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Arrivato al 18° giorno il presidio dei lavoratori davanti alla Stampi Group di Monghidoro

Sono 84, di cui 8 loianesi, i dipendenti senza lavoro e stipendio.

E’ arrivato al 18° giorni il presidio del lavoratori della Stampi Group di Monghidoro che, senza lavoro, attendono da mesi il pagamento degli stipendi arretrati.

Davanti all’azienda chiusa e con la proprietà che non si presenta agli incontri istituzionali, i lavoratori presidiano l’entrata 24 ore al giorno nel timore che i macchinari possano venire smantellati e trasportati altrove (come già accaduto per la mensa).

La vicenda di questa azienda ha una storia lunga e travagliata che viene riassunta nel post pubblicato sulla pagina Facebook degli organizzatori del presidio QUI.

Nel 2011 ne avevamo già scritto in occasione dell’incontro pubblico organizzato in occasione della chiusura della Kemet. In quell’occasione intervenne anche l’allora Assessore alle Attività produttive della Regione, Gian Carlo Muzzarelli. Il video dell'intervento QUI

E’ stata anche indetta una raccolta firme “Diamo dignità ai lavoratori della Stampi Group" QUI

 

Di seguito quanto riportano gli organizzatori del Presidio.

 

Siamo in sciopero dal 19 marzo e vogliamo divulgare i gravi problemi di lavoro che ci riguardano. La nostra azienda è stata acquisita il 09/12/2012 dal gruppo Manacoils con un incentivo totale di circa 2,5 milioni di euro erogato dal nostro precedente gruppo Kemet ed ha preso il nome di Stampi Group Monghidoro. Lo stabilimento è stato dato in comodato d uso gratuito dal nostro comune di MONGHIDORO per 99 anni, inoltre la ditta ha avuto sgravi fiscali per 18 mesi per ognuno di noi operai ( in totale101unità). Il nostro lavoro consiste in costruzione di bobine elettriche che esportiamo in tutto il mondo e i nostri maggiori clienti sono : Bosch, Atos, Danfoss, O.DE, ecc. Nonostante gli ordinativi non manchino, alla scadenza degli sgravi fiscali sono iniziati i primi problemi nei pagamenti degli stipendi, fino ad arrivare ad agosto 2015 con 4 mensilità arretrate, rimborsi 730 non erogati, fondi pensioni integrative non versati, contributi inps non versati. DA QUI LA DECISIONE DI UNO SCIOPERO CON PICCHETTO. Lo sciopero si è protratto per una settimana, fino a quando è intervenuta la multinazionale Bosch prendendosi carico delle insolvenze di circa 650.000 euro a nostro favore, pagandoci stipendi e arretrati fino al 15 febbraio 2016. Il problema stipendio si è ripresentato puntualmente il 15 marzo 2016 quando il nostro datore di lavoro doveva ricominciare a pagare lui i nostri stipendi senza ritardi. Nell' arco di tutto questo periodo la Stampi Group ha anche usufruito di tutti gli ammortizzatori sociali esistenti (CIGO, CIG, CDS) e attualmente ha inoltrato una richiesta di CIGS per un anno al Ministero del Lavoro sospendendo dal lavoro circa 40 operai su 83 giornalmente (di cui 23 a 0 ore) senza nessuna contrattazione sindacale e senza aspettare l approvazione del Ministero.IN QUESTO CONTESTO, QUANDO SI LAVORA NON SI VIENE PAGATI, QUANDO SI È IN PRESUNTA CIGS NEPPURE, DA TUTTO QUESTO IL 18 MARZO DURANTE UNA ASSEMBLEA A MAGGIORANZA È STATO DECISO LO SCIOPERO AD OLTRANZA CON PICCHETTO SUI CANCELLI. Da quando siamo in sciopero sono stati fissati due tavoli di trattativa in Regione per discutere di questo gravissimo problema, nei quali la Direzione NON SI È PUNTUALMENTE PRESENTATA.

 

Nel video l’intervento di Giuliano Macchiavelli, operaio e Sindacalista Fiom, 

data pubblicazione: 
Martedì, 5. April 2016 - 12:56

Commenti

Ma non sarebbe utile anche una spedizione sotto casa del signor Elvio Turchetto?
Perchè non fare in nomi dei suoi referenti di zona?

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