,ingiustizie ecc...
L'egoismo(sia materiale che intellettuale) è il motore dell'umanità e della realtà in cui vivi....la lotta "Giusta" è solo personale e serve a pagare l'egoismo di cui sopra....
Dopo di che,mi viene in mente una frase di una canzone che dice:
"ognuno vada dove vuole andare, ognuno invecchi come gli pare,
ma non raccontare a me che cos’è la libertà!"

Aspettiamo Godot ....prima o poi arriva

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