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"Se vuole, il Comune può ritirare il Piano cave". Si apre il tavolo di negoziazione chiesto dai Comitati

Durante l'incontro pubblico l'Assessore della Città Metropolitana informa l'Amministrazione sulle sue prerogative

Serata densa di novità  quella organizzata dal gruppo loianese del Partito Democratico in sala del Consiglio il 4 giugno. Moderatore dell'incontro,  la giornalista Noemi Di Leonardo della testata online Bologna Today. Presente anche Tamara Imbaglione Consigliera del gruppo di opposizione in Consiglio, 'Loiano nel cuore'.

Soprattutto illuminanti le dichiarazioni dell'Assessore all'Ambiente della Città Metropolitana (e Sindaco di Minerbio), Lorenzo Minganti. Intanto ha chiarito che il Comune ha potere e facoltà (a fronte di un giustificato motivo) di bloccare, ritirare e ridiscutere il PAE (Piano Attività Estrattive) . Poi non è vero, come più volte asserito dall'Assessore Rocca in questi mesi e durante l'incontro,  che il Comune, in caso di un passo indietro, rischierebbe cause legali da parte delle imprese (non vi è ancora nessun contratto formalizzato). Infine non vi sarebbero ripercussioni sul PIAE (Piano Attività Estrattive della provincia), perchè i residui di scavo sono ancora così elevati che un ripensamento su Loiano non li sconvolgerebbe .

Il Sindaco ha ribadito più volte che 'così ci è stato detto dalla Regione' lasciando immaginare che il piano approvato a dicembre e la sua successiva difesa tout court, fosse basato su informazioni sbagliate ricevute dell'organo regionale.

Prima Fabrizio Morganti (PD) e successivamente i Comitati (CAST, Associazione Nazionale Vittime Amianto, Legambiente, Giardini del Casoncello, Comitato no-cave), hanno ribadito la necessità di pianificare azioni di rilancio, anche turistico, del territorio. Le cave sono un concetto anacronistico di sviluppo che se in anni passati hanno portato anche vantaggi (basti pensare alle azioni compensative ottenute), oggi rappresenta più negatività che positività. "Con le cave ci facciamo una patta e non siamo certamente contenti ad  aprirne di nuove" ha dichiarato il primo cittadino confermando ciò che i Comitati asseriscono da tempo sulla incoerenza anche economica di detti piani.

Nessun vantaggio economico, conflittualità sociale, mancati o insufficienti ripristini, dissesto idrogeologico sembra abbiano portato l'Amministrazione a decidere per un decisivo ripensamento (il fatto di non rischiare nulla può certamente aiutare in questo senso). Si può dire che la serata ha dato una seria svolta alla vicenda. Le motivazione necessarie per il blocco del Piano sono già state in qualche modo evidenziate: utilizzare i residui dei vecchi piani e controllare approfonditamente le opere di ripristino prima di aprire nuovi scavi.

I Comitati continuano comunque con la raccolta firme (in giugno saranno presenti con il banchetto il 7 e 28) e nello stesso tempo invieranno all'Amministrazione le prime proposte di date per il tavolo di confronto a cui il Sindaco si è reso totalmente disponibile. In chiusura dell'incontro è stato ribadito che quando cittadini ed amministrazione combattono una  causa comune, è molto più agevole avere successo. Auspichiamo che almeno su questa vicenda si possa dire di aver voltato pagina.

nel video: l'intervento del Sindaco Patrizia Carpani e dell'Assessore all'Ambiente della Città Metropolitana Lorenzo Minganti

giugno 2015

data pubblicazione: 
Venerdì, 5. June 2015 - 1:53

Commenti

Mi pare di capire che ,dal punto di vista legislativo ci sia ancora la possibilità rivedere il piano cave ed allora mi sorgno spontanee alcune domande: Il Sindaco Carpani che aveva lottato contro la miniera a cielo aperto del Farnè aveva preso per buone le opinioni di chi aveva interesse a scavare o si era informata altrove per farsi una sua opinione ? E l' assessore Rocca, paladino del CAST nella lotta contro l' elettrodotto ( che tra l' altro passava sopra casa sua ) si era fidato di Terna o ENEL che fosse , per le sue informazioni ?
Quello che traspare, purtroppo, è che il tema cave non interessava a questa amministrazione perché, senza aver verificato, la ritenevano una entrata importante per le casse comunali e, una volta indossata la maglietta da consigliere, non hanno più importanza le battaglie sui valori e sui diritti dei cittadini, ma conta solo far quadrare i conti. Peccato che anche i conti dimostrino che non c'è nessun interesse ad avere le cave sul proprio territorio.Mi chiedo ancora se l'assessore Rocca abbia deciso di fidarsi dei politici del PD contro i quali si è battuto per evitare che vincessero a Loiano. Sono terrorizzato dal fatto che simili incompetenti possano amministrare questo paese per altri 3 anni. Povero Loiano

La cosa grave è che la Sig.ra Carpani dice che non vuole queste cave ma ha votato per ben due volte approvando il piano, la prima nel 2012 quando era assessore della vecchia giunta e ancora oggi che è sindaco. Per farla breve, mi pare che questa gente,oltre che apparire incompetente, non si voglia mai prendere delle responsabilità. In questo caso, delegando alle associazioni di trovare il motivo "grave" per cui le cave non dovrebbero essere fatte, e invitandole a servirsi di tecnici pagati dalle stesse (nota: io cittadino che pago le tasse e pago pure il lavoro dei tecnici del comune, devo anche ripagare di tasca mia un tecnico geologo e avvocato per proteggermi da un'amministrazione incompetente e distratta ??? è il colmo.) Quindi, come funziona, che comanda il più forte economicamente ? dato che i cavatori hanno tecnici e avvocati specializzati. Occorre ragionare sul bene comune, occorre rendere partecipi i cittadini dell'intero processo. Prima non erano in comune e Maestrami faceva tutto in sordina, guai a chiedere qualcosa, ma oggi che sono sedicenti "cittadini in comune", mi meraviglio della mancanza di coraggio di prendere decisioni autonome e democratiche.

Sembra che le truppe cammellate dei cittadini in comune dopo alcuni mesi di eclissi abbiano di recente deciso di dedicarsi nuovamente ai "non mi piace" su Loianoweb.
Commentare ed argomentare no, quello richiede troppi sforzi e devono incanalare tutte le energie nell'organizzazione del motoraduno di inizio Luglio. Che magari chissà, a breve sostituirà in pianta stabile la Festa della Batdura.

Peccato che il "pollice verso" non sia stato inserito nel loro programma elettorale (http://www.loianoweb.it/sites/default/files/Cittadini%20in%20Comune%20pr...) perchè a conti fatti è la cosa che gli riesce meglio, se non l'unica

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