Risotto nero colle seppie alla fiorentina
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“Che linguaggio strano si parla nella dotta Bologna. I tappeti (da terra) li chiamano i panni; i fiaschi, i fiaschetti (di vino), zucche, zucchette; le animelle, i latti. Dicono zigàre per piangere, e ad una donna malsana, brutta ed uggiosa, che si direbbe una calìa o una scamonea, danno il nome di sagoma.
“Zucchini col regamo”
Ogni settimana una ricetta tratta dal libro di Pellegrino Artusi : La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene. Edizioni Wefag
La bacca rossa
regina degli orti estivi
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