Le biomasse per riscaldare la nuova piscina?
Come ricorderete, a novembre , su richiesta delle opposizioni si è svolto un incontro tra l’amministrazione loianese i cittadini per fare un po’ di chiarezza sul progetto della nuova piscina (la cui realizzazione è stata nuovamente confermata dal Sindaco in questi giorni).
Durante il dibattito è ovviamente scaturita la domanda su come si scalderà il nuovo impianto (riscaldamento e personale sono le voci che più ne incideranno il conto economico ). Non è stato ben specificato quale metodo verrà adottato ma, escludendo una forma di riscaldamento tradizionale estremamente costosa, il Sindaco ha accennato alla creazione di un impianto a biomasse.
La reale utilità di questo tipo di impianti non è chiara ed evidentemente non mette tutti d’accordo se oggi in Italia, fra molte polemiche, solo 73 Comuni hanno adottato queste installazioni (rapporto Legambiente). I vantaggi dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica non sono chiari ma, per contro, gli svantaggi sono numerosi ed accertati: utilizzo di grandi aree a causa della bassa densità energetica (meno dell’1% è trasformata in calorie nella biomassa vegetale); richiesta di utilizzo di fertilizzanti; problemi di logistica per la fornitura della risorsa; problemi di condizione ambientale/meteo; produzione annua non costante.
Confidiamo che gli amministratori valutino molto bene l’aspetto “costo di riscaldamento” che si dovrà caricare sulla collettività a cui vanno ovviamente aggiunte tutte le obiezioni già poste in fase di presentazione del progetto. Quindi confermiamo i dubbi già scaturiti più volte sulla reale necessità che in un piccolo paese come il nostro si debba costruire una nuova piscina.
gennaio 2012
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