Rapporto Legambiente la nuova Scuola Elementare di Loiano fra le più innovative e sostenibili in Italia
Legambiente ha pubblicato un interessante dossier dal titolo “Ecosistema Scuola - XIX Rapporto di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi" (allegato).
Questa la prefazione: 'Il dossier di Legambiente cerca di fotografare, però, oltre alla condizioni di sicurezza e le caratteristiche strutturali rilevate anche dall’Anagrafe, il tasso di innovazione e gli indicatori di qualità sia dell’edificio che dei servizi scolastici, che ci possono dare indicazioni per guardare al futuro dell’edilizia scolastica, oltre l’emergenza, e riposizionare la scuola al centro del territorio come agenzia educativa, culturale e modello di processi di sostenibilità e benessere anche a livello strutturale”
L’analisi prende in esame sia le nuove costruzioni che quelle che hanno visto interventi di adeguamento sismico, efficientamento energetico nel periodo 2014-2018.
Viene stilata anche una graduatoria delle città capoluogo a cui vengono assegnati punteggi che ricoprono cinque aree tematiche: anagrafica e informazioni generali sugli edifici scolastici; certificazioni, sicurezza, investimenti e manutenzione; servizi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche e pratiche ecocompatibili; efficienza energetica e rinnovabili; rischio ambientale indoor e outdoor. Nella classifica non appare Bologna perché, insieme a Cagliari, non ha inviato dati.
Ciononostante, nella provincia di Bologna, troviamo ben due ‘Storie di edilizia scolastica innovativa e sostenibile’: il Polo Scolastico di Palata Pepoli Crevalcore e la nuova Scuola Elementare Roberto Mazzetti realizzata dalla Ditta Ferruccio Maestrami di Loiano.
“La nuova scuola primaria di Loiano è stata terminata e collaudata in dodici mesi. Tutta la progettazione e la conseguente realizzazione è stata guidata verso la ricerca di un rapporto armonico con il contesto geografico e del benessere dei futuri utenti. I volumi della scuola, collocati in un’area di interesse paesaggistico dell’Appennino bolognese, sono stati in parte interrati per limitare l’impatto visivo a monte, ottenendo così due piani distinti per le classi e i laboratori, entrambi dotati di sfogo verso le ampie aree a verde. Aspetto fondamentale per l’inserimento nel paesaggio è anche la scelta dei materiali di finitura esterna. Si sono infatti differenziati i due piani dell’edificio rimarcando una parte basamentale rivestita in pietra ricostruita secondo le caratteristiche locali e una parte superiore più “leggera” destinata alle aule con una finitura ad intonaco colorato”.
E poi la descrizione del Progetto, il materiale utilizzato, la tecnologia e le tempistiche.
Un fiore all’occhiello per Loiano, di cui andare orgogliosi
nella foto: il giorno dell'inaugurazione della nuova Scuola Elementare
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