Futa, fra meno di un mese dovrebbe riaprire il tratto Sabbioni-Loiano
Fra meno di un mese riaprono le scuole e secondo quanto annunciato dal sindaco e da ANAS, dovrebbe riapre anche il tratto di Futa tra Sabbioni e Loiano
Fra meno di un mese riaprono le scuole e secondo quanto annunciato dal sindaco e da ANAS, dovrebbe riapre anche il tratto di Futa tra Sabbioni e Loiano
Domenica 3 settembre allo Stadio di Loiano, incontro di calcio ‘Veterani Rossoblu Vs. Vecchie Glorie Loiano’. A seguire presentazione del libro di Franco Cervellati ‘Uno stadio una città’ ed alle fine tutti a tavola! Gradita la prenotazione
Da Notizie dalle Valli del Reno e del Setta
Rispecchia lo stato di fatto, la lucida analisi del sindaco Monghidoro Barbara Panzacchi sullo stato di abbandono in cui versa l’Appennino ‘imbambolato da promesse e mortificato dalle delusioni’, nel constatare che le promesse erano solo promesse regolarmente disattese.
L’esame del sindaco sull’area di cui il suo comune è componente è certamente valida per l’intero Appennino.
“Da anni il territorio chiede che l’Ospedale di Loiano, unico e imprescindibile presidio sanitario dell’area Savena – Idice, che comprende Monghidoro, Loiano, Monterenzio, Monzuno, Pianoro, una parte di San Lazzaro e di San Benedetto Val di Sambro, finanche a Firenzuola, venga potenziato sia a tutela della salute dei residenti del territorio sia per favorire l’arrivo di nuovi residenti, che si spostano solo se nei comuni ci sono dei servizi”, ha detto nel suo intervento in Regione alla Commissione IV – Politiche per la salute e politiche sociali. Quindi tutte le politiche che Regione e Città Metropolitana stanno conducendo da anni per ripopolare l’Appennino, hanno valore solo e unicamente se in Appennino ci sono infrastrutture degne di rispetto: viabilità e mobilità, rete veloce e sanità. Il sindaco di Monghidoro ha aggiunto nella sua analisi-denuncia che: “ Insufficienza delle specialistiche (solo il 35% della popolazione ha potuto fare esami specialistici a Loiano) e tempi di attesa biblici, trasporti pubblici assenti per certi comuni, mancanza di strade che collegano le diverse vallate e costringono la popolazione (per la maggioranza anziana) a rivolgersi altrove, dove non ci sono treni o collegamenti pubblici. Noi siamo territorio disagiato e dobbiamo bastare a noi stessi”, rincara “e i soccorsi devono essere sul posto e immediati, perché basta nulla perché rimaniamo isolati.”
Non si può che condividere l’analisi della Panzacchi, anzi è l’ennesima conferma che l’impoverimento dei servizi in Appennino è finalizzato a incrementarne l’abbandono. Ormai ci siamo convinti che questa è la realtà . “ I nuovi residenti si spostano solo se nei comuni ci sono dei servizi”, rileva il sindaco.
E noi ingenui ancora crediamo che la connessione a Internet sarà attuata per tutto il territorio appenninico, con ritardo ma sarà attuata ( i rinvii sono numerosi e a questo punto credere che siano motivati è difficile). Quante volte hanno promesso di voler supportare il ritorno in Appennino destinando fondi a favore di nuovi insediamenti, ma si tratta di una miseria se si pensa che sono destinati per l’intero Appennino. Si sbandiera l’attuazione di miglioramenti dei servizi ospedalieri, della la viabilità, della connessione per consentire lo smart working anche a chi abita in montagna ma poi, guardando la realtà, tutto si rivela come una semplice bugiardata.
La verità invece è che in Regione e in Città Metropolitana in molti disprezzano l’Appennino e forse anche qualcuno che è dell’Appennino.
Il conigliere regionale Marco Mastacchi in un suo video ribadisce la critica QUI
Gli ultimi mesi dell’attuale Amministrazione prima delle elezioni del 2024, saranno caratterizzati da alcuni interventi preannunciati in questi giorni dal sindaco.
STRADE Gli interventi in fondovalle, Cà di Romagnolo, Futa, viale Marconi, via Roma, ecc saranno realizzati e finanziati rispettivamente da Enel, Hera, Anas e Città Metropolitana ed inizieranno appunto a settembre.
ILLUMINAZIONE PUBBLICA Dopo quattro anni di fermo, riprende la sostituzione delle lampade con Led, già iniziata dalla precedente Amministrazione.
OSPEDALE Sempre a settembre dovrebbero iniziare i lavori di ampliamento nell’ala una volta occupata da Casa Simiani. Ad oggi non si conoscono ne le caratteristiche ne il progetto dell’intervento.
Presso la rotatoria di viale Marconi verranno installate delle telecamere per il controllo di veicoli privi di revisione o assicurazione.
Il costo dell’installazione è in parte finanziato dalla Prefettura (€ 9800) ed in parte dal Comune (€ 6500)
Mercoledì 13 settembre presso il Cinema Vittoria di Loiano, si terrà il secondo incontro sulla situazione della fondovalle Savena. Come preannunciato il mese scorso dal responsabile della Città Metropolitana Ing Martelli, verrà comunicato lo stato di avanzamento dei lavori sia alle Gole di Scascoli che nell’area del Canile.
QUI per rivedere i vari interventi del 5 luglio scorso.
Con l’Ordinanza n 36 (allegata), il sindaco di Loiano firma la “Parziale revoca Ordinanza 8/2023 - via della Selva”. Si tratta della revoca (parziale) dell’ordine di evacuazione emesso durante i giorni dell’alluvione del maggio scorso.
Come riportato nell’Atto “la struttura del fabbricato garantisce un buon grado di stabilità all’edificio fermo restando che risulta necessario inibire l’utilizzo dei giardini pertinenziali in particolare per i civici 8/1 e 8/2e provvedere ad un continuo monitoraggio della situazione oltre alla verifica e al ripristino della funzionalità delle reti fognarie a servizio di tutti i fabbricati”.
Quindi “ordina a tutti i residenti e proprietari prima di rientrare stabilmente nell’alloggio di:
-Verificare gli scarichi fognari, escludendo rotture fino all’immissione nella rete di scolo principale, sia per le acque nere che per la rete di acque bianche, e in generale al collegamento al depuratore a servizio degli immobili valutando un allontanamento delle acque di scarico dello stesso, e provvedendo nel caso al ripristino della funzionalità di tutte le reti.
-Verificare la perfetta efficienza delle reti di adduzione di acqua.-inibire l’accesso al giardino dei civici 8/1 8/2e in generale l’utilizzo delle aree cortilive in prossimità dello smottamento;
- Ordina inoltre, fino alla completa messa in sicurezza del versante e/o dei fabbricati, di provvedere ad un monitoraggio continuo del fabbricato e delle aree prospicenti la nicchia di frana con maggiore frequenza in caso di piogge intense o allerte meteo per criticità idrogeologica e provvedere a lasciare l’immobile in caso di riattivazione del dissesto, individuando in autonomia sistemazione adeguata”
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