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Seguo  con attenzione gli incontri di frazione che l’amministrazione svolge in questo periodo con gli abitanti del nostro territorio. Incontri più o meno affollati e più o meno partecipati.

Denominatore comune di questi appuntamenti sono sempre (sempre) richieste di intervento su un particolare problema senza però mai (mai), proporre delle soluzioni od avanzare delle proposte. ‘a casa mia non ho internet’;   ‘La mia strada è poco illuminata’ ; ‘ci avete tolto la corriera’ .Ergo: questo è il mio problema; risolvetemelo.

Per la nascita della nuova Giunta della Proloco non si è presentato nessun (nessun) loianese. Dei nove componenti nessuno è nato e vissuto a Loiano. Si può esser certi che però molti (molti) saranno i loianesi  in prima linea a lamentarsi che nel nostro paese ci sono  poche iniziative o il paese sta diventando un dormitorio.

Ai Consigli Comunali mensili l’affluenza media del pubblico è di due/tre persone. Eppure si parla del nostro paese e si prendono decisioni che riguardano tutti noi. Salvo poi sentire  sempre (sempre) dire o leggere: ‘bisognerebbe costruire meno case’; ‘le tasse sono alte’; ‘ci vuole la raccolta differenziata’; ‘il mercato sta morendo’ecc.

All’incontro dei commercianti con la Proloco, su 180 invitati non ne erano presenti più di una quindicina . Non aggiungo altro.

Esempi come questi se ne possono fare a decine e riporterebbero sempre allo stesso leitmotiv di cui scrivevo all’inizio. E’ bene ricordare che le deleghe in bianco alla politica o agli amministratori hanno portato  alla situazione nazionale in cui ci troviamo. I cittadini devono riappropriarsi dei propri spazi e combattere per quello che si vuole cambiare; aspettare che qualcun altro ci risolva il problema, non ci porterà da nessuna parte. Votare un politico o un Sindaco non esaurisce le responsabilità che abbiamo verso la comunità in cui viviamo.

Danilo Zappaterra

marzo 2013