Sabato, 20. April 2024 - 2:59

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Sulla chiusura del Laboratorio Analisi i Sindaci scrivono all’AUSL ed alla Regione

Si chiede di rivedere la decisione che penalizzerebbe fortemente il presidio ed i cittadini

Di seguito il comunicato del Sindaco di Monghidoro che informa i cittadini sulla lettera inviata all’AUSL, Regione e Distretto sulla chiusura del Laboratorio Analisi di Loiano

La lettera (di seguito ed allegata in PDF) è firmata dai Sindaci di Monghidoro, Monterenzio, Ozzano, San Lazzaro, Loiano, Pianoro

Come forse alcuni di voi  hanno già saputo, in data 3 novembre u.s., in sede di Commissione territoriale socio sanitaria metropolitana di Bologna (alla quale partecipano i Presidenti dei Comitati di Distretto della città metropolitana, il Sindaco metropolitano e/o suo delegato e la Azienda USL) é stato presentato il Piano di Rimodulazione dei laboratori analisi dell’ area metropolitana.

Tra le azioni ivi ricomprese questo piano prevede anche la chiusura dei laboratori analisi di LOIANO, VERGATO e BUDRIO, con la sostituzione in toto del laboratorio analisi con macchinari POCT ( Point of Care Testing), utilizzati in prevalenza dal personale infermieristico.

Non appena abbiamo appreso questa informazione, insieme ai Sindaci di Loiano e Pianoro, abbiamo richiesto incontro urgente con la Azienda USL di Bologna che ha avuto luogo il 9 novembre, durante il quale ci sono state esposte le motivazioni tecniche addotte a suffragio di tale scelta ma che, a livello politico, non ci possono trovare concordi.

Vi allego, quindi, la comunicazione che oggi abbiamo inviato compatti, insieme a tutti i Sindaci del Distretto Savena-Idice, a Regione e Ausl nella quale abbiamo esposto tutte le motivazioni di merito che ci vedono CONTRARI a tale scelta e nella quale riepiloghiamo anche tutte le altre criticità che riscontriamo da tempo relativamente all’ Ospedale di Loiano, reiterando le richieste già più volte avanzate.

Se si vuole davvero rilanciare le aree interne e montane bisogna dotarle di servizi adeguati e qualificati ( a maggior ragione quelli sanitari); in caso contrario tutti gli investimenti realizzati con ogni sforzo possibile dai Comuni, anche in collaborazione con gli enti sovraordinati, non serviranno a nulla.

Domani avrà luogo ulteriore incontro della  Commissione Territoriale socio sanitaria metropolitana di Bologna alla quale siamo stati invitati per un confronto sul tema e nel quale continueremo a sostenere le ragioni dei nostri cittadini e del nostro territorio.

Vi terremo aggiornati.

Barbara Panzacchi

Sindaco di Monghidoro

All’Assessore Politiche per la Salute

RAFFAELE DONINI

sanita@regione.emilia-romagna.it

Al Direttore Generale Azienda Usl

di Bologna

Dott. PAOLO BORDON

paolo.bordon@ausl.bologna.it

Al Direttore del Distretto socio-

sanitario Savena-Idice

Dr. ENO QUARGNOLO

eno.quargnolo@ausl.bologna.it

e p.c. All’Assessore al Welfare, Politiche

giovanili, Montagna ed Aree interne

IGOR TARUFFI

AssWelfareMontagna@regione.emilia-

romagna.it

Oggetto: PIANO DI RIMODULAZIONE LABORATORIO ANALISI DI LOIANO

Con la presente facciamo seguito alle decisioni assunte nella seduta del 3 novembre u.s. della CTSSM di Bologna e, nello specifico, a quelle inerenti il piano di rimodulazione dei laboratori analisi delle strutture

sanitarie dell’area metropolitana di Bologna, che prevede, oltre alle altre azioni ivi ricomprese, anche la chiusura del laboratorio analisi presente ed operativo presso l’Ospedale “Simiani” di Loiano.

L’attività del laboratorio verrebbe sostituita in toto da due apparati POCT, utilizzati da personale sanitario non tecnico.

A tale proposito ribadiamo con forza la nostra contrarietà, come alcuni di noi hanno già avuto modo di esprimere in occasione dell’incontro, in videoconferenza, svoltosi il 9 novembre u.s., alla presenza del

Direttore Generale Azienda Usl di Bologna Dr. Paolo Bordon, del Direttore Sanitario Dr. Lorenzo Roti, della direttrice del L.U.M. Dr.ssa Rita Mancini e del Direttore del Distretto Socio-Sanitario Savena Idice, Dr. Eno Quargnolo.

Ci preme evidenziare innanzitutto - anche in questa sede - che tale progetto è stato discusso in sede di CTSSM senza che, preventivamente, siano stati attivati incontri sul territorio, volti alla condivisione con i Sindaci interessati, che rappresentano comunque la massima autorità in ambito sanitario nei Comuni rispettivamente amministrati, sulla base di quello spirito di condivisione e collaborazione che devono sempre essere posti alla base dei rapporti istituzionali e che ci hanno sempre contraddistinto sino ad ora.

Stante quanto sopra esposto relativamente al metodo, ci preme evidenziare la nostra netta contrarietà circa il merito della scelta operata, ossia la chiusura di un servizio, che a nostro avviso,

continua a depauperare le attività dell’Ospedale di Loiano, unico presidio sanitario del nostro territorio collinare e montano ed al quale fanno riferimento i cittadini di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Pianoro, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro ed anche Firenzuola.

I P.O.C.T. rappresentano senz’altro dispositivi dotati della caratteristica distintiva di essere eseguiti vicino al paziente, in situazioni di emergenza/urgenza. La loro principale area di intervento nei presidi ospedalieri è rappresentata dalle sale operatorie e dalle Unità di terapia intensiva, per valutare parametri vitali del paziente.

In ogni caso la gamma di esami eseguibili dai POCT, per ora, non è sovrapponibile né numericamente né come metodica a quelli di un Laboratorio Analisi. Vi sono, altresì, altre criticità che possono ostacolare un’efficace implementazione dei POCT. Una in particolare è la formazione continua del personale che dovrà utilizzarli, che diventa un elemento centrale del percorso, al fine di fornire al medico dati accurati che possano consentire di assumere al meglio le importanti decisioni terapeutiche da attuare. Da questo punto di vista la presenza di un Laboratorio Analisi in loco diventa un supporto determinante di garanzia per il personale infermieristico e medico.

Oltre a ciò, sottolineiamo che le attività dei POCT dovrebbero essere affidate prevalentemente al personale infermieristico, che in primo luogo deve occuparsi delle attività assistenziali. In particolare nel turno del mattino sono presenti alcune fasi operative che rischiano di non garantire lo svolgimento di questo ulteriore adempimento.

Per tutte le ragioni suindicate riteniamo che l’utilizzo dei POCT all’Ospedale di Loiano debba essere unicamente integrativo e coordinato con le attività del laboratorio e non certamente sostitutivo

delle stesse e - come già ribadito nella videoconferenza del 9 novembre u.s.- reiteriamo la richiesta di prevedere che l’attività del laboratorio analisi possa passare dalle attuali H12 di presenza del tecnico + reperibilità notturna ad una presenza H6/8, integrando le restanti ore di attività con i dispositivi POCT.

La proposta di riorganizzazione che è stata presentata rappresenta per noi un ulteriore segnale di depotenziamento delle prestazioni del nostro Ospedale, che, invece, avrebbe l’assoluta necessità di implementare le attività a servizio del territorio e dei cittadini della montagna, area geograficamente isolata dalle grandi strutture ospedaliere; più volte siamo stati rassicurati sul fatto che ci fosse la volontà di potenziare gli ospedali posti a sud di Bologna (Loiano in primis) ed anche in occasione dell’incontro pubblico che si è tenuto lo scorso 5 maggio presso la Sala Primavera di Loiano, alla presenza dell’Assessore Raffaele Donini e del Direttore Generale Ausl Bologna Dr. Paolo Bordon,

tali garanzie ci sono state esposte con la puntuale indicazione di tutti gli investimenti che sarebbero stati posti in essere.

Riteniamo che sia contraddittorio attivare la richiesta di fondi del PNRR per investimenti strutturali che poi vengono seguiti dalla riduzione dei servizi erogati, poiché così facendo si rischia di creare contenitori vuoti ed inutilizzati. In particolare la chiusura del laboratorio non farebbe altro che amplificare la precarietà dei servizi forniti attualmente, disincentivando ulteriormente i professionisti a scegliere di venire ad operare presso il nostro Ospedale e generando, con un effetto domino,

ulteriori rischi di riduzione, o cessazione delle prestazioni oggi presenti per i nostri cittadini.

Molte sono le criticità che da tempo vi esponiamo rispetto alla struttura ospedaliera di Loiano e siamo qui a ribadirle, al fine di contestualizzare la situazione già precaria, oltre che per cercare di trovare soluzioni operative che non possono più essere eluse.

Le specialistiche ambulatoriali della Casa della Salute “Patrizia Carpani” presentano attualmente un’offerta non adeguata alle richieste dei cittadini del nostro territorio. Le specialistiche sono insufficienti e quelle presenti hanno una frequenza di professionisti ridotta con lunghi tempi di attesa. Questo comporta la non fruibilità delle prestazioni per i cittadini della montagna (con altissime percentuali di over 65 ed ultraottantenni) che sono obbligati a doversi spostare

continuamente con gravi disagi dovuti alla viabilità, alla scarsità del servizio di trasporto pubblico locale, alle frequenti avverse condizioni climatiche.

Un’indagine che avevamo commissionato ha evidenziato che per i cittadini di Loiano e Monghidoro le prestazioni specialistiche effettuate presso la Casa della Salute di Loiano sono state solo del 25% e solo per il 35% all’interno del nostro Distretto Sanitario, mentre per la parte restante sono state fornite altrove (Castiglione, Vergato, Porretta, Vado, Bologna etc).

L’Ospedale di Loiano andrebbe dotato prima possibile di un ambulatorio di piccola chirurgia ambulatoriale, che permetterebbe di operare piccoli interventi ai nostri cittadini, senza spostarsi presso gli altri ospedali della Città Metropolitana.

Inoltre risulta essere l’unico presidio ospedaliero non dotato di una Risonanza Magnetica (RM) o di una Topografia Assiale Computerizzata (TAC). La valutazione fatta esclusivamente sulle richieste dei cittadini residenti nel territorio dei comuni di Loiano, Monghidoro e Monterenzio non è attendibile. Bisogna considerare invece l’intero Distretto Sanitario Savena-Idice, oltre ai Comuni di Monzuno, San Benedetto Val di Sambro e Firenzuola. Attualmente i nostri cittadini, per questi esami

di diagnostica, migrano nei più disparati ospedali della Città Metropolitana. Siamo convinti che potrebbero esserne utilizzatori anche i cittadini di Pianoro e San Lazzaro di Savena.

L’Ospedale di Loiano, poi, per le sue molteplici attività sanitarie (medicina per acuti, lungodegenza e cure intermedie, oltre ad un punto di primo intervento ed alle specialistiche presenti), nonchè in relazione ai progetti di ampliamento e ristrutturazione programmati, dovrebbe essere classificato come “unità operativa complessa” e non come “unità operativa semplice”. Del resto se l’Ospedale di Vergato, che ha meno complessità e prestazioni ed è vicino all’Ospedale di Porretta, è diventato una Unità Complessa ci chiediamo come sia possibile che quello di Loiano sia rimasto una Unità Semplice; è evidente che il fatto di poter contare su di uno status di unità operativa complessa può rappresentare una maggiore attrattiva per chi dovrà entro pochi anni

scegliere di venire ad esercitare le funzioni di responsabile della struttura ( in considerazione del fatto che l’attuale responsabile, Dr. Perulli, entro pochi anni andrà in pensionamento).

Pur consapevoli delle difficoltà inerenti la sostenibilità economica dell’intero sistema sanitario, riteniamo che nelle aree geograficamente isolate sia comunque necessario poter contare su servizi sanitari qualificati poiché, in caso contrario, a nulla varranno le azioni e le politiche che, insieme agli enti territoriali sovraordinati - Città Metropolitana e Regione- stiamo portando avanti per contrastare i ben noti fenomeni di spopolamento delle aree montane ed interne e per attrarre nuove residenzialità.

Siamo, pertanto, a richiedere un confronto urgente sia sul tema del laboratorio analisi sia sulle altre criticità evidenziate che riteniamo non possano ulteriormente essere disattese e rimaniamo in

attesa di cortese riscontro.

Con i nostri cordiali saluti.

Loiano, 16/11/2022

Comune di Loiano

Il Sindaco

Fabrizio Morganti

(Documento f.to digitalmente ai sensi del D.Lgs. 82/2005 e s.m.i.)

Comune di Monghidoro

Il Sindaco

Barbara Panzacchi

(Documento f.to digitalmente ai sensi del D.Lgs. 82/2005 e s.m.i.)

Comune di Monterenzio

Il Sindaco

Ivan Mantovani

(Documento f.to digitalmente ai sensi del D.Lgs. 82/2005 e s.m.i.)

Comune di Ozzano dell’Emilia

Il Sindaco

Luca Lelli

(Documento f.to digitalmente ai sensi del D.Lgs. 82/2005 e s.m.i.)

Comune di Pianoro

Il Sindaco

Franca Filippini

(Documento f.to digitalmente ai sensi del D.Lgs. 82/2005 e s.m.i.)

Comune di San Lazzaro di Savena

Il Sindaco

Isabella Conti

 

 

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data pubblicazione: 
Mercoledì, 16. November 2022 - 11:39

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