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Pubblicato il Capitolato per l'affidamento in concessione del Bar della Guarda

Il documento riprende le linee-guida già pubblicate tempo fa. E' richiesta copertura assicurativa con massimale per sinistro non inferiore a € 1.500.000,00 per danni a cose

Con la Determina n. 87 (allegata) l'Area Risorse ed Attività Produttive ha approvato e pubblicato il Capitolato speciale per l'affidamento in concessione del servizio Bar della Guarda.

L'atto riprende quanto già pubblicato nelle linee-guida e ne riportiamo le parti salienti, invitando però tutti gli interessati a prendere attenta visione del documento integrale.

 

DURATA DEL CONTRATTO

a) la concessione del servizio bar verrà affidata per anni 5 (cinque), con inizio dalla data di sottoscrizione del contratto;
b) entro il termine del sesto anno, il Comune si riserva la facoltà di consentire il rinnovo per un ulteriore periodo fino ad un massimo di ulteriori 5 (cinque) anni con possibilità di rivedere il canone annuo erogato;

c) Il concessionario è comunque obbligato, dietro richiesta del Comune, a proseguire lo svolgimento delle prestazioni per il tempo eventualmente necessario al subentro del nuovo gestore, alle condizioni economiche e contrattuali di cui al presente capitolato, e comunque per un tempo non superiore a mesi 6 (sei) dalla scadenza contrattuale. 

MODALITA’, CONDIZIONI DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO
a) nei locali, quale attività complementare al servizio bar, e’ richiesta anche: 

-  la vendita di generi alimentari e prodotti tipici del territorio con un area d’ingombro non superiore al 10% della superficie totale;

-  la vendita di riviste e periodici, previa richiesta della licenza necessaria, per un’area d’ingombro non superiore al 6% della superficie totale;

-  la presenza di un espositore contenente materiale cartaceo di informazione turistica del territorio fornito dall’Unione dei Comuni Valli Savena idice;

-  l’allestimento e la gestione delle fioriere del parcheggio antistante il locale;

-  la disponibilità ad ospitare esposizioni e mostre organizzate dalle Associazioni
Culturali del territorio patrocinate dal Comune;

. b) non è consentita nell’esercizio dell’attività l’installazione di alcuna apparecchiatura/macchina per il gioco d’azzardo (tipo slot machine o altre tipologie) come previsto dal regolamento Comunale disciplinante le sale da gioco e giochi illeciti approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 78 del 28/10/2015;
c) la struttura deve restare aperta almeno 11 mesi all’anno con un orario giornaliero non inferiore alle 12 ore, anche non continuative e deve assicurare l’apertura durante gli orari di occupazione della Sala Comunale sottostante;

d) il servizio bar dovrà essere svolto a regola d’arte e nel pieno rispetto delle norme igienico – sanitarie vigenti, sia per la qualità delle materie prime utilizzate che per le modalità di esecuzione delle procedure gestionali richieste, delle garanzie igienico nonché delle garanzie di continuità del servizio. Dovranno essere bevande e generi alimentari ad alto grado di commerciabilità e regolarmente ammessi dalle vigenti norme in materia di igiene alimentare. Per tutti i prodotti somministrati dovranno essere chiaramente indicati ed esposti ingredienti e prezzi. 

e) il concessionario, a propria cura e spese, deve dotare i locali delle attrezzature ed arredi necessari per lo svolgimento dell’attività;
f) eventuali interventi edilizi ordinari e straordinari devono essere preventivamente comunicati al Comune e potranno essere effettuati previo nulla osta dello stesso; 

g) al termine della concessione i locali torneranno nella piena disponibilità del Comune ivi comprese le eventuali migliorie. Il concessionario potrà asportare esclusivamente gli arredi e le attrezzature di sua proprietà. 

RESPONSABILITA’
L’aggiudicatario solleva il Comune di Loiano da ogni qualsivoglia responsabilità in merito a danni di qualsiasi genere e natura che possano derivare dalle persone e dalle cose in seguito all’esplicazione del servizio ed all’uso dei vani delle attrezzature concessi.
Il concessionario si obbliga a sollevare il Comune da qualsiasi pretesa, azione o molestia, che possa derivare per mancato adempimento degli obblighi contrattuali, per trascuratezza o per colpa nell’assolvimento dei medesimi. Le spese che il Comune dovesse sostenere a tale titolo saranno dedotte dalla cauzione presentata dal gestore e in ogni caso da questo rimborsate. Il gestore è sempre responsabile sia verso l‘Amministrazione comunale che verso i terzi dell’esecuzione di tutti i servizi assunti. Esso è altresì responsabile dell’operato e del contegno dei dipendenti (ove vi siano) e degli eventuali danni che dal personale o dai mezzi potessero derivare al Comune o a terzi.
Il gestore si assume il rischio dei danni derivanti da incendio ed altri danni ai beni e/o per responsabilità civili.
Il gestore dovrà quindi produrre idonee polizze assicurative, stipulate con compagnie assicuratrici di primaria importanza, a copertura dei rischi sopra elencati.
Tali polizze dovranno prevedere: 

· un capitale / massimale per sinistro non inferiore a € 1.500.000,00 per danni a cose;
· un massimale per sinistro non inferiore a € 500.000,00 per ciascun danno a Persone. 

La copertura assicurativa dovrà tutelare la responsabilità civile derivante al gestore dell’esercizio dell’attività oggetto della convenzione, compreso: 

· la proprietà e/o la conduzione a qualunque titolo dei beni inerenti l’attività, sia mobili che immobili e loro pertinenze, anche dell’Ente; 

· la sottrazione distribuzione o deterioramento delle cose consegnate e non di proprietà degli utenti dei servizi erogati;
· la somministrazione e smercio di cibi e bevande, compresi i danni dovuti a vizio originario del prodotto per i generi di propria produzione. 

gennaio 2016

AllegatoDimensione
PDF icon guar.pdf436.73 KB
data pubblicazione: 
Domenica, 24. January 2016 - 6:25

Commenti

Buon giorno
a mio avviso è troppo piccolo il locale per farci stare tutto quello che serve.....poi la popolazione si è più che dimezzata nella frazione e per ragioni culturali ed economiche molte persone il bar non lo frequenteranno....
quasi tutti quelli che abitano a Loiano e hanno un mezzo di trasporto passano per la Guarda, ma sinceramente con un nuovo bar a gestione giovane e cordialissima a Livergnano e un altro con le stesse caratteristiche a Sabbioni non credo che un bar alla Guarda avrebbe lo stesso successo.....
certo possiamo caratterizzarlo, ma io che abito in zona da ben 25 anni mi spremo le meningi e non trovo grandi idee per "attirare" un pubblico abitudinario e, diciamolo sinceramente, un po' chiuso alle nuove proposte....
sono una persona che si stava interessando per aprire una attività di questo genere quindi è per questo che mi sta a cuore..., ma io credo che con queste condizioni non si troveranno persone che per pochi euro al giorno sacrifichino la loro vita dietro un banco per fare debiti a pagare le tasse....
grazie

Concordo, a 'i vòl un màtt per aprire un esercizio alla Guarda, anche se ci vorrebbe proprio. Forse si potrebbe dare in affidamento ad un'associazione per l'organizzazione di feste, eventi, incontri, qualche volta all'anno, senza pretendere l'apertura continuata nei mesi invernali (che da noi sono 10!)

Trovo incredibile che qualcuno si prodighi per dire che ci vorrebbe un matto o che la sopravvivenza di un bar a La Guarda è impossibile. Questi sono i Loianesi. Il bando offre uno spazio sufficiente per l'apertura di un piccolo esercizio che potrebbe rianimare ed offrire un servizio ad una frazione di 500 abitanti (il doppio di Sabbioni o di Livergnano) ed invece che incoraggiare qualcuno a tentare di avviare una nuova attività in questo biiiiip di paese ci si prodiga per disincentivare anche chi potrebbe avere un po di coraggio. L'offerta sarebbe , secondo me, da valutare visto i bassissimi costi di esercizio (poco affitto, locale piccolo e quindi pochi consumi)l'investimento sarebbe minimo e in un periodo di disoccupazione generalizzato e con l'agevolazione per chi apre una nuova partita Iva ci sono i tempi per capire se il locale può rendere abbastanza da offrire un reddito dignitoso. In questo periodo di chiusure spero infinitamente che ci sia qualcuno che si butti in questa avventura e gli auguro tanta fortuna ed un sincero in bocca al lupo

Prima di tutto sono di orgine lombarda, non certo loianese, e già qui hai sbagliato, per quello che devono valere discorsi di questa levatura. In secondo luogo è abbastanza chiaro che anche a me piacerebbe ci fosse un bar alla Guarda, ma non mi sento certo di prendere in giro nessun disoccupato dicendogli che questa, chiamiamola così, possibilità, dovrebbe essere colta al volo, visti i tempi grami che attraversiamo, giusto perchè mi farebbe piacere, e anche comodo, un esercizio in questa piccola e meravigliosa frazione. L'onestà di pensiero dovrebbe spingere piuttosto a mettere in guardia chiunque dall' imboccare un sentiero pericoloso, in cui le uniche cose certe sarebbero una Tari di qualche migliaio di euro, bollette dello stesso ordine di grandezza, idem per arredi e attrezzature, commercialista, contribuzione annua minima (intorno a 5000 euro, mi pare),spese assicurative,e persino di affitto, ecc. Con quali incassi si potrebbero pareggiare uscite del genere? Quelli del famoso Guarda Bistrot? Forse è che dobbiamo usare tutti lo stile fantasioso di un certo "venditore di pentole" salito molto in alto che ci vuol convincere tutti i giorni che l'Italia ha svoltato ed un'era di nuova prosperità è all'orizzonte, mentre gli ufficiali giudiziari dell'Europa sono dietro all'angolo, pronti a chiedere la nostra bancarotta? Loiano non si salva per il volontarismo ingenuo di qualcuno che inevitabilmente finirebbe per rimetterci di persona. Occorre fare qualcosa per migliorare la qualità dei servizi locali, rendendo il paese un luogo appetibile come luogo di residenza e creare elementi di attrazione per dare impulso al turismo, in modo che anche la Guarda sia un luogo molto frequentato. Così un bar alla Guarda diventerà un affare e non servirà alcun discorso illusoriamente ottimistico per convincere qualcuno ad assumersene la gestione. Invece quello che si vede sono provvedimenti geniali come quello relativo al permesso per le moto di imperversare nei sentieri,che avranno come unico effetto quello di volatilizzare uno dei residui elementi di attrazione: la possibilità di farsi una passeggiata nei boschi in tutta tranquillità e sicurezza, senza rumori, gas di scarico e pericoli. Quello che ho letto da parte di Bovaz fa il paio con le considerazioni di qualcuno che in passato rimproverava su queste pagine lo scorso senso civico dei loianesi, colpevoli di non fare abbastanza la spesa in paese per sostenere i negozi locali (a dispetto di qualsiasi considerazione su prezzi ed assortimenti, evidentemente!). Con le prediche agli altri non si va da nessuna parte, occorre creare insieme elementi di interesse e di vitalità, a cominciare dalla gestione pubblica delle risorse.

Caro Cortazar io non ho detto che è certamente un affare, dico che con un investimento ridotto ed un rischio economico ridotto rispetto ad altre attività a La Guarda un piccolo bar potrebbe dare un reddito ad una famiglia. Imprendere vuol dire anche rischiare consapevoli che può andare male e secondo me una persona della zona che non ha un reddito fisso dovrebbe fare due conti e valutare il bando. Capisco che magari lei ha un posto fisso e pure ben retribuito ma tanti il lavoro non lo hanno più oppure vengono sottopagati. Non vedo neanche la necessità di mettere in guardia qualcuno. Ma con che dati fa certe affermazioni,cosa le viene in tasca, pensa di aver salvato qualcuno da un grosso rischio? Io non capisco cosa la preoccupa, perché deve sconsigliare a qualcuno di valutare la possibilità offerta da bando? Poi , mi creda, l'attuale venditore di pentole è il figlioccio di quello precedente , quello che vedeva i ristoranti pieni e gli aerei stracolmi e promuoveva una pubblicità che spingeva gli Italiani a consumare di più. Di sicuro c'è che se fossero tutti come lei non ci rimane neanche la speranza. Buona serata.

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