Ormai accantonata l'ipotesi di fusione fra i Comuni dell'Unione
Dal Resto del Carlino di oggi
Il super comune va in archivio «Ormai è inutile parlare di fusione»
di DARIO GIORDO
L’IPOTESI DI FUSIONE fra i comuni dell’Unione Valli Savena-Idice per ora va in archivio.
Si resta fermi allo studio di verifica sulla fattibilità, coi tempi dettati dal cronoprogramma che non possono più essere rispettati e che prevedevano la consegna dello studio di fattibilità per quest’estate.
Diversi i dubbi sull’operazione, in alcuni casi resi pubblici dai consigli comunali.
Il primo a volerci vedere più chiaro è stato quello di Ozzano, lo scorso aprile, con un ordine del giorno votato all’unanimità in cui si è parlato di «una scelta amministrativa irreversibile» e dell’impossibilità di «riuscire a rispettare i tempi indicati nello studio di prefattibilità», che non consentono di informare e rendere partecipi del processo i cittadini.
ANCORA PIÙ NETTO (e critico) è stato l’odg del consiglio comunale di fine giugno di Monterenzio, che nel ritenere di non riuscire a rispettare i tempi indicati nello studio ha annullato il cronoprogramma.
«È necessario maturare una maggiore esperienza e consapevolezza – si legge nell’odg – nel gestire funzioni associate in Unione, visto che in questi tre anni di mandato amministrativo non ha dato i risultati attesi in termini di efficienza e risparmio».
IL COMUNE di Loiano non ha ancora dato una risposta ufficiale in merito allo studio di prefattibilità, ma la sindaca Patrizia Carpani fa capire che il progetto di fusione può considerarsi accantonato: «In questo momento non c’è la forza per portarlo avanti – spiega la prima cittadina loianese – è bene informare i cittadini e metterli nelle condizioni di capire che si tratta di una scelta radicale. Credo piuttosto che ora si debba rafforzare l’Unione coi conferimenti dei servizi sociali e scolastico-educativi».
ASPETTI, quest’ultimi, che anche il presidente dell’Unione e sindaco di Pianoro Gabriele Minghetti ritiene prioritari (il progetto verrà votato nella giunta dell’Unione il 29 agosto e portato in consiglio il 13 settembre), mentre sul fronte fusione per ora può calare il sipario: «Il progetto non è da abbandonare, ma nel 2019 quattro dei cinque comuni coinvolti andranno al voto, forse è meglio ragionare sui tempi».
Tempi che per la sindaca di Monghidoro Barbara Panzacchi «non ci sono più».
«E una fusione la vedo meglio fra comuni con caratteristiche simili», sottolinea poi il primo cittadino.
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