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Per rispondere a questa domanda, abbiamo intervistato Guido Guidastri, loianese Consigliere del Consorzio Castanicoltori dell’Appennino Bolognese.

“Già nel 2011 si era raccolto solo un quarto rispetto al 2010 della raccolta potenziale del bosco. Ma nel 2012 è andata peggio: i castanicoltori più fortunati hanno raccolto solo un decimo della raccolta potenziale stessa!”

Le cause di questa “crisi” a cosa sono dovute?

“Nel 2011 la causa principale è stata esclusivamente la siccità ma nel 2012 le cause sono state molteplici. Nonostante una “prima fase” (da fine inverno a metà primavera) ottima per i germogli ed una seconda fase buona in partenza, principalmente per le piante secolari, verso luglio ed agosto c’ è stata un’ altra ondata di siccità come nel 2010, a cui si è aggiunta l’invasione di un parassita: la Cidia. Tale parassita ha causato danni alle piante nell’ ordine del 70-80% quando, normalmente, ne causa mediamente per il 10-20%. Un altro parassita comparso quattro anni fa dalle nostre parti è invece la Vespa Cinese ma, i danni procurati da questo insetto, per fortuna, non sono stati quelli previsti in principio.”

Ci auguriamo che il Consorzio, nato nel 1992 per offrire assistenza tecnico-amministrativa ai proprietari dei castagneti dell’Appennino Bolognese, possa assistere i propri soci in questo momento di difficoltà, per tornare a valorizzare un prodotto tradizionale e di qualità dei nostri territori.

Manuel Maurizzi

dicembre 2012