Riceviamo e pubblichiamo
Ai mezzi di informazione
Al signor Prefetto di Bologna
In E-R (non che altrove vada molto meglio) “non si sa più cosa fare” per le bonifiche del cemento-amianto;
emblematica la situazione di Loiano, sito via della Croci:
- Segnalato alle istituzioni il 9.12.2021 era già forse da venti anni meritevole di un intervento di bonifica ma il comune non ha mai voluto deliberare il censimento e quindi i siti si “scoprono” …con calma
- Dopo un inspiegabile enorme lasso di tempo il Sindaco fa una ordinanza (marzo 2021) per la bonifica entro 60 giorni previa comunicazione entro 15 giorni della natura dei materiali
- Passa il tempo; il comune, che tuttora non risulta avere neanche ricevuto certificazione circa la natura dei materiali concede una proroga per la bonifica al 12 agosto 2021
- La bonifica non risulta ancora effettuata; il sindaco non risponde alle richieste di informazioni della AEA; dagli uffici si apprende che non ci sono ulteriori deroghe e che la inadempienza è stata “segnalata”
Se la situazione è questa occorre che la autorità sanitaria locale “agisca in danno”, e subito, sostituendosi all’inadempiente ed addebitandogli contestualmente i costi.
Numerosi gli interrogativi che questa vicenda ripropone:
- Quasi tutti sprizzano propositi “green” nei loro discorsi poi, quasi sempre, non si quaglia niente, anzi…
- Certo la fonte dei guai non sta a Loiano ma in Regione dove la giunta sostenuta dal “sole che ride” e dagli emiliano-romagnoli coraggiosi (fossero stati pavidi cosa sarebbe successo ?) e contrastata da una destra incapace di avere un minimo pensiero ecologico (neppure a parole…) , ha ostacolato attivamente la unica prassi ragionevole ed ergonomica possibile : il censimento capillare del cemento-amianto nel territorio previo obbligo di notifica/monitoraggio e bonifica da parte del proprietario dell’immobile o del sito.
Ora , lo abbiamo già detto tante volte e lo ripetiamo da decenni: SE PER LA BONIFICA DI UN CAPANNONE CI METTIAMO DUE ANNI (COME GIA’ FU A LOIANO PER IL SITO DI VIA DI VIA NAPOLEONICA) TRA 500 ANNI AVREMO ANCORA CEMENTO-AMIANTO NEL TERRITORIO.
Ognuno tragga le valutazioni sociali e politiche del caso.
CENSIMENTI E BONIFICHE SUBITO.
Visto che la Regione e molti sindaci non sono in grado di gestire proponiamo che governo e prefetti nominino commissari ad acta.Non se ne può più ! e chiediamo rispetto per le associazioni di volontariato che devono spendere risorse ed energie per contrastare un immobilismo inaccettabile.
Vito Totire, AEA-associazione esposti amianto e rischi per la salute
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