CIR Food propone "i sapori della legalità"
Il 21 marzo 2011 sarà la giornata dedicata al ricordo delle vittime della mafia . Per quel giorno la CIR Food (LegaCoop), farà sì che negli ospedali e nelle scuole di Bazzano e Loiano (a cui CIR Food fornisce appunto i pasti), vengano utilizzati i prodotti della pasta biologica di Libera Terra
Libera Terra è un marchio che raggruppa varie cooperative che aderiscono alla rete dell'associazioneLibera fondata da Don Luigi Ciotti e Giancarlo Caselli. Le cooperative producono alimenti biologici sui terreni confiscati alle organizzazioni mafiose in Sicilia, Puglia, Campania e Calabria, sulla base della legge 109/1996, che ha permesso il riutilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi.
Esperienza pilota è stata la cooperativa Placido Rizzotto Libera Terra di San Giuseppe Jato, partita nel 2001 con 155 ettari nell'Alto Belice Corleonese, in collaborazione con il Consorzio di Comuni Sviluppo e Legalità, una struttura amministrativa che è proprietaria dei terreni, ceduti a titolo gratuito alle cooperative e nata ad hoc tra i comuni dell'area dell'Alto Belice Corleonese.
Gli obiettivi sono stimolare la nascita di un circuito di economia legale, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e dell'ambiente, che permetta di restituire valore alle terre sottratte ai mafiosi e di rafforzare il mercato legale del lavoro nelle aree meridionali.
Attualmente, le coop Placido Rizzotto Libera Terra, Pio La Torre Libera Terra (sempre di San Giuseppe Jato) e Terre di Puglia Libera Terra (di Mesagne) hanno dato vita alla Società consortile Libera Terra Mediterraneo, che collabora con altre associazioni che si occupano di alimentazione biologica (Alce Nero & Mielizia, Fondazione Slow Food per la Biodiversità), di turismo (Firmatour) e di finanza sociale (Banca Popolare Etica, Coopfond).
Sono in cantiere progetti per costituire nuove cooperative in altre aree d'Italia e replicare ulteriormente il modello.
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