Giovedì 17 novembre "Due giorni, una notte” dei fratelli Dardenne, al Cinema Vittoria
In occasione del Giubileo della Misericordia il Cinema Vittoria partecipa alla manifestazione “Lo sguardo aperto” promossa da ACEC, ANCCI e la Fondazione Comunicazione e Cultura della CEI, con la proiezione di due opere cinematografiche estremamente eterogenee e a modo loro “estreme”, ma per ciò stesso capaci di trattare il tema della Misericordia da angolazioni che per lo spettatore sono meno usuali rispetto al percorso colpa-redenzione che tanto spesso è alla base delle trame cinematografiche.
17 novembre 2016, ore 21
In “Due giorni, una notte”, ennesimo grande film dei fratelli Dardenne, ci porta in un ambiente di lavoro nel quale si consuma il dramma della contrapposizione
degli interessi fra lavoratori: una lavoratrice al rientro da una lunga malattia viene sottoposta a licenziamento a meno che i suoi colleghi non rinuncino ad una gratifica di 1.000 Euro ciascuno. La protagonista deve quindi cercare di convincere i Colleghi a sacrificarsi per lei, contattandoli individualmente ed umiliandosi in una sorta di “colletta” di consensi, nel corso della quale emergono pregi e difetti degli interlocutori e la reale qualità delle relazioni fra i colleghi. Marion Cotillard, che per questa parte ha avuto la nomination all’Oscar, riesce a dare al personaggio la necessaria complessità per esprimere il difficile equilibrio fra stato di necessità e difesa della dignità che è (troppo) spesso richiesto nell’ambiente di lavoro. Il film è girato tutto in piani-sequenza che consentono di sottolineare di rappresentare a 360 gradi i confronti/scontri fra la protagonista ed i Colleghi che nel suo pellegrinaggio va ad incontrare. Confronti dai quali emergono i difetti di ciascuno, sia interiori che di relazione, portando ognuno ad un esame di coscienza da cui non può uscire assolto ma che gli offre la prospettiva di divenire migliore se lo vorrà.
In sintesi, due opere cinematografiche originali, dotate di sceneggiature eccellenti e che possono aiutare lo spettatore nella ricerca di quell’ampliamento dello sguardo al quale il titolo del ciclo allude e del quale abbiamo tutti bisogno per cercare di migliorarci a vicenda in un contesto sociale e morale che si evolve in modo turbinoso e incontrollabile e ci pone continuamente di fronte a nuovi “casi” nell’affrontare i quali non sempre possiamo (e mai dovremmo) scegliere di girare la testa.
all.to volantino della rassegna
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