"Ufficio Postale: attendere, prego"
Loiano. Sabato 14 luglio ore 9,20; Ufficio Postale.
Dodici (12) persone in attesa, tre (3) sedie disponibili, due (2) impiegati, uno (1) sportello aperto. Morale: attesa di almeno quaranta minuti per pagare una bolletta o inviare una raccomandata e gente inferocita. Ovviamente gli incolpevoli operatori loianesi (sempre gentili e disponibili), non hanno alcuna responsabilità su una situazione che, se possibile, peggiorerà con la prevista chiusura di molti sportelli postali e prepensionamenti.
Si dirà che è normale che il sabato ci sia più utenza allo sportello e i tempi di attesa si allunghino. Giusto, ma proprio per questo se ne dovrebbe tenere conto nella pianificazione dei turni e delle presenze , soprattutto in un luogo di villeggiatura. In ogni caso, è una situazione che si ripete anche durante altri giorni della settimana.
Credo invece che la politica commerciale delle Poste Italiane di questi anni, sia stata di investire in operazioni che nulla hanno a che vedere con le funzioni primarie di questi uffici. Gli uffici postali nel tempo hanno cambiato la loro natura originaria di cassa e posta diventando dei piccoli bazar con libri, giornalini, cd, giocattoli, ecc. A questo si aggiungono la miriade di offerte di deposito, risparmio e ammennicoli vari che spesso gli operatori neanche conoscono. Ai responsabili delle Poste ci sentiamo di esprimere una richiesta da parte di molti: toglieteci i Grandi Successi dei Ricchi e Poveri e ridateci il vecchio, cupo, polveroso ufficio postale. Ascolteremo meno musica ma saremo comunque più felici.
luglio 2012
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