Giovedì, 18. April 2024 - 6:04

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"una corriera chiamata desiderio"

 

 

Verso Bologna quattro corse al mattino ,di cui cinque prima delle 8.00 (!), e tre al pomeriggio. Alla domenica (hanno deciso che nei giorni festivi è meglio rimanere a casa), solo tre corse al mattino e due al pomeriggio. Al pomeriggio è poi consigliabile finire di lavorare non più tardi delle 19.30 perché è quello l’orario dell’ultima corsa verso Loiano

 

E’ questa la triste situazione del collegamento tramite corriera tra Loiano e Bologna. Se sbagli l’appuntamento alla fermata non ci sono alternative: o vai in macchina ed entri nell’imbuto di Rastignano (ne parleremo prossimamente), o cerchi di raggiungere la corriera con corse di fantozziana memoria.

Se si considera , per esempio, la fermata di Sabbioni verso Bologna,  avremo una corsa alle 7.50 e  quella successiva alle 11.10; per poi aspettare ancora altri 90 minuti per la corriera delle 12,40. In pratica questo significa che  al mattino per più di tre ore non vi sono collegamenti pubblici con la città; e la stessa situazione si ripete in pratica tutto il giorno sia in andata che in ritorno.

 Abbiamo considerato  la tratta Loiano – Bologna che è quella  maggiormente servita.

Se si ha necessità, per esempio, di recarsi a Monzuno o Monterenzio, la situazione è, se possibile, peggiore.

Forse in estate si può anche ipotizzare alternative dietetiche (bici o corsa), ma in inverno (magari come quello appena passato), diventa leggermente più difficoltoso.

Come sempre è difficile capire chi deve farsi carico del problema . Le amministrazioni comunali ribadiscono che il “servizio” è dell’ATC e quindi loro non hanno nessun tipo di responsabilità. L’Azienda Trasporti  indica invece nella mancanza di mezzi , e quindi risorse, la scarsità del servizio.

Ci permettiamo comunque di suggerire alle amministrazioni di farsi carico fattivamente di questo problema che riteniamo di fondamentale interesse per la collettività. E’ infatti difficile pensare di incrementare o stabilizzare il numero di abitanti dei nostri paesi se non si fornisce un buon sistema di mobilità.

L’ATC potrebbe ipotizzare di cambiare e rendere  gli orari più coerenti con le necessità dei pendolari? Non sarebbe opportuno utilizzare più mezzi (magari anche più piccoli e meno pericolosi) e con maggiore frequenza?

 

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data pubblicazione: 
Lunedì, 12. July 2010 - 9:53
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