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Condannato il sindaco di Loiano Dovrà all'Ausl 6mila euro

 

La sentenza della Corte dei Conti per aver chiuso un occhio su una mancanza commessa dal direttore dell’Osservatorio astronomico e per aver archiviato il procedimento aperto suoi confronti dall’Ausl

Chiuse un occhio su una mancanza commessa dal direttore dell’Osservatorio astronomico di Loiano e archivio’ frettolosamente il procedimento amministrativo aperto nei suoi confronti dall’Ausl, evitandogli una sanzione da 6.025 euro.

Per questo Giovanni Maestrami, sindaco del Comune di Loiano sull’Appennino bolognese- e con lui l’ex segretario comunale Roberto Maria Carbonara e il comandante della Polizia municipale Umberto Ori- dovranno rifondere all’Ausl 6.025 euro (gia’ comprensivi di interessi) piu’ 1.000 euro di spese legali. Lo hanno deciso i giudici della Corte dei conti dell’Emilia-Romagna, che hanno accolto la richiesta di condanna, per responsabilita’ amministrativa, avanzata per i tre dal procuratore regionale Ignazio Del Castillo. La sentenza e’ stata depositata nei giorni scorsi.
 

Questi i fatti: nel febbraio 2005 il dipartimento di Sanita’ pubblica dell’Ausl di Bologna contesto’ a Fusi Pecci, in quanto direttore pro-tempore dell’Osservatorio, il fatto di non aver ancora nominato (al 31 dicembre 2004) il responsabile della manutenzione sui materiali in amianto, oltre che la mancata presentazione del rapporto annuale sulle condizioni dei materiali in amianto alla Stazione astronomica di Loiano. Per queste dimenticanze, l’Ausl gli indirizzo’ una sanzione da 6.025 euro.


La notifica a Fusi Pecci fu fatta per posta ordinaria e non raccomandata (e su questo presupposto fino all’ultimo gli imputati del processo contabile hanno chiesto la nullita’ di tutto il procedimento), ma al docente dell’Alma mater il verbale arrivo’ eccome, tanto che nel giro di dieci giorni invio’ un proprio scritto difensivo all’Ausl. Scrisse anche al sindaco, difendendosi e chiedendo l’archiviazione. In marzo Maestrami, nonostante il ‘no’ dell’Ausl, dispose l’archiviazione.

Secondo la Procura contabile, l’atto di archiviazione del sindaco di Loiano (motivato con la nullita’ del procedimento per difetto di notifica) non aveva nessuna ragion d’essere. Fu illegittimo perche’ non era sua competenza (“violo’ le piu’ elementari regole di prudenza e diligenza”) e arreco’ un danno erariale all’Ausl, che cosi’ non incasso’ i soldi della sanzione. I giudici hanno accolto la tesi di Del Castillo e condannato Maestrami. Il motivo per cui sono stati condannati anche l’ex segretario comunale e il comandante dei vigili urbani e’ il fatto che, secondo quanto sostenuto da Maestrami e indicato nell’atto di archiviazione, avrebbero svolto una sorta di “consulenza” e “istruttoria tecnica” sul caso della sanzione a Fusi Pecci (senza che a riguardo risulti alcun formale incarico), al termine della quale avrebbero sposato la decisione del sindaco di chiedere l’archiviazione.


L’Ausl si oppose alla scelta di Maestrami sostenendo che la notifica non poteva considerarsi nulla, visto che il docente risultava informato della sanzione. Il sindaco, pero’, poco dopo la dispose ugualmente. Durante l’istruttoria di Del Castillo, Maestrami si e’ difeso dicendo di essersi fidato dei pareri tecnici del segretario comunale e del comandante dei vigili.
 

Aggiunse poi che aveva scelto di chiudere la faccenda per evitare un contenzioso con l’Osservatorio astronomico e che era convinto che l’Ausl avrebbe in seguito ripetuto la notifica in modo corretto. Carbonara ha riaffermato la legittimita’ dell’archiviazione, mentre Ori ha detto che da parte sua c’erano state solo alcune considerazioni e non una vera e propria consulenza. Per la Corte dei conti il sindaco ha sbagliato in pieno e gli altri due hanno agito “con grande superficialita’”.
Ora dovranno rifondere 6.025 euro all’Ausl

fonte: Il Resto del Carlino Bologna, 9 dicembre 2010

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data pubblicazione: 
Venerdì, 10. December 2010 - 17:14
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