Domenica, 3. November 2024 - 11:54

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Barbara Panzacchi: “la riorganizzazione delle emergenze non si può attuare nel nostro territorio”

Il Sindaco di Monghidoro interviene in Regione

Dalla pagina Facebook del Sindaco di Monghidoro, Barbara Panzacchi

Lunedi si è svolta in Regione nella Commissione IV – Politiche per la salute e politiche sociali, su richiesta già da tempo avanzata dal Consigliere #MarcoMastacchi, l’Audizione dei Presidenti dei Comitati di distretto e dei Presidenti delle Unioni dei comuni dell'Appennino Bolognese in merito alla situazione sanitaria sul territorio.
In tale sede abbiamo potuto presentare alla Commissione e all’ Assessore Donini la fotografia reale della situazione sanitaria in Appennino, un territorio bellissimo ma in sofferenza sotto alcuni punti di vista, tra i quali quello sanitario è, con la viabilità, uno dei più importanti.
Alla rappresentazione offerta dai numeri e dalle proiezioni dell’Assessorato, abbiamo puntualmente risposto in un coro quasi unanime come Sindaci del territorio,  restituendo una situazione tanto diversa quanto preoccupante.
Nel mio intervento ho sottolineato che l’Ospedale di Loiano, unico e imprescindibile presidio sanitario dell’area Savena – Idice, che comprende Monghidoro, Loiano, Monterenzio, Monzuno, Pianoro, una parte di San Benedetto Val di Sambro, finanche a Pietramala, debba essere potenziato sia a tutela della salute dei residenti del territorio sia per favorire l’arrivo di nuovi residenti, che si spostano solo se nei comuni ci sono dei servizi.
Quindi tutte le politiche che Regione e Città Metropolitana stanno conducendo da anni per ripopolare l’Appennino, hanno valore solo e unicamente se in Appennino ci sono infrastrutture e servizi degni di rispetto: viabilità e mobilità, rete veloce e sanità.
Insufficienza delle specialistiche (solo il 35% della popolazione ha potuto fare gli esami specialistici a Loiano) e tempi di attesa biblici, trasporti pubblici assenti verso certi comuni, mancanza di strade che collegano le diverse vallate costringono la popolazione (per la maggioranza anziana) a rivolgersi altrove, dove non ci sono treni o collegamenti pubblici.
Noi siamo territorio disagiato e dobbiamo bastare a noi stessi e i soccorsi devono essere sul posto e immediati, perché basta nulla perché rimaniamo isolati.
Ci vuole normalmente molto più di un’ora per raggiungere i centri Hub e le strutture ospedaliere e in base al D.M. 70 - decreto Balduzzi, dovrebbero esserci molti più servizi di quelli che ci sono.
Sulla base di tali argomentazioni ho, quindi, ribadito anche in questa sede che la riorganizzazione del sistema dell’ emergenza-urgenza ( attivazione dei CAU e razionalizzazione delle auto mediche sul territorio) non può essere attuata nella nostra area perché abbiamo la necessità di avere presidi che ci consentano, proprio e soprattutto sull’ emergenza/urgenza, di avere risposte tempestive e di prossimità.

data pubblicazione: 
Giovedì, 27. July 2023 - 6:17

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