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5G, Barbara Panzacchi (Presidente Unione): "i Comuni si devono muovere in maniera univoca"

La linea è comunque quella di non chiudere preventivamente le porte alla nuova tecnologia

Su richiesta del Consigliere di Opposizione di Loiano Paolo Venturi, a margine dell’ultimo Consiglio dell’ Unione, è stata sollevata la questione del 5G ed è stato chiesto quale sia la posizione dell’Unione in merito.

Ha risposto il Presidente Barbara Panzacchi, e la volontà è quella di aspettare le decisioni del tavolo tecnico  che partirà il prossimo 8 novembre in Città Metropolitana (ne faranno parte ASL, Lepida, Ramazzini, rappresentanti dei Comuni, gestori telefonici, ecc).

Per il Presidente  c’è comunque l'esigenza di non procedere in ordine sparso (è stato riportato  l’esempio dell’ Ordinanza di S. Lazzaro), ma tenere una linea comune ed univoca. "Ha poco senso che un Comune emetta un' Ordinanza di divieto ed il Comune confinante no" ha sottolineato la Panzacchi. La ‘linea comune’  sarebbe comunque quella di non chiudere preventivamente  le porte alla nuova tecnologia, considerato che “anche per l’ Istituto Superiore Sanità con il 5G non sono prevedibili ad oggi rischi per la salute”.  E’ stato anche chiesto che si facciano degli incontri pubblici in ogni singolo Comune dove informare i cittadini e rispondere alle domande su un tema così sentito ed attuale.

Intanto Ozzano sarà il primo Comune dell’ Unione che dovrà affrontare la questione visto che c’è già stata la richiesta di installazione di impianti sul proprio territorio. Ad oggi i Comuni della Città Metropolitana che hanno detto un ‘NO’ cautelativo al 5G sono Monte S Pietro, Calderara, S. Lazzaro e Dozza

data pubblicazione: 
Mercoledì, 30. October 2019 - 7:09

Commenti

La ordinanza di s.Lazzaro e un segnale positivo; non ha senso la ordinanza in un solo comune? E' vero , infatti occorrerebbe una cabina di regia nazionale che , purtroppo, manca; la città metropolitana ho costituito una commissione che, a priori, mette in "minoranza" l'Istituto Ramazzini in una commissione in cui ci sono anche i gestori ; come si dice , sarebbe invece prudente "non chiedere all'acquaiolo se l'acqua è buona"; piuttosto che criticare s,Lazzaro i sindaci della Unione dovrebbero prendere s.Lazzaro ad esempio; non si comprende infatti perché la famosa ordinanza di s.Lazzaro sui censimenti dell'amianto sia stata adottata (e secondo noi in forma meno completa) dal solo comune di Pianoro;
la posizione dei sindaci dell'Unione è inadeguata : essi aspettano un pronunciamento della città metropolitana? La amministrazione comunale di Bologna ha già detto che l'ordinanza di s.Lazzaro è "populista" ! Meno rozzamente il Pci (buonanima) , o meglio una parte di esso definiva il movimento antinucleare un fenomeno "pre-politico". "Loro" (il comune di Bologna) che riescono a fare bere amianto ai cittadini e che si sono genuflessi alla nota multinazionale del tabacco insediatasi a Zola Predosa che favoleggia di produrre merci a impatto sanitario "potenzialmente " ridotto! Che vuol dire? Invece di 5 milioni di morti all'anno sul pianeta ne faranno 4.5?
Vogliamo affidarci all'Arpa di Bologna che ha sostenuto la innocuità dell'amianto se ingerito? Geniale idea peraltro per smaltirlo: ce lo mangiamo !
Vogliamo affidarci fideisticamente all'Istituto superiore di sanità che nel 2015 è riuscito a redarre un documento sull'amianto nell'acqua senza una preventiva Consensus conference e senza citare tutti i dati davvero disponibili a livello nazionale?
I Sindaci, nel loro ruolo di autorità sanitaria locale, sono tenuti ad usare la loro testa (come hanno fatto Macciantelli/Archetti prima , Conti ed altri oggi) e non a fare le fotocopie di pareri altrui emessi , peraltro, anche da soggetti privati non sempre "indipendenti".
Quindi ogni ordinanza tesa alla moratoria del 5G è un mattoncino a tutela della salute pubblica ed è utile e necessaria fino a quando la valutazione della ipotetica innocuità del 5G non sarà davvero condivida socialmente.
Fuori da questo quadro c'è la sperimentazione sull'uomo , come è successo per l'amianto.
Grazie a tutti per la attenzione.

Vito Totire a nome del coordinamento AEA-circolo "Chico" Mendes-centro F.Lorusso

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