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Story

WiFi gratuito al Palazzetto dello Sport e nell'area del parcheggio

Resta a pagamento nel centro del paese. Il servizio di connessione FedERA

In questi giorni il Comune ha comunicato l’attivazione del  servizio WiFi gratuito al Palazzetto dello Sport di Loiano. Il servizio è  attivo grazie a FedERA  a cui bisogna accedere per ottenere le credenziali e poter così navigare gratuitamente.  Il sistema FedERa permette di accedere con un'unica username e password ai servizi online erogati dagli enti della Regione Emilia-Romagna 

Mentre la connessione è oggi gratuita al Palazzetto dello Sport, resta invece a pagamento nel centro del paese.

In questo caso, per poter navigare  in Biblioteca, uffici comunali e piazza antistante il Municipio,  occorre iscriversi  al servizio (presso la Biblioteca comunale) dove  vengono assegnate username e password da utilizzare per la convenzione. L'attivazione del servizio prevede i seguenti costi:

Cittadini residenti a Loiano - durata 1 anno euro 5,00

Cittadini non residenti - durata 1 giorno - tariffa A euro 3,00

Cittadini non residenti - durata 1 mese - tariffa B euro 10,00

data pubblicazione: 
Venerdì, 11. November 2016 - 7:57

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Sete a conoscenza e coscientemente consapevoli del fatto che il segnale radio WIFI va ad intaccare la corteccia cerebrale dei bambini in maniera devastante creando con molta più facilità cellule cancerose nel loro corpo in quanto la corteccia stessa non è ancora formata interamente e portata a pieno sviluppo?
Esattamente dietro al palazzetto dello sport sorgerà una scuola elementare ed ora esattamente di fianco c'è la scuola media!
Installare un wifi, per giunta così potente (da arrivare a coprire parte del parcheggio esterno), è da irresponsabili.
Sono presenti numerose pubblicazioni scientifiche che dimostrano come il segnale radio del WIFI sia nocivo per la salute umana in generale. Irradiare di proposito centinaia di bambini e ragazzi pre-adolescenti senza il consenso delle loro famiglie è un fatto da denunciare oltre che una chiara condanna alla malattia di quei poveri ragazzi...
I genitori che scelgono di iscrivere i propri figli in quella scuola hanno il dovere di opporsi!!!

I livelli dei campi elettromagnetici dei dispositivi Wi-Fi sono più bassi dei telefoni cellulari, poiché il segnale emesso è tipicamente di 100 milliwatt, sia dei router sia delle schede di rete dei computer, quindi le radiazioni sono al di sotto di quelle considerate "pericolose". Sulla base degli studi finora effettuati, l'Health Protection Agency britannica non vede alcun motivo per cui il Wi-Fi non dovrebbe continuare a essere utilizzato. Tuttavia esistono studi che evidenziano le potenziali pericolosità di questo sistema di comunicazione e studi su come -tali rischi siano maggiori durante lo sviluppo.
Esistono inchieste, tra cui quella di BBC Panorama,che investigano sulle accuse di alcuni scienziati secondo i quali lo smog elettromagnetico potrebbe provocare, a lungo termine, danni alla salute. In particolare va notato che le frequenze del Wi-Fi sono le medesime (seppur con potenze decisamente inferiori) usate dai forni a microonde e che permettono la cottura del cibo (2,45 GHz). Oltre a questo effetto termico, i tecnici evidenziano la possibilità di un ulteriore effetto biologico non correlato all'aumento di temperatura ma comunque significativo.E da qui la famosa canzone di Luca Carboni "Ci vuole un fisico bestiale" .......... e siamo tutti un pò malati. Accidenti al freddo,stà arrivando l'Inverno altro chè, Maremma Maiala.

Rischi per la salute affinamento notizie

La trasmissione di Rai 3 Report, l'11 maggio 2008 ha riproposto l'inchiesta BBC e ha documentato gli allarmi, specialmente in relazione ai danni che si possono creare a bambini e a persone elettrosensibili, che chiedono a molte istituzioni nel mondo di impedire l'installazione di reti Wi-Fi nelle scuole o negli asili. Secondo alcuni, durante questa inchiesta non sarebbero stati forniti dati numerici precisi e dettagli tecnici. La gran parte dei tecnici interpellati si sarebbero schierati esclusivamente sul versante dell'allarmismo e l'unico che invece ha dato una versione tranquillizzante in materia sarebbe stato tacciato di connivenza con le aziende del settore (in quanto in effetti costui ha lavorato per alcune di esse). La stessa BBC ha poi dichiarato che il trattamento degli intervistati non è stato equilibrato. Tuttavia, benché non fossero forniti dati assoluti, è stato evidenziato come negli ambienti chiusi le emissioni del Wi-Fi fossero molto superiori a quelli della telefonia mobile: va infatti ricordato che le bande radio attualmente utilizzate nel sistema UMTS hanno frequenze molto vicine a quelle del Wi-Fi (vedi bande del sistema UMTS).
Il governo tedesco nel 2007 ha deciso di informare i cittadini tedeschi dei possibili rischi per la salute causati dall'eccessiva esposizione alle radiazioni Wi-Fi. Il portavoce del governo tedesco ha dichiarato «Non dimentichiamo che il Wi-Fi è una tecnologia relativamente nuova, ancora da sviluppare. Mentre gli hot-spot pubblici hanno livelli ridotti di radiazioni, all'interno di ambienti domestici o di lavoro si può facilmente raggiungere una soglia critica».[senza fonte][8]
Il Parlamento europeo il 2 aprile 2009 ha votato una risoluzione sulle "Preoccupazioni per la salute connesse ai campi elettromagnetici", riconoscendo che talune conoscenze sono ormai unanimemente condivise, ad esempio quelle che riguardano il carattere individuale delle reazioni all'esposizione, la necessità di effettuare test di esposizione per valutare gli effetti non termici associati alle radiofrequenze, la particolare vulnerabilità dei bambini in caso di esposizione, ed esorta a tenere conto, nelle scelte, del potenziale impatto sulla salute della radiazione elettromagnetica, considerato anche che alcuni studi hanno evidenziato gli effetti più dannosi ai livelli più bassi.[La risoluzione parla di campi generici, non di Wi-Fi]
L'Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, ritiene che circa il 3% della popolazione dei paesi occidentali denuncia i sintomi dell'elettrosensibilità: emicranie, sudorazione, tachicardia, vertigini e stanchezza, ma anche disturbi del sonno, del comportamento, dell'attenzione, ansia, perdita della memoria e stati depressivi. Il 27 maggio 2011 il comunicato dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, IARC, colloca i campi elettromagnetici a radiofrequenza, microonde, Wi-Fi e cellulari, tra i fattori potenzialmente cancerogeni.[senza fonte] Alcuni eurodeputati, vista la stretta correlazione tra esposizione ai campi elettromagnetici e forme diverse di patologie, tra cui tumorali, dimostrati dai recenti studi epidemiologici,[senza fonte] hanno chiesto formalmente alla Commissione Europea che la più larga applicazione del principio di precauzione, già unanimemente condiviso, venga sostituito dal principio di prevenzione.

Molti sono gli interrogativi che continuano ad emergere riguardo all’uso del telefono cellulare e al suo contributo sull’insorgere di alcuni tumori.Un po’ di tempo fa i dott. Lai e Singh (Università di Washington) hanno dimostrato il danno al DNA, la rottura dei filamenti doppi, dopo essere stato esposto a radiazioni dei cellulari.Il loro lavoro coincideva con le conclusioni del dottor Andrew Goldsworthy, il quale affermava che: “Se una frammentazione del DNA simile si verificasse in tutto l’organismo, la conseguenza sarebbe un aumento del rischio di cancro, dal momento che i geni che controllano la divisione cellulare possono essere danneggiati o distrutti”.
Nel 2009 a Capitol Hill, numerosi esperti hanno rilasciato testimonianze sugli effetti sulla salute degli utenti di telefoni cellulari:
Il Dr. John Bucher, direttore associato del National Institutes of Health, programma nazionale di tossicologia, ha testimoniato: “A partire da ora, con l’esposizione già a soli 10-12 anni di radiazioni elettromagnetiche, e a causa di un utilizzo sempre crescente, vi è la preoccupazione di un aumento delle probabilità di cancro al cervello. I bambini hanno una configurazione del cranio che permette una più profonda penetrazione delle radiazioni del telefono cellulare con un rischio potenzialmente maggiore”.
Dr. Siegal Sadetzki, direttore radiazione del Chaim Sheba Medical Center (Israele) ha condotto 10 anni di ricerca in questo settore e ha pubblicato nel 2008 risultati preoccupanti di tumori delle ghiandole salivari con l’uso pesante di cellulari. Il Dr. Sadetski ha osservato anche che i tumori apparivano sempre sullo stesso lato della testa su cui era tenuto il telefono.
Il Dr. Davis raccomanda, viste le evidenze date dalle affermazioni di Sadetzki, Lai e Singh, di tenere il telefono cellulare a una distanza di un pollice dal corpo. Il suo suggerimento è lo stesso che si trova sui manuali di Blackberry e iPhone.
Anche il National Cancer Institute (NCI) ha sollevato qualche preoccupazione sull’ampio uso del telefono cellulare.
Il NCI spiega che i cellulari emettono energia a radiofrequenza sotto forma di radiazioni non ionizzanti. In parole povere, un cellulare permette che vengano assorbite onde radio dai tessuti del corpo con cui viene in contatto.
Se una persona porta un telefono in tasca tutto il giorno, l’energia può essere assorbita su un lato del tronco.
Ma mentre il NCI afferma che non è stata dimostrata l’attività cancerogena delle radiazioni non ionizzanti di un telefono cellulare, altri studi recenti potrebbero dimostrare il contrario.
L’uso del cellulare per più di 15 ore al mese può triplicare il rischio di cancro al cervello
Alcuni scienziati francesi stanno segnalando un nuovo studio che mostra come un uso massiccio e prolungato del telefono cellulare possa aumentare il rischio di cancro al cervello. Lo studio, inserito nel nuovo numero della rivista britannica Occupational and Environmental Medicine (Leggi qui lo studio), ha dimostrato che i rischi di cancro al cervello sono triplicati nelle persone che usano i telefoni cellulari per più di 15 ore al mese.
Questo studio coincide con una relazione del 2011 dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, che ha dimostrato che i telefoni cellulari rilasciano frequenze radio in grado di far sviluppare un’attività cancerogena in alcuni soggetti.
In questo nuovo studio francese, i tumori glioma e meningioma al cervello si sono manifestati tre volte più spesso del normale nei pazienti che avevano fatto un uso prolungato del telefono cellulare per lavoro o comunque giornalmente.
“Il nostro studio va in questa direzione, ma i risultati devono ancora essere confermati”, ha detto Isabelle Baldi, dell’Università di Bordeaux, nel sud ovest della Francia, che ha partecipato allo studio.
Quelli che si oppongono a questo studio ritengono che i risultati non possano essere confermati e non forniscano un quadro preciso dell’uso reale del telefono cellulare nel corso della vita, visto che non considerano altri fattori (ad esempio il fumo).
Inoltre con l’evoluzione della tecnologia dei cellulari, sono cambiati i livelli di radioattività emessi da diversi telefoni, tanto che è quasi impossibile poter fare un collegamento con il cancro.
Lo studio ha anche riconosciuto questo risultato: “La rapida evoluzione della tecnologia ha portato ad un notevole aumento dell’uso dei telefoni cellulari e ad una parallela diminuzione dell’intensità delle onde radio emesse dai telefoni.”
“È difficile definire un livello di rischio, soprattutto nel mondo di oggi, in cui la tecnologia cellulare è in continua evoluzione.”
Il rischio di cancro è tre volte più alto nelle persone che fanno ampio uso del cellulare
Nello studio di coorte, diversi gruppi di persone sono stati seguiti per un certo periodo di tempo. Nello studio sono stati osservati 253 casi di glioma e 194 casi di meningioma tra il 2004 e il 2006. Gli stili di vita dei pazienti sono stati confrontati con quelli di 892 individui sani.
I ricercatori hanno esaminato l’uso del telefono cellulare di tutti gli individui in un periodo che andava da due a dieci anni, con un periodo medio di osservazione di cinque anni. Dopo aver analizzato i dati di incidenza del cancro, i ricercatori si sono trovati di fronte a risultati sorprendenti.
In media, i pazienti con glioma e meningioma erano quelli che avevano utilizzato per più tempo i telefoni cellulari per motivi di lavoro e stile di vita. Quindi il maggior tempo di utilizzo del telefono ha probabilmente contribuito ad una maggiore incidenza di cancro al cervello.Quindi usate con parsimonia il vostro cellulare o il vostro smarthfone

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