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CAST. : aggiornamenti sulla vicenda Hunt Oil e la ricerca di idrocarburi nei territori dei fiumi Secchia, Panaro e Reno

tratto dal sito di   C.A.S.T. (Comitato Appennino Salute Territorio)

Non si è ancora conclusa la vicenda dell’elettrodotto di Terna “Colunga Calenzano” – che stiamo ancora attentamente seguendo e sulla quale confidiamo di informarVi compiutamente a breve – che già ci ritroviamo una vicenda analoga: per enti, territori, modalità di agire.

I fatti. La multinazionale americana Hunt Oil ha chiesto il permesso di ricerca di idrocarburi (gas o petrolio) nei tre comprensori riguardanti i comuni interessati dai fiumi Secchia, Panaro e Reno. Sono quindi in corso altrettante valutazioni di impatto ambientale (V.I.A.). La ricerca di idrocarburi comporta sondaggi per fornire ai tecnici le informazioni della conformazione del sottosuolo fino ad una profondità di circa 8 km; i sondaggi comportano fori di 5 o 6 m di profondità, al cui interno sarà fatta esplodere una carica per provocare onde di propagazione che, con adeguate apparecchiature, forniscono informazioni sulla conformazione rocciosa del sottosuolo.

 

Come stanno le cose ora. La conferenza dei servizi per il fiume Secchia si è già conclusa con esito favorevole alla Hunt Oil. Quella per il fiume Panaro è avvenuta il giorno 21 aprile 2011 e fortunatamente non si è conclusa, anzi, è stata indetta un’altra istruttoria pubblica fissata per il 19 maggio 2011 a Calderino. Sarebbe importante la partecipazione di più persone possibile, noi ci saremo insieme agli amici del comitato di Sasso Marconi ed ad un altro comitato della Bazzanese.La conferenza dei servizi del fiume Reno è attualmente sospesa a data da destinarsi.

 

Cosa stiamo facendo. Il comitato CAST ha cominciato l’approfondimento nel dicembre 2010, in occasione di una istruttoria pubblica indetta a Sasso Marconi con Regione, Hunt Oil e cittadini. A tale incontro ha partecipato un altro comitato già esistente tra Sasso Marconi e Marzabotto, ben informato sul procedimento. Abbiamo deciso quindi di collaborare per portare l’informazione, oltre che ai cittadini, anche alle amministrazioni locali, perchè i tempi sono stretti e la conferenza dei servizi conclusiva è imminente, ma soprattutto perché la maggior parte delle amministrazioni coinvolte non si interessa/non partecipa/non è informata. I comuni di Marzabotto e Sasso Marconi hanno espresso parere contrario con documento votato in consiglio comunale.

I comitati Sasso Marconi e CAST hanno allora organizzato un incontro informativo presso la sala del consiglio di Sasso Marconi per il 21 marzo 2011 facendo invitare dal comune di Sasso Marconi tutte le amministrazioni coinvolte. La partecipazione delle amministrazioni è stata molto scarsa, ma Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Pianoro, Monzuno, Savigno partecipano. L’incontro risulta comunque utile all’informazione dettagliata sui procedimenti, infatti anche il Comune di Loiano ha votato in consiglio comunale lo stesso documento di Sasso Marconi. Il giorno 27 aprile 2011 anche il Consiglio Comunale di Pianoro ha votato all’unanimità.

 

La nostra campagna ha portato esiti anche a Castiglione dei Pepoli con cui siamo in contatto e dove sappiamo che la questione è stata discussa in consiglio comunale.

 

Il giorno 13 aprile 2011 siamo stati ricevuti in regione dall’Assessore Giancarlo Muzzarelli, (presenti Alberto Rocca, Stefano Baldanza e Cesare Albini) al quale presentiamo le nostre preoccupazioni e perplessità sul procedimento.

Questo è il riassunto del colloquio:

Muzzarelli si è dimostrato molto informato sull’argomento, anche nei dettagli tecnici e di fronte alle nostre perplessità ha voluto tranquillizzarci assicurandoci che la Regione E.R. non autorizzerà mai le estrazioni di idrocarburi con tecniche non convenzionali, ponendolo come prescrizione nell’esito dei procedimenti. E’ però intenzione della regione dare parere favorevole a questa prima fase augurandosi che la ricerca dia esiti positivi riguardo a bolle di gas, pur sapendo che molto difficilmente ci saranno esiti positivi in questa ricerca.

 

Noi abbiamo fatto notare che dallo studio di impatto dell’Hunt Oil si intuisce che costoro non cercano bolle di gas ma strati di rocce scistose.

L’assessore ha ribadito che nelle VIA successive dovranno presentare gli esiti della ricerca e di conseguenza come e dove intendono estrarre eventuali idrocarburi, se si trattasse di tecniche non convenzionali, le future procedure di VIA avranno esito negativo.

 

Alla nostra domanda su “chi si occuperà dei controlli sulle tecniche adottate dalla Hunt Oil durante i lavori?” ha risposto l’ARPA e che comunque dobbiamo avere più fiducia nei tecnici della Regione.

 

Abbiamo comunque voluto sottolineare che Hunt Oil ha spudoratamente mentito all’istruttoria pubblica, facendo finta che le tecniche non convenzionali non esistano, mentre è una delle società maggiormente coinvolte. Di questo l’assessore ha preso buona nota.

 

Con l’occasione abbiamo posto i quesiti inoltrati da Stefano Muratori(del comitato di Sasso Marconi) riguardo alle procedure di VIA e sulla perplessità del pozzo esplorativo autorizzato o meno già nella prima via, l’assessore ha ribadito che il pozzo esplorativo dovrà essere valutato in una seconda VIA per le tecniche ed i luoghi.

Abbiamo fatto notare che dalla delibera del Secchia e dalla lettera della Regione sembrerebbe il contrario ed egli ha preso nota per approfondire con Di Stefano.

Abbiamo insistito sulla fragilità del nostro territorio dal punto di vista idrogeologico, chiedendogli di escludere, anche dalle ricerche, non solamente le zone ad alto rischio idrogeologico ma anche quelle a medio rischio(sullo psai in giallo) e anche di questo si è preso nota per parlarne con Di Stefano.

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data pubblicazione: 
Venerdì, 29. April 2011 - 19:02
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