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Eletto il nuovo Consiglio della Proloco

Fumata bianca alla prima convocazione per  l'elezione del nuovo Consiglio della Proloco di Loiano.

Nuova elezione che si è resa necessaria dopo che i cinque componenti rimasti (Andrea Bovina, Stefania Colombi,  Franco Bolognesi, Nicola Giacobbo, Paolo Balestri), hanno deciso di rimettere il mandato in anticipo sulla naturale scadenza dei tre anni (solo Paolo Balestri si è ricandidato).

Durante l'incontro, il Presidente uscente Andrea Bovina, ha ripercorso gli eventi e le cause che hanno portato allo scioglimento, fra cui un aggravio dei compiti dato dalla  defezione di buona parte dei Consiglieri originari.  Tanti i cittadini presenti mentre pochissimi  erano i rappresentanti delle attività commerciali.

Fumata bianca e quindi nuovo consiglio con gli eletti:

 

Alessandro Ascari

Alessio Poggi

Goydanich Federico

Delia Zanella

Paolo Balestri 

Annamaria Carillo 

Burzo Orlando

Angelo Tattini 

che dovranno stabilire ruoli e presidenza.

 

Quello che è uscito durante l'incontro è però l'interrogativo sul ruolo che deve avere la Proloco nel nostro Comune. Sintetizzando, la domanda è se al nostro comune interessa veramente il turismo. E crederci non vuol dire concedere gratuitamente suolo pubblico o patrocinare qualche evento.

Credere nel turismo vuol dire investire tempo, risorse, logistica, attrezzature e, ovviamente, denaro.  

Significa pianificare progetti di medio-lungo periodo senza aspettarsi risultati immediati. Vuol dire smetterla di considerare la Proloco poco più di una squadra di facchinaggio buona solo a fare da parafulmine alle critiche che sempre si levano, ma che diventi il braccio operativo di una lungimirante strategia turistica. 

 

In questo, la politica  (Comune ed Assessore in sinergia con l'Unione dei Comuni), potrebbe rivestire  un ruolo fondamentale  dando al nuovo gruppo  pieno supporto ed obiettivi chiari, motivanti e raggiungibili.

Questa può essere l'occasione per investire in questa nuova squadra

In bocca al lupo al nuovo Consiglio!

 

nelle foto: a sinistra il gruppo uscente e a destra il nuovo Consiglio della Proloco

 

novembre 2014

data pubblicazione: 
Giovedì, 20. November 2014 - 0:01

Commenti

Chissà che non sia la volta buona che diventa una Proloco come
Tutte le altre,che non chiede soldi per le attrezzature ma "sponsorizza"le iniziative e partecipa realmente e non solo a nome...

La Proloco è sicuramente sostenuta, anche economicamente dal comune. Cero che è un dovere preciso autofinanziarsi. In genere, se la gestione è corretta, questo accade. A Loiano c'è l'importantissima festa d'la Batdura, se riesce bene, il "bottino" è fondamentale per le attività della Proloco. In ogni caso il comune non può certo ignorarla, ma sostenerla. L'importante è che non diventi una sua emanazione ma rimangano due organi ben distinti.
Per quanto riguarda il comune che deve trovare le risorse per il turismo e investire in tal senso, è sacrosanto che sia così. Però, lei che tra l'altro è Consigliere in comune (mi riferisco ovviamente a Danilo Zappaterra), dovrebbe sapere che i comuni come il nostro fanno ormai i salti mortali non per trovare qualche sommetta da investire, ma per cercare di chiudere il bilancio. La chiusura del bilancio è ormai diventato un esercizio di bravura estrema. Speriamo che l'unione dei comuni possa permettere di accedere a maggiori risorse. I nostri amati governi hanno inventato quella meraviglia che è il patto di stabilità, che ha azzoppato i comuni. I comuni come il nostro hanno a cuore il turismo, ma con quali soldi vuole investire? Li mette lei? Il problema bisognerebbe risolverlo un po' più in alto. Purtroppo Loiano non ha la fortuna di essere un comune con attrattiva particolare, non è l'isola del Giglio, Madonna di Campiglio, Montalcino, e ci metta tutto quello che vuole, dove il turismo arriva copioso. Qua bisogna inventarsi le cose. Ma se per chiudere il bilancio occorre prendere qualcosa un po' da una parte e un po' dall'altra, e rimane ben poco. Di cosa parliamo? Certo, magari potremmo risparmiare sui rifiuti e investire in turismo l'eccedenza. Un'ultima domanda: le pare che un turista che arriva a Loiano venga accolto bene dalle varie realtà (e non dico di più) del territorio? Ovviamente non parlo ne di comune ne di Proloco. Tante volte risulta essere più un fastidio che una opportunità. Allora forse è meglio prima cambiare la testa della gente, questo potrebbe essere il miglior investimento da fare. Ahimè, la vedo molto, molto dura!!!

Caro Anonimo, la Proloco noleggia le attrezzature per due precise ragioni che uno può condividere o meno , la prima è che le attrezzature si usurano e a volte ritornano danneggiate o sporche e bisogna ripararle, ricomprarle o lavarle, la seconda ragione è che spesso chi le utilizza lo fa a scopo di lucro e a noi non pareva giusto che la proloco desse gratuitamente il materiale a chi guadagna.Quando le iniziative non hanno scopo di lucro le attrezzature sono sempre state date gratuitamente. Per quanto riguarda invece la sponsorizzazione le ricordo che lo statuto prevede che la proloco promuova il turismo e la cultura ed è quindi un'associazione preposta ad investire in promozione ed è quello che avevamo scelto di fare principalmente.Malgrado tutto abbiamo sostenuto alcune iniziative dando il materiale gratuitamente e facendo promozione, da diversi anni collaboriamo con le scuole di vario grado e anche quando partecipiamo "solo con il nome " lo facciamo per sgravare i vari organizzatori di costi o impegni burocratici quali la SIAE, le richieste di suolo pubblico , la compilazione delle SCIA (le autorizzazioni per le feste).
Questo solo per chiarimento poi ovviamente ognuno ha la propria visione delle funzioni e dei doveri di una Proloco. Noi abbiamo fatto alcune scelte , il nuovo consiglio potrebbe decidere diversamente e preferire diverse forme di promozione tra cui quelle da lei auspicate.

... arrivino prima dei tuoi e più facilmente.
Caro anonimo, per sponsorizzare servono o soldi, o materiali o lavoro. Possiamo farlo e lo abbiamo fatto. Cossa crede lei, che basti stendere la mano e mollare dei centoni per fare in modo che le iniziative prendano piede?
Quando abbiamo regelato le attrezzature sono state usate, sporcate e rovinate. Ma perché? Non sono un bene comune? Della comunità? No, la maleducazione e l'ignoranza oltre che il menefreghismo e l'oportunismo fanno si che la proloco non sia cosa di tutti ma cosa di nessuno, quindi pagando si mette l'attrezzatura sotto un piano differente. Lei, che è così buono, presterebbe la sua automobile? A tutti?
Probabilmente le Proloco di cui lei parla hanno anche la collaborazione attiva di gente che ne vede la forza di avere uno strumento simile. Qui non accade, per lo più sono veduti come quelli che spostano i tavoli e le panchine.
Se ci fosse più gente che critica meglio (noti bene, ho detto meglio e non meno), allora potremmo anche essere in grado di inventarci qualcosa che tira. Ma per il momento no.
Comunque, grazie.

Marco82 ha ragione quando scrive che i Comuni non hanno risorse da investire e fanno i conti con i centesimi, ma nel post e nel mio intervento di ieri durante l'incontro, mi sono limitato a riassumere quelli che sono gli impegni che questa nuova Amministrazione ha preso in campagna elettorale. Se i nuovi amministratori scrivono nel programma di voler "valorizzare e sostenere le preziose realtà associazionistiche esistenti, in particolare la Pro Loco con la quale è necessario aumentare la sinergia...." come bisogna intenderla? Se le parole hanno ancora un valore, promettere che "è nostra intenzione sostenere rassegne, festival, convegni attraverso il rafforzamento delle relazioni con altre istituzioni e operatori del settore e la ricerca delle risorse necessarie alla realizzazione di eventi di qualità", mi dica lei come deve essere interpretato se non come la ricerca di risorse anche fra le pieghe del bilancio.
Inoltre l'attuale Sindaco è stato per lungo attivo all'interno della Proloco quindi ne conosce benissimo le dinamiche e le potenzialità. Sulla base di quanto ha promesso e sulle sue conoscenze, sono certo che la sosterrà adeguatamente.
Danilo Zappaterra

Abito a Loiano da 24 anni e a tutte le elezioni nei programmi dei candidati c'era il Turismo come punto fondamentale per lo sviluppo del territorio. Negli anni passati c'erano più soldi ed è passata anche l'Alta Velocità che sul territorio ha speso molto ma niente è stato destinato al turismo.Sono passati 5 Sindaci con le relative giunte e il risultato è davanti agli occhi di tutti.
Sempre e solo chiacchiere e mai una pianificazione , uno studio, un'idea , una collaborazione ....nulla
per fortuna che la politica dovrebbe essere lungimirante.
E' anche vero che la politica rispecchia il paese ... forse il turismo non interessa.
Ieri sera è stato proposto di far tornare la gente in vacanza a Loiano per un mese come se nulla fosse cambiato dagli anni '60 .
Se non capiamo che il mercato turistico è completamente cambiato tutti gli sforzi saranno vani.

Andrea Bovina

L'unico turismo a Loiano è quello della terza età....e si sta perdendo anche quello..
pensare di far venire gente a trascorrere le vacanze a Loiano come se fosse una località turistica di eccellenza è un'idea o geniale o fuori dal tempo...geniale se hai idee che possano ribaltare completamente il modo di fare vacanza oggi...fuori dal tempo se pensi di ripristinare i vecchi canoni del turismo anni 60-80. Penso forse sbagliando che,o si punta tutto sul turismo da terza età.... o sul turismo del fine settimana o dell' evento particolare.
Teniamo presente che il rapporto qualità prezzo al momento è improponibile rispetto ad altre località
ciao ciao

Il turismo che potrebbe fare ripartire Loiano non è quello della terza età perchè in realtà, tranne l'ospedale, non ci sono particolarità adatte a questo tipo di villeggiante, e oltretutto la loro presenza non riesce più a sostenere l'economia locale in maniera rilevante .Non è neanche il turismo legato agli eventi dato che spesso sono solo eventi estivi e che necessitano di grandi risorse umane ed economiche. Tendenzialmente tali eventi portano introiti agli organizzatori e il paese ne trae un grande vantaggio in termini di visibilità ma molto meno in termini economici.
Credo che ci si debba interrogare su quali peculiarità ha il nostro appennino e costruire progetti che lo valorizzino e che creino quelle emozioni che la gente cerca.
Per intenderci è come visitare un monumento del quale non si sa nulla ed invece farlo informandosi con chi ne può raccontare gli aneddoti e la storia.
Proviamo ad andare all'osservatorio e guardare nel telescopio e vedremo stelle e pianeti lontani poi proviamo a rifare la stessa operazione con un astronomo che ci racconta come si formano stelle e galassie ecc.e ne serberemo un'emozione da raccontare agli amici.
Organizzare e promuovere il territorio è indispensabile me richiede tempo, investimenti ed è una precisa scelta nella quale bisogna credere altrimenti nulla può cambiare.

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