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Nulla di nuovo per il digital divide loianese

A leggere  la relazione dell'assessore all'informatica si potrebbe dire che la montagna ha partorito il topolino.

Dopo mesi di attesa, dopo la raccolta di segnalazioni dei cittadini e dopo il declamato incontro con Lepida, quello che ne esce sono informazioni già note che nulla aggiungono a quanto già si sapeva.

Da anni infatti si sa che Telecom non ha nessuna intenzione di investire nelle nostre zone; come da anni si parla del progetto di Lepida, dei ripetitori sulla dorsale appenninica e dell'ormai   famoso ripetitore sul Monte delle Formiche di cui ogni volta se ne annuncia l'imminente installazione. La relazione suggerisce la società NGI Eolo di  cui già decine di famiglie da anni ne utilizzano i servizi. Alla fine si ipotizza la solita connessione satellitare i cui 'prezzi agevolati' sono tutti da verificare.

Nulla di nuovo quindi e le promesse elettorali ed i facili annunci si scontrano con la cronica mancanza di risorse. Bisogna accettare il fatto che il digital divide non è più un problema tecnico ma politico. E' politico, perchè è una scelta politica quella di investire tanto denaro  per dare una connessione decente alle zone montane. E' comprensibile per un piccolo comune non riuscire a sostenere così importanti investimenti. Sarebbe opportuno evitare promesse ed annunci.

 

Abbiamo avuto due incontri con Lepida, la società che si occupa della gestione a livello regionale delle infrastrutture di telecomunicazione, riguardo il problema del Digital Divide a Loiano.
Dalle informazioni ricevute attraverso il sondaggio di qualche mese fa, dove l’amministrazione ha richiesto ai cittadini di segnalare il mancato servizio Internet, sono emerse alcune possibili soluzioni.
Allo stato attuale Telecom non ha nessuna intenzione di investire sul cavo in rame, ovvero ADSL, nonostante in alcune zone, come Quinzano, potrebbe essere anche fattibile, ma con costi piuttosto rilevanti. La motivazione è che una legge europea obbliga i gestori a garantire la banda larga (20Mb) entro qualche anno a tutti gli utenti. 
Chiaramente, nelle zone montane come le nostre, molto difficilmente si riuscirebbe a garantire tale banda con il cavo in rame, pertanto sarebbe un investimento non adeguato.
Le soluzioni potrebbero essere quella di cablaggio in fibra ottica, ma considerando che quelle a disposizione sono quasi tutte sature, occorrerebbe stenderne delle altre, con il costo di 50 Euro a mt, e nessuno ha i soldi per affrontare tale investimento. 
La soluzione adottata, sia qui che in altri posti, rimane quella del wi- fi, che garantisce una connessione a banda larga e telefonia ottima a costi nettamente inferiori.
L’appalto è stato vinto dalla nota società NGI (eolo), pertanto sono stati stanziati 6 milioni di euro a livello regionale. Entro 15 giorni si verranno a conoscere i progetti nel dettaglio sulle antenne che verranno installate (Casoni - pale eoliche Monterenzio, Monte delle Formiche ed altri); entro 10 mesi NGI deve concludere.
Per montare le antenne occorre una serie di permessi burocratici non indifferenti, valutazioni ambientali ecc. ecc.; se i terreni saranno di proprietà comunali non ci saranno particolari ostacoli a concedere i permessi per il suolo, se saranno privati confidiamo nei proprietari per concedere quei 4 metri per l’installazione dell’antenna. 
E’ nostra intenzione ritrovarci con Lepida e con gli installatori locali, appena abbiamo a disposizione i progetti, in modo tale da poterli perfezionare e dare consigli riguardo ai vari punti che eventualmente potrebbero rimanere scoperti.
Rimane anche un’altra possibilità, per chi non è coperto da internet: allo stato attuale sono disponibili connessioni satellitari a prezzi agevolati. Considerando che con l’ADSL attualmente i costi dei gestori sono non meno di 20 euro al mese (escluso canone Telecom), con il satellite si può avere la banda larga più o meno alla stessa cifra.
Si può contattare Lepida direttamente oppure al sito www.lepida.it/non-hai-la-banda-larga-segnalaci-la-tua-situazione .
Appena ci verrà data notizia del progetto, che dovrebbe avvenire nel giro di una quindicina di giorni, organizzeremo l’incontro pubblico con tutti i soggetti pubblici e privati.

novembre 2014

data pubblicazione: 
Mercoledì, 5. November 2014 - 15:36

Commenti

Eolo offre una connessione molto valida a prezzi da ADSL classica, 24,50 euro per 10 mega. Una volta installati i ponti radio non mi sembra una soluzione da buttare. Inoltre i costi richiesti per l'installazione sono ormai ridotti quasi a zero. O stiamo ancora a parlare di Telecom o di amenità come stendere km di cavi? Anche la connessione satellitare ha raggiunto ottimi livelli ameni costi competitivi. Sono sicuramente due ottimi modi per avere la banda larga di buon livello. Le infrastrutture di NGI (Eolo) sono in continua evoluzione. Credo che un po' di pazienza alla fine pagherà. Se ci ostiniamo ad aspettare Telecom vuol dire che alla fine la banda larga ci interessa fino ad un certo punto.

E' evidente,che la volonta' manca.Qui non si tratta solo di capacita' da parte di chi deve gestire questa partita,ma di volonta',e qui il discorso si sposta anche a livello nazionale.Abbiamo una rete obsoleta rispetto ai nostri partner EU,e in piu' la mancanza di investimenti fa il resto.NGI sarebbe la soluzione piu' rapida,ma anche qui si scontra con i limiti della burocrazia delle concessioni dei ripetitori e via dicendo.Un Paese che non si ammoderna ,non investe nelle nuove tecnologie,non cabla ....muore.

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