Raccolta differenziata: oli alimentari esausti
Gli scarichi domestici vengono tutt’oggi utilizzati impropriamente da taluni per lo scarto di qualsiasi tipo di rifiuto. Distrattamente, per inerzia, per insufficiente sensibilizzazione al problema, si versano all’interno di lavandini, lavabi e wc, sostanze non adatte a confluire in tali condutture, che talvolta, a contatto con le altre sostanze presenti, divengono altamente agglomeranti e causa di intasamento e ostruzione .
L’ olio di scarto di una frittura, l’unto corposo avanzato di una cotoletta finiscono sovente il proprio corso all’interno di tubazioni di casa, di reti fognarie, di fosse biologiche, fino a raggiungere le falde acquifere circostanti costituendo in tal modo contaminazione delle acque e inquinamento per l’ambiente.
Sono oltre 210 milioni all’anno i litri di olio che buttiamo via. Un mare di olio che con un piccolo gesto quotidiano può essere recuperato e divenire una risorsa alternativa ( potrebbe essere trasformato in prodotto industriale o biodiesel, carburante alternativo a basso impatto ambientale).
Gli oli, costituiti al 97-99% da sostanza grassa, sono rifiuti che se conferiti correttamente possono essere rinnovabili, diversamente, introdotti all’interno di canalizzazioni private, creano una sottile pellicola sull’acqua, inibendo lo scambio di ossigeno – aria, e causando successivamente il soffocamento del corso dell’acqua stessa.
Sono in crescita i comuni italiani che aderiscono a progetti o iniziative che abbiano lo scopo di salvaguardare l’ambiente in cui viviamo. A Loiano con il sistema Cosea Ambiente Spa (in via Savena 1 sulla strada che porta alla Fondovalle; numero verde 800.629.625), è attiva e promossa dal Comune, una piccola stazione ecologica attrezzata, dove si possono conferire gratuitamente tutte le tipologie di rifiuto differenziato, tra cui gli oli vegetali esausti (nei limiti quantitativi e qualitativi). E’ possibile usufruire inoltre dell’attività di aziende private, che con un ecomobile effettuano una raccolta ciclica-itinerante sempre sul territorio di Bologna e provincia.
Vi sono poi piccoli comuni, concentrati soprattutto nel centro-nord come ad esempio quello di Lucca, che hanno promosso un’iniziativa di sensibilizzazione rivolta alle scuole, consegnando ad ogni alunno un flacone domestico in PVC della capacità di circa 4.0 litri, riutilizzabile, con il quale conservare e trasportare l’olio vegetale esausto da casa a scuola. O come il comune di Ancona, che con un progetto di raccolta nel capoluogo marchigiano presso supermercati, consegna ai cittadini, per ogni recipiente, punti da utilizzare per ottenere sconti sulla spesa.
Altri comuni per dare un servizio aggiunto, pongono semplicemente contenitori di media-grande capacità in punti strategici del centro abitato, per agevolare anche quelle persone che per età o problematiche fisiche abbiano difficoltà nel recarsi personalmente presso una stazione ecologica.
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