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A Loiano nessuna commemorazione per la Giornata della Memoria

Il Sindaco: "nelle scuole i Presidi sono liberi di scegliere". Nella stessa giornata uno striscione a firma RSI

In controtendenza rispetto agli altri Comuni limitrofi (Monghidoro, Monterenzio, Pianoro, Monzuno ecc.) che il 27 gennaio 2015 hanno commemorato la Giornata della Memoria fra i cittadini e nelle scuole, il nostro non ha organizzato nessun evento e neanche ricordato sulla home page del Comune. Una scelta appunto in controtendenza quando in altre occasioni (la Giornata contro la violenza sulle donne) si era  giustamente celebrata con una commissione e pièce teatrale. L'unica presenza è stata data patrocinando un concerto a Monterenzio previsto per sabato 31 gennaio.

Forse non  casualmente, nella stessa giornata è  apparso uno striscione in caratteri runici inneggiante la liberazione dei Marò e firmato da un non meglio precisato gruppo RSI.

Il Consigliere del M5S ha inviato una nota al Sindaco ed ai Consiglieri rimarcando la situazione.

Riportiamo la nota del Consigliere e di seguito la risposta del Sindaco Patrizia Carpani

 

Ieri, martedì 27 gennaio 2015, si è celebrata  la Giornata della Memoria in ricordo di quando 70 anni fa, venivano abbattuti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz.

Poiché non ho notizia che il nostro Comune abbia commemorato in alcun modo tale ricorrenza a parte il patrocinio del Concerto del 31 gennaio a Monterenzio, chiedo quali iniziative sono state invece organizzate e di cui non sono a conoscenza. 

E’ probabile  che  l’Assessorato all’Istruzione abbia ricordato la Giornata nelle nostre scuole ma non avendo letto nulla  a riguardo, chiedo cortesemente di darmene notizia.

Forse non casualmente, sempre nella giornata di ieri  lungo viale Marconi è apparso uno striscione scritto in caratteri runici, a firma di un  gruppo RSI che riporta a triste  memoria.

Affissione che ho già segnalato alla PM ed al sig Sindaco per stabilirne le regolari autorizzazioni.

Danilo Zappaterra

Consigliere Comunale Movimento 5 Stelle

 

la risposta del Sindaco:

 

Come ogni anno le manifestazioni relative alla commemorazione della Giornata della Memoria e del Ricordo vengono concordate all’inizio dell’anno scolastico con il preside e gli insegnanti della scuola, lasciandoli completamente liberi di scegliere come affrontare l’argomento con i propri studenti, offrendo il nostro sostegno per tutto quello che ritengano possiamo fare per loro. Quest’anno la giornata di sabato a Monterenzio  è uno dei progetti della scuola che noi stiamo appoggiando.  Mio compito di essere umano oltre che di amministratore è ogni giorno, e non solo nelle giornate istituzionali, cercare creare con il mio comportamento un clima di rispetto e tolleranza reciproca, nella società in cui vivo  affinché non si creino mai più le condizioni che hanno portato ad uno dei periodo più bui della storia dell’uomo. Cordiali saluti

 

gennaio 2015

 

data pubblicazione: 
Mercoledì, 28. January 2015 - 18:09

Commenti

Non dobbiamo mai dimenticare quello che è successo. Mai! Ma dobbiamo fare in modo che non succeda più. Peccato che viviamo in un mondo grondante di ipocrisia. Non ci saranno più i campi di concentramento ma l'odio è ben radicato nella nostra società. E questo odio crea tante vittime, forse non tante insieme come nei lager ma tant'è comunque. Ben venga la giornata del ricordo. E poi? Dal giorno successivo siamo come prima. Un pochino come il Natale. Tutti buoni e bravi ma il resto dell'anno? E allora plaudo a ciò che ha scritto il sindaco Carpani. La giornata della memoria deve essere tutti i giorni perché tutti i giorni dobbiamo portare quel piccolo contributo che rende migliore il mondo in cui viviamo. Cospargerci il capo di cenere perché così ci viene detto di fare e comportarci al contrario non serve a nulla, anzi rende ancora più vano il sacrificio di questi innocenti. Perché dal giorno dopo in tanti ci dimentichiamo il valori di rispetto e tolleranza sui quali si fonda un mondo migliore. Però la giornata della memoria l'abbiamo celebrata. Ah beh allora. ..

Se dovessimo commemorare le vittime dei genocidi non basterebbe un anno solare. Tuttavia la risposta mi pare comunque molto furba anche se c'è del vero nell'importanza di comportarsi bene tutti i giorni. Resta il fatto che, con l'ignoranza dilagante che c'è a dispetto dell'accessibilità delle informazioni, almeno due righe sul sito del Comune potevano farle a costo zero.
Sui Maro' meglio soprassedere perché nessuno di noi ha le competenze per giudicare né ha visto come si sono svolti i fatti. Ma l'apposizione non sembra per niente casuale e la firma RSI è quanto meno imbarazzante in una ricorrenza simile. Mi piacerebbe sapere chi ha avuto questa ideona e perché lo striscione non è stato fatto rimuovere, se non altro per senso del decoro nella ricorrenza.
Evidentemente manca un po' di sensibilità nella vita di tutti i giorni che è tanto importante...

No, sig Marchesini non sono d'accordo. Secondo il suo ragionamento l'Amministrazione non dovrebbe neanche aver dovuto celebrare la Giornata della violenza sulle donne come invece ha fatto il mese scorso. Ed invece è stata organizzata addirittura una Commissione speciale con l'apertura delle 'scatole rosse' Dal giorno dopo la violenza sulle donne è scomparsa? Ovviamente no, ma è stato giusto farla per testimoniare la ripugnanza verso questa violenza e nel contempo essere vicini alle vittime di abusi.
Non si decide di commemorare una Giornata come quella della Memoria perché 'bisogna farla' o perché ci fa sentire più buoni. La si commemora in rispetto delle vittime, per trasmettere una testimonianza ai giovani e per far sì che non succeda mai più. Trovo gravissimo che un Sindaco, che rappresenta tutta la cittadinanza, si arroghi il diritto di commemorare o meno questa data. Quello che ha scritto lo posso accettare da un cittadino ma non dal rappresentante delle Istituzioni. Nessun altro Sindaco ha avuto lo stesso discutibile, infelice comportamento. Sono tutti ipocriti?.
Le ricordo che, sempre ieri, è apparso uno striscione non autorizzato, la cui grafica e firma non lasciava dubbi sulla matrice. Neanche in questo caso il Sindaco ha voluto commentare.
danilo zappaterra

Lo so, sig. Zappaterra, siamo tutti politically correct. Meravigliose scatole esterne vuote dentro, senza alcun valore. Ai giovani bisogna insegnare quello che lei dice tutti i giorni, si chiama educazione. Essere vicini alle vittime significa far si che la loro morte non sia stata inutile. Sì, caro Zappaterra, siamo tutti ipocriti. E lo può ben vedere nei nostri comportamenti tutti i giorni. Il rispetto per le vittime lo si ha quando insegnando ai nostri figli o semplicemente ai nostri giovani questi valori, si fa in modo che anche una potenziale vittima possa essere salvata. Forse commemorando la violenza sulle donne abbiamo risolto qualcosa? Glielo di io cosa abbiamo fatto: ci siamo veramente sentiti più buoni, abbiamo fatto un bel gesto, siamo magari sui giornali con una bella foto. E poi? E poi tutto è come prima, cosa facciamo per risolvere questo problema? Perché, non è il sindaco, l'amministrazione, lo Stato, che deve risolvere il problema, è ognuno di noi quotidianamente portando rispetto alla nostra donna, tollerando una persone di colore diversa o di religione diversa. Secondo lei se domani mattina ciascuno di noi si svegliasse con questi propositi, il mondo come sarebbe? Forse migliore. In realtà come oggi, perché domani mattina ognuno di noi si alzerà fiero di aver celebrato la giornata di non so che cosa, ma si comporterà bene o male secondo quello che ha sempre fatto. I valori, il rispetto sono cose un po' più profonde di una giornata in un anno, sono quotidiani, ci caratterizzano ogni secondo della nostra vita e devono essere il denominatore comune del nostro confrontarci con il prossimo. Se lei mi dicesse che da domani tutti i loianesi (solo perché siamo a Loiano) buttano via, rancore, odio, disprezzo per chi non la pensa come loro, bene le dico che baratto tutto questo con qualsiasi giornata di commemorazione di qualsiasi cosa lei voglia. Sì, sig,. Zappaterra. commemoriamo queste cose solo perché vogliamo credere di essere buoni per un giorno. Quindi: celebriamo tutto quello che vuole, ma facciamone tesoro. E' così difficile da capire? O forse a lei interessa solo l'apparenza? Ma credo che alla fine abbia ragione lei, questo triste mondo si basa solo sull'apparenza. E del resto, lo vediamo tutti i giorni dove sta andando. Solo che diciamo sempre che qualcuno deve risolvere i problemi per noi, dimenticandoci che siamo noi con il nostro piccolo e quotidiano contributo a doverlo fare. Almeno per quanto riguarda i valori etici e morali.

Il commento di Roberto Marchesini è una patetica difesa dell' amministrazione.Le istituzioni hanno dei doveri anche di "forma" e non ci si dovrebbe scordare di celebrare certe date così importanti. Come potranno capire i ragazzi la tragedia delle guerre e della convinzione dell' uomo di poter sterminare intere popolazioni se i primi a dimenticarsene sono quelli che hanno il dovere morale di tenere vivo il ricordo ?

Sig. bovaz, ai miei figli cerco di insegnare quello che lei dice tutti i giorni, intervenendo sui loro comportamenti che ritengo lesivi dei diritti e della dignità altrui, sperando sempre di riuscirvi al meglio (non sono purtroppo infallibile). Con il suo permesso sono veramente stanco di un mondo di "forma" o di "facciata". E in un mondo come questo, sì, l'amministrazione non ha fatto bene.

Sig Marchesini ci dica lei come si fa ad educare la popolazione,le sue osservazioni sono sacrosante, è sicuramente l'impegno di tutti i giorni e l'esempio che modificano la cultura ma mi dica cosa deve fare una amministrazione se si "dimentica " di commemorare una data riconosciuta a livello internazionale per dare l'esempio. Lei lo sa meglio di chiunque altro che anche se certe ricorrenze sono stracolme di ipocrisia dimenticarsele è sicuramente peggio.

Perché fare tanti ragionamenti . La verità è molto più semplice e cioè SI SONO DIMENTICATI o peggio ancora NON CI HANNO PENSATO. Come già successo per l'8x1000 questa è gente non ha la minima idea del ruolo che qualche incauto gli ha dato in mano e che forse già adesso si morde le mani. Siamo ancora all'inizio e ne vedremo delle belle vedrete se mi sbaglio. Saluti

Ben detto sig. Giandomenico,
Il sindaco si nasconde dietro ai suoi fantomatici progetti puntalmente realizzati da altri ..... non ho parole

Aggiungo che proprio adesso sul sito del comune è apparsa l'articolo sul concerto di Monterenzio appena due giorni prima . Beccati in fallo cercano di metterci una pezza!!!!

"La memoria è determinante. È determinante perché io sono ricco di memorie e l’uomo che non ha memoria è un pover’uomo, perché essa dovrebbe arricchire la vita, dar diritto, far fare dei confronti, dar la possibilità di pensare ad errori o cose giuste fatte. Non si tratta di un esame di coscienza, ma di qualche cosa che va al di là, perché con la memoria si possono fare dei bilanci, delle considerazioni, delle scelte, perché credo che uno scrittore, un poeta, uno scienziato, un lettore, un agricoltore, un uomo, uno che non ha memoria è un pover’uomo. Non si tratta di ricordare la scadenza di una data, ma qualche cosa di più, che dà molto valore alla vita" (Testimonianza di Mario Rigoni Stern)

I miei personali complimenti per questa dedica, un'esempio di civiltà e democrazia. Grazie per avermelo ricordato.

All’inizio degli anni cinquanta frequentavo le elementari alla scuola Severino Ferraris a Chiesa Nuova.Un bel giorno entrarono in classe dei signori, ci fecero alzare e in fila ci condussero in un’altra aula. Era un’aula buia, con un lenzuolo penzolante sulla parete di fondo.
Non era ben chiaro quello che stava succedendo, l’unica cosa che notai era una strana macchina appoggiata su tre piedi di legno. Poi si fece buio. Ricordo ancora il rumore molto forte del proiettore ma ancora di più ricordo le immagini che comparivano su quel lenzuolo, esse mostravano il momento in cui gli Americani (o i Sovietici) entrarono, per la prima volta nei campi, di concentramento. Non so quanto durò, a me parve interminabile, però quelle immagini sono rimaste indelebili nella mia memoria.
Non so se questa storia possa essere di qualche utilità a chi vuol fare credere che in fin dei conti non valga la pena di commemorare. Franco Bolognesi

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