Aperta la stagione venatoria in provincia di Bologna. Lieve calo delle presenze dei cacciatori
Domenica 18 settembre si è aperta ufficialmente la stagione venatoria 2011-2012. Il calendario approvato dalla Giunta provinciale prevede periodi e quantità differenziati per le diverse specie con limitazioni più stringenti per i territori di interesse comunitario inseriti nella Rete Natura 2000 e destinati alla conservazione della biodiversità.
In particolare, con l'"apertura generale" gli oltre 6.000 appassionati bolognesi che hanno ritirato il tesserino venatorio, a cui si aggiungono i circa 3.000 provenienti da altre regioni e province, possono cacciare lepri, fagiani, pernici rosse, starne, quaglie, volpi, corvidi, beccaccia, colombaccio e le varie specie di anatidi.
Fino al 2 ottobre, l'attività è limitata alle giornate fisse di giovedì e domenica: solo al mattino, sino alle 13, per chi usa il fucile. Ai falconieri, ossia a coloro che al posto del fucile utilizzano falchi addestrati (nella provincia di Bologna sono 7) sono invece riservati i pomeriggi, dopo le 13 fino al tramonto.
Per le altre specie, invece, il calendario venatorio, consultabile sul sito www.provincia.bologna.it/cacciapesca, prevede periodi differenziati: ad esempio, per i cinghiali la caccia è iniziata in maggio, mentre per i caprioli è partita in giugno.
Il numero di animali che ciascun cacciatore può abbattere è stabilito con limiti precisi (ad esempio, per le lepri quest'anno il limite è di 7 esemplari nell'arco dell'intera stagione, invece dei 10 tradizionali).
Sul rispetto delle regole vigilano la Polizia provinciale e i volontari autorizzati a svolgere le funzioni di guardie giurate: nelle otto zone di coordinamento, sono state formate 14 pattuglie, con 28 tra ufficiali e agenti del Corpo di Polizia Provinciale, che hanno garantito anche il presidio del Comando, e 48 Guardie Volontarie.
I dati raccolti quest'anno durante la giornata di apertura hanno evidenziato una lieve diminuzione delle presenze dei cacciatori: 933, contro le 956 della scorsa stagione (nel 2009 erano state 1.539).
Nel corso dell'attività di vigilanza, sono stati contestati 22 verbali amministrativi (2 in meno del 2010), e nessuna notizia di reato. Non si segnalano incidenti di rilievo.
Fra le prede catturate il primato spetta ai fagiani, con 143 esemplari, seguiti dalle lepri, con 134 esemplari. Seguono con 30 esemplari i germani reali. Ben lontani i numeri dell'altra selvaggina (5 quaglie, 3 pernici rosse e 2 cornacchie).
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