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Alcune proposte e spunti di riflessione per la salvaguardia ed il rilancio del commercio loianese

Fra i vari punti un piano traffico e parcheggi condiviso, riduzione IMU sulle nuove attività, una piattaforma web per il commercio.

Premesso che nessuno ha la soluzione in tasca e che non vi sono idee risolutive, qualche mese fa abbiamo presentato in maniera estremamente sintetica (quindi da approfondire), alcune proposte su cui discutere per provare ad aiutare un settore in difficoltà come il commercio loianese. 

Proposte che vanno da una riduzione dell'IMU su chi affitta locali a nuove attività, alla riduzione della Tari per chi smaltisce umido (bar, ristoranti, ortofrutta ecc), al sostegno ai commercianti che si attivano nella riqualificazione territoriale comunale (Compensazione Amministrativa) . Le proposte tecniche sono state condivise con chi si occupa dei vari settori e capitoli di bilancio quindi sono applicabili ed immediatamente eseguibili. Sono stati inseriti i richiami di legge così che tutti possano verificarne la sostenibilità. 

Come scritto inizialmente nessuna velleità di voler proporre facili soluzioni ma solo cercare una piattaforma criticabile e modificabile, su cui confrontarsi. Al punto nove si trova una proposta di Andrea Bovina (ex titolare della trattoria il Telegrafo), per un concorso che veda coinvolte le attività commerciali ed i clienti.

Nella presentazione (allegata), non è stato volutamente  inserito alcun simbolo  così da non creare dubbi di speculazioni partitiche su un tema che non deve vedere alcun tipo di contrapposizione ma solo un sano principio di mutua collaborazione.

Danilo Zappaterra

maggio 2015

AllegatoDimensione
PDF icon 9 commercio.pdf1.08 MB
data pubblicazione: 
Giovedì, 7. May 2015 - 9:43

Commenti

Al di là delle proposte contenute nel documento (sicuramente interessanti) un primo e semplicissimo passo potrebbe essere quello di opporsi al commercio sotterraneo e parallelo che esiste in paese.
C'è chi vende frutta e verdura, chi macella animali, chi aggiusta computer, chi fa tortellini, chi taglia capelli, chi fa pranzi completi...
In un periodo di crisi (e con un bacino di utenza di certo non vastissimo) la presenza sul mercato di queste persone danneggia non poco i pochi commercianti ufficiali che ancora tentano di resistere in paese. Quindi, se non vogliamo trovarci a vivere in un paese privo di servizi, bisogna che per primi noi cittadini compriamo nei negozi e non dai privati!

Secondo alcune analisi,Loiano risulta uno dei paesi con il caro vita più alto della provincia di Bologna...Bologna a sua volta risulta una delle città col caro vita più alto d'Italia .....
Ora,ci si può anche chiedere perchè molti loianesi e non preferiscono spendere i loro quattrini altrove...

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