Referendum, la risposta dell'ANPI a Renato Tattini
Dopo l'articolo pubblicato sul Resto del Carlino in merito all'uscita di Renato Tattini dall'ANPI, riceviamo e pubblichiamo la replica
Bologna, 16 maggio 2016
Carissimo Renato
Con dispiacere ho visto la tua lettera di dimissioni.
Ti preciso, grosso modo, la posizione dell’ANPI nazionale: l’ANPI non disconosce che nella Costituzione ci sia da fare qualche aggiornamento.
L’ANPI non è una associazione immobilista, ma dice soltanto che le cose si possono fare con garbo e avvedutezza.
È giusto cambiare la bicamerale così come è ora, ma farlo con i dovuti modi senza servirsi del palanchino che va a stravolgere le cose e toglie alcuni paletti di garanzia per la nostra democrazia.
Così come è la attuale proposta sulla legge elettorale, identica a quella truffaldina che fu tentata dalla Democrazia Cristiana nel 1953 e che causò la caduta del leader De Gasperi perché perfino nei partitini satelliti della DC ci fu discordanza.
Il discorso che tu espliciti e che risolvi con quattro righe, implica un intenso dibattito come in effetti è avvenuto nei 57 congressi di sezione che si sono svolti sul territorio provinciale, compreso Monghidoro, e nel congresso provinciale del 2-3 aprile u.s.
Mi scrivi che hai saputo che il “segretario nazionale” ha proibito agli iscritti ANPI di aderire ai comitati pper il sì e questo ti ha indispettito.
Se fosse così avresti ragione, ma ti dico che così non è: la scelta per il no è stata decisa dopo ampio dibattito da tutto il Comitato Nazionale, il quale ha stabilito che l’ANPI sulle modifiche costituzionali, così come sono state concepite, si schiera per il no.
Ma per il voto, lascia ai propri iscritti piena facoltà di scelta.
Certo, la nostra associazione non è d’accordo con chi, pur avendo la tessera ANPI in tasca, si contrappone facendo propaganda avversa.
Per cui se tu intendi aderire ad un comitato per propagandare il sì, bene hai fatto a restituire la tessera.
Questo ti fa onore: le persone leali ed oneste sono negate per il doppio gioco, per cui tu ne sei un esempio.
Mi auguro che un giorno tu possa ricrederti. Cari saluti
Il Segretario dell’Anpi provinciale di Bologna Bugni
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