Donazione di una panchina (e targa ricordo) di un privato nell'aiuola della 'parete del viaggiatore'
L'Amministrazione comunale, ha deciso di accettare la donazione da parte di un privato, di una panchina da collocare nell’aiuola della ‘parete del viaggiatore’ all’entrata nord del paese.
Sulla panchina (che verrà ufficialmente inaugurata in data da definire), verrà posta una targa in ricordo dei genitori del cittadino.
Al contrario di quanto avvenuto in passato, la decisione non è stata portata in Consiglio Comunale, non è stato pubblicato alcun atto ufficiale e pur essendo collocata in spazio pubblico, non è inserita in un Bando che dia anche ad altri cittadini questa possibilità. Si tratta quindi una scelta personale della Maggioranza (Cittadini in Comune).
Di seguito il post del Comune su Facebook
L'Amministrazione Comunale è lieta di accettare la donazione, da parte della cittadina Sig.ra Iole Quadrio, di una panchina che come suggerito dalla stessa verrà collocata nell'aiuola della "Parete del Viaggiatore". Sulla panchina verrà apposta una targa in ricordo dei genitori della Sig.ra Iole a cui l'Amministrazione Comunale rivolge i suoi sentiti ringraziamenti per il dono, il quale contribuisce ad abbellire un angolo del nostro paese. Seguirà comunicazione della data di inaugurazione dell'installazione della panchina.
Commenti
Ho saputo della donazione
Ho saputo della donazione fatta da Quadrio Bianca Iole al Comune di una panchina da collocare nell’aiuola nella “Parete del Viaggiatore” con una targhetta in ricordo dei suoi genitori: Francesco e Antonietta … e di alcune conseguenti incomprensibili polemiche. Francesco e Antonietta erano soliti passeggiare da quelle parti e più volte avevano lamentato la mancanza di una panchina sulla quale riposare dopo una passeggiata. La loro figlia ha voluto ricordarli anche così, con la “loro” panchina. Dai coniugi Quadrio la mia famiglia ha comprato scarpe per tre generazioni … Il loro ricordo mi fa ancora compagnia, come certe immagini, certi odori della Valle di Scascoli dove sono nato. I sassi colorati sulla riva del Savena dove andavamo a fare il bagno da ragazzi e il profumo del pane che usciva dal forno di mia nonna Amabile … E a volte ritornano anche i lunghi discorsi di Francesco con mio padre. Mi è rimasto il suo sorriso e le tante sagge parole. Non sempre la morte delle persone alle quali abbiamo voluto bene lascia segni profondi ma nessuno può leggere nel cuore degli altri, e anche l’apparenza qualche volta ha il suo peso. Con il tempo, per tutti, quando arriva l’ora del buio, bisognerebbe cercare di avere con sé la luce dei ricordi, che non coincidono mai con le antiche speranze ma che, in fondo, sono quelli che ci meritiamo. Allora mi chiedo: non è forse meglio cercare di non venire risucchiati dalla deformazione di questo nostro tempo pieno di fastidiose, quanto inutili, polemiche.
Bisogna capire il tema
Caro Roberto, mi stupisco come anche tu ti possa allineare con i favorevoli alla installazione della panchina con dedica alla memoria giustificandola con la tua conoscenza personale della signora Iole. Come ho scritto e detto più volte in discussione non c’è la bontà della signora in questione ma la volontà dell’amministrazione di dare il via alla possibilità di chi se lo,può permettere di fare donazioni alla memoria di un parente o di un amico. A mio parere insorgono due problemi. Primo :la gara a far vedere chi è più buono solo in funzione del denaro che possiede (dato che a quel punto chi ha la possibilità potrebbe fare anche donazioni importanti e ingombranti) . Secondo: il Paese potrebbe essere tapezzato di targhette in memoria di Tizio e di Caio facendone così un lugubre cammino della bontà a pagamento. A me non piace per niente e lo trovo anche ingiusto nei confronti di chi , come me , non conosce la signora Iole e,pur rispettandone il dolore non è intenzionato e ricordarsene tutte le volte che siede su quella panchina e poi trovo che non giovi all’immagine del Paese.
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