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I raccolti delle castagne calati dell'80%

Brutte notizie  per i castanicoltori della provincia di Bologna. Oltre alla siccita' (- 80% dei raccolti),  si attendono effetti devastanti a causa delle infestazioni di vespa cinese.

A fare il punto della situazione e' Renzo Panzacchi, presidente del Consorzio dei castanicoltori dell'Appennino bolognese.

 

Fino a luglio sugli alberi c'erano molti frutti - dice Panzacchi- ma poi due mesi di  siccità ed un settembre molto caldo li hanno appassiti prima di poterli raccogliere”. Da qui il calo drastico della produzione: se l'anno scorso i 160 castanicoltori del Consorzio (specializzati nel marrone biondo) hanno messo sul mercato 800 quintali di prodotto, per una produzione "di nicchia e apprezzatissima", quest'anno non si raggiungeranno i 300 quintali. Il Consorzio, tra l'altro, e' fornitore della Coop Reno: dalle 31 consegne del 2010 si e' passati ad appena otto.

 

Guardando al 2012 - aggiunge  Panzacchi- si temono gli effetti della vespa cinese, che per la prima volta anche sul territorio bolognese ha cominciato a far registrare una presenza non piu' sporadica ma epidemica”. Per fronteggiare le infestazioni da vespa cinese occorrono  impianti manuali sulle piante interessate di insetti antagonisti: “si tratta però di operazioni molto costose -continua- Panzacchi, ricordando che gia' dall'anno scorso abbiamo chiesto al Gal e alla Provincia di dirottare fondi non utilizzati, e ce ne sono, ad esempio quelli di bandi andati deserti per impiegarli proficuamente nello sviluppo di interventi sul territorio".

 

fonte DIRE

 

novembre 2011

data pubblicazione: 
Lunedì, 21. November 2011 - 21:54
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