La storia di Achille e Gea
Ne abbiamo parlato nei mesi scorsi. Ora vorremmo raccontarvi qualcosa di più, perché malgrado il tempo trascorso per loro non è ancora scattata l’adozione.
Vi raccontiamo del loro passato, del presente, e del futuro che ci auguriamo per loro arrivi presto.
Achille e Gea sono due splendidi meticci di pitbull e labrador di sette anni. Si trovano al Canile Intercomunale Savena di Loiano (Bo) da circa cinque anni, e da allora, di strada ne hanno fatta davvero tanta.
Trovati nei boschi delle colline di Monzuno mentre vagavano insieme in totale libertà da chissà quanto tempo.
Lasciati liberi o abbandonati da qualcuno, sono stati addormentati per essere avvicinati in sicurezza e portati in canile.
Non conoscevano guinzagli, collari o pettorine, e ci vollero mesi e mesi di rieducazione per abituarli senza che fossero spaventati.
Oggi sono estremamente docili con le persone e perfetti al guinzaglio. Pronti per una nuova vita in appartamento e in famiglia.
Attualmente, insieme ad altri ospiti scelti del Canile, seguono un training con istruttori ed educatori appartenenti all’associazione Pianeta Zeta(formati alla scuola SIUA di R. Marchesini). Questo percorso educativo, attraverso specifiche attività svolte in simbiosi con l’istruttore cinofilo, ha come scopo principale quello di dare una maggiore visibilità a questi cani ormai adulti ed un’ulteriore facilitazione al loro inserimento in un contesto sociale e urbano.
Malgrado tutto questo lavoro, nell’immaginario collettivo rimangono come l’emblema di quella tipologia di cane a maggiore aggressività e pericolosità.
Niente potrebbe essere più sbagliato del considerare questi cani come socialmente pericolosi.
Sono animali robusti, sicuri di sé, che adorano il contatto con l’uomo. Sempre pronti per una passeggiata o una corsa sfrenata nel verde.
Sono cani che come altri, o più di altri, hanno bisogno di qualcuno di veramente speciale, che abbia un comportamento responsabile e che abbia intenzione di dedicare ad essi il tempo necessario e la dovuta attenzione.
Questo è quello che ci auguriamo per il loro futuro.
Nell’immediato un’adozione singola (ora Gea e Achille condividono lo stesso spazio), da parte di qualcuno che abbia già avuto esperienza di vita con cani ma che attualmente non ne possegga. Per il futuro è ipotizzabile, anche grazie al training che stanno seguendo, la convivenza pacifica di più animali in casa.
Una persona che lo accolga in casa e nel giardino senza volerlo utilizzare come cane da guardia o da difesa.
All’interno del giusto contesto familiare, sapranno ripagarvi di un affetto immenso ed un’eterna fedeltà.
M.L.
novembre 2011
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