Martedì, 23. April 2024 - 14:13

Story

Abbandono rifiuti, il Comune valuta l'installazione di telecamere

Il Sindaco: hanno un costo che non viene recuperato dalle multe. La Minoranza: queste azioni non si fanno per fare cassa ma per tutelare il territorio

Al termine dell’ ultimo Consiglio Comunale, il Sindaco ha risposto all’ interrogazione presentata dalla Minoranza sul tema dell’abbandono dei rifiuti nel nostro territorio.

Morganti risponde che è stata valutata l’ipotesi di prenderle facendole girare in vari punti particolarmente critici. Aggiungendo poi che questi strumenti rappresentano un costo per la collettività che non viene recuperato con le eventuali sanzioni. Infatti le multe vengono introitate dalla Città Metropolitana e non resta niente nelle casse comunali.

Ha replicato Paolo Venturi della Minoranza che ha sottolineato che queste azioni da parte dell’Ente non devono essere fatte per fare cassa ma per la tutela del territorio. Il Sindaco si è dichiarato d'accordo su questo punto

data pubblicazione: 
Giovedì, 17. September 2020 - 7:58

Commenti

Diversi anni fa abbiamo sollevato la questione;molto prima della iniziativa della "minoranza"; ma non è un problema di primogenitura, anzi ringraziami i consiglieri che sono tronati sull'argomento, ora però siamo ancora alla dichiarazione di intenti; OCCORRE FARE VELOCEMENTE; leggiamo oggi su una agenzia che a Massa Lombarda le "fototrappole mobili" è scattata una sanzione: 104 euro per abbandono fuori dal cassonetto e 160 euro perchè l'abbandono è stato fatto fuori dal comune di residenza;
l'argomento dei "costi " della vigilanza è infondato sopratutto se si tiene conto dei veri costi dello smaltimento abusivo; a volte, anzi spesso i rifiuti smaltiti abusivamente sono pericolosi ( prodotti petroliferi, rifiuti elettronici, pneumatici, ecc.) ; spesso si tratta di rifiuti provenienti da piccoli cantieri (domestici o abusivi) che devono possono essere gestiti facilmente e correttamente visto che esiste un servizio (non gratuito ma economico ed efficace) che si chiama "cantiere pulito";
INFINE, LO ABBIAMO GIA' DETTO, OCCORRE TUTELARE DI PIU' I LAVORATORI ADDETTI ALLA RACCOLTA CHE SPESSO SI FANNO CARICO DI ATTIVITA' RISCHIOSE CHE NON SAREBBERO DI LORO COMPETENZA SE CI FOSSE PIU' PREVENZIONE.
Avremo notizie di provvedimenti efficaci entro tempi rapidi?
O sarà reiterato lo "standard cemento-amianto piscina" (15 mesi per una bonifica che si può fare in poche settimane?
Vito Totire, rete per l'ecologa sociale

Aggiungi un commento

Back to Top